Il golf nella testa / 2 – Il modo giusto per fare colpo

Basta poco per perdere attenzione durante una gara. Una flappa, una battuta o un imprevisto possono mandare in fumo anche un’ora di concentrazione e buon golf. Cerchiamo di capire come superare questo ostacolo.

Lo fa la mental coach Sonja Caramagno, “docente” del nostro blog con la sua rubrica “Il golf nella testa”.

Palline che volano, zolle che decollano, corpi che si avvitano nei loro migliori swing. Nel campo succede di tutto, così come nella vita: assistiamo a continui cambi di strategie, a una alternanza di sorrisi e bronci, sguardi con occhi di tigre o di agnello.

Questa giostra di decisioni e emozioni richiede un continuo impegno di risorse personali.

Sonja_caramagnoLa risorsa a cui voi golfisti dovete appellarvi, e che mi ha sempre affascinata, è l’attenzione: l’apice della concentrazione che ogni volta, durante le lunghe ore di gara, siete chiamati a raggiungere quando colpite la pallina, da qualsiasi posizione essa sia.

Tuttavia, non è sempre facile ottenere questo grado di attenzione. In campo, infatti sento spesso discutere – anche durante la gara – più dei colpi precedenti o di quelli futuri che del colpo che ci si appresta a tirare. “Se quel colpo fosse stato più a destra non sarebbe finito in acqua”.

Se alla buca nove fossi uscito meglio dal bunker, adesso sarei due colpi sotto”. “Se alla buca dieci gioco come sempre, porto a casa un bel birdie” e altre frasi analoghe. Tutte potenzialmente vere, ma il più delle volte pronte a distrarre la vostra attenzione dal tiro che dovete affrontare in quel momento, condizionandolo.
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US Open, la prima volta di Dustin Johnson: “Mi sono concentrato solo sul gioco”

In molti se lo sentivano: Oakmont potrebbe essere la volta buona per DJ, la volta per lasciare un marchio indelebile nella storia di questo major. Così è stato: polverizzando tutti i favoriti della vigilia, Dustin Johnson ha vinto la 116ma edizione dell’US Open. Per il 31enne professionista dal 2007 è il primo major in carriera. DJ ha chiuso anche quest’anno a -4 (276) come l’anno scorso quando arrivò dietro a Spieth. “Mi sono concentrato esclusivamente sul mio gioco – ha detto al termine – senza pensare agli altri. Avevo per avversario solo il campo”.

Nel 2016 ha però sbaragliato tutti. Matteo Manassero ha finito 46esimo a +10.

OAKMONT, PA - JUNE 19: Dustin Johnson of the United States celebrates with partner Paulina Gretzky after winning the U.S. Open at Oakmont Country Club on June 19, 2016 in Oakmont, Pennsylvania. Andrew Redington/Getty Images/AFP

OAKMONT – Dustin Johnson festeggia la vittoria nello US Open con la compagna Paulina Gretzky (Foto Afp)

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In Francia Tadini ottimo secondo, Pavan settimo

Con un’ottima rimonta propiziata da un 67 (-4) Alessandro Tadini ha ottenuto un ottimo secondo posto con 277 colpi (68 71 71 67, -7), alla pari con il belga Thomas Detry, nel Najeti Open (Challenge Tour) disputato sul percorso dell’Aa Saint-Omer (par 71), a Lumbres in Francia. Il titolo è stato appannaggio del portoghese José-Filipe Lima con 275 (66 70 71 68, -9), tornato al successo dopo sette anni.

Ale Tadini

Alessandro Tadini

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US Open 2016: in 156 a caccia della storia In campo anche Matteo Manassero

Il golf si ferma per lo US Open al via all’Oakmont Club (Pennsylvania): per il secondo major dell’anno in campo 156 giocatori provenienti da 23 Paesi, in pratica il meglio in circolazione in tutto il mondo. Un solo italiano, Matteo Manassero (assente dal 2013) che ha strappato il biglietto di sola andata nelle qualifiche del Walton Heath Golf Club in Inghilterra. Il montepremi è di dieci milioni di dollari.

OAKMONT, PA - JUNE 15: Jordan Spieth of the United States plays a bunker shot during a practice round prior to the U.S. Open at Oakmont Country Club on June 15, 2016 in Oakmont, Pennsylvania. Rob Carr/Getty Images/AFP

OAKMONT – Jordan Spieth esce dal bunker in un giro di prova (foto Afp)

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Al Marco Simone in scena la Pommery Cup… e la prima volta di Aldo Montano

Il Marco Simone di Guidonia è stato la cornice ideale per la tappa romana del terzo circuito Pommery Golf Cup: in campo 140 giocatori tra cui l’ex asso dello sci Muck Mair con il figlio Mathias e gli attori Davide Devenuto e Peppe Zarbo.

Comparsata per Aldo Montano che ha tirato con successo il suo primo colpo sotto l’occhio vigile del pro del circolo, Stefano Pietrobono.

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MARCO SIMONE (Guidonia) – Aldo Montano e Lavinia Biagiotti

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