Presto forse per dirlo ma il golf femminile ha una nuova stella. O stellina; la 18enne canadese Brooke Henderson ha battuto la numero uno al mondo Lydia Ko e ha vinto il suo primo major, il KPMG Women’s PGA Championship. Decisivo un birdie alla prima buca di playoff dopo aver recuperatodue colpi alla neozelandese nelle seconde nove. Le due hanno chiuso il quarto giro appaiate a -6.
Monthly Archives: Giugno 2016
Sistema una zolla in fairway col ferro: il 17enne Won Jun Lee perde gli US Open
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Come la legge anche le regole del golf non ammettono ignoranza. Chi le conosce può giocare senza problemi, chi le interpreta prima o poi finisce ko. In uno sport dove non esiste il concetto diarbitro, la consapevolezza di ciò che è consentito e di ciò che non lo è diventa ancora più fondamentale. Qualcuno lo spieghi a Won Jun Lee che per una leggerezza vietata dal regolamento ha perso la gara di qualificazione ai prossimi US Open. Won Jun Lee poteva giocare con Spieth e Day e invece vedrà la gara in tv. E chi è Won Jun Lee? Fino a qualche giorno fa uno sconosciuto dilettante, ora un esercizio di stile per far capire come funzionano le cose nel golf.
Jun Lee è un ragazzo sudcoreano iscritto alla Saddlebrook Academy, di Tampa, nello Stato della Florida: il 17enne, a sette buche dalla fine del secondo giro di qualificazione disputato al Timuquana Country Club di Jacksonville (Florida), aveva praticamente in tasca il biglietto di sola andata per Oakmont ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Al ragazzo, numero 7 del World Ranking giovanile, è stata infatti contestata un’infrazione alla regola 13.2, circostanza costatagli due colpi di penalità e addio gara della vita. Continua a leggere
Forbes golf: 4 golfisti nei 100 sportivi più pagati Tiger Woods superato da Mickelson e Spieth
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Non è mai bello ficcare il naso negli affari altrui, usando come pretesto il loro essere famosi. A farlo è la rivista Forbes e ci accodiamo per scoprire i cento sportivi più pagati. Anzi i più stra-pagati.
Nella storia recente erano due i dominatori: il pugile Floyd Mayweather primatista per tre anni e Tiger Woods, risultato il più ricco professionista al mondo per ben dodici anni.
IMBUCATO / Il selfie del golf 22
Ricominciamo a fare il giro il mondo a colpi di selfie, o meglio di golfie: la email in redazione arriva dalla Spagna dove Antonio San Roman si esibisce in un look d’epoca. Ma anche questo è il golf che ci piace (via @golfsportint55).
Il golf nella testa – Il campo non è il vostro nemico
Con questo post prende il via la collaborazione con Sonja Caramagno. Con lei partiamo dalle basi: il campo non va visto come un mostro insuperabile capace di spuntarla sempre e solo lui. Il campo deve essere una tappa del nostro cammino verso la buca 18.
Sonja Caramagno è una mental coach di professione che lavora nel mondo dello sport e in particolare nel golf. E’ lei che curerà la rubrica “Il golf nella testa“.
Specchi d’acqua, bunker e fossi di sabbia. Alberi che oscurano la visuale, erba alta da cui sembra impossibile uscire e bandiere da conquistare su ogni obiettivo. Potrebbe essere la descrizione di uno scenario di guerra, terra di scontro fra soldati armati delle peggiori intenzioni.
Invece è la possibile fotografia di un più serafico campo da golf, che non c’entra nulla con la violenza o i sentimenti di guerra. Soprattutto non incarna un nemico da sconfiggere. Per fortuna, si tratta solo del luogo che ospita il vostro gioco.
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Ian Poulter vice-capitano di Ryder Cup
Il Team Europe di Ryder Cup perde un campione e guadagna un vice-capitano di grandissimo livello: Ian Poulter è stato scelto come vice da Darren Clarke in vista della trasferta di settembre all’ Hazeltine National, sede della Ryder Cup 2016. Il quarantenne inglese è da tempo alle prese con un problema fisico al piede destro e nelle scorse settimane ha capito che non ce l’avrebbe mai fatta a rimettersi in sesto per settembre.
Rocca Day 2016, nove buche con Costantino tra yoga, pratica, griglia, giro, cena e… Mal
Stessi fairways, stesso periodo e stesso ambiente conviviale: lunedì 20 giugno all’Albenza scatta la seconda edizione del Rocca Day, la giornata annuale che il campione bergamasco passa tra amici e appassionati. Costantino sarà presente per dare suggerimenti sullo swing, per far quattro chiacchiere, raccontare la sua carriera e per giocare in modo molto easy su uno dei percorsi più belli d’Italia.
Sì perché il Rocca Day non sarà solamente golf. Alla gara di 9 buche, che vedrà impegnate le tre categorie sui tre percorsi dell’Albenza, si uniscono infatti tanti momenti conviviali, a partire dal lunch preparato dal campione mondiale di barbecue Franz Kupetzius, la cena stellata cucinata a quattro mani dagli chef Giancarlo Morelli del Pomireu di Seregno e Giuseppe D’Aquino dell’Oseleta di Cavaion, per finire con la musica del mitico Mal dei Primitives.
Chiunque voglia partecipare può farlo iscrivendosi attraverso i siti costantinorocca.it e roccagolfambition.com.
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Phil Mickelson può non urlare “fore” e colpire con la pallina un marshall?
Urlare “fore” se la pallina va in tutt’altra direzione da quella prevista è una delle regole base del golf. Si tratta di una questione di sicurezza, sportività e correttezza in ordine sparso. Ad esser sinceri avvisare il prossimo dell’imminente pericolo è cosa buona o giusta a prescindere se ci si trovi su un fairway o in mezzo alla strada. Ma questo è un altro discorso.
Nel golf evidentemente non tutti sono tenuti a urlare “fore”: guai se non lo fa un comune mortale, si chiude un occhio se non lo fa Phil Mickelson.
Anzi se lo fa lui diventa quasi un evento da celebrare con tanto di video sui social. Magari mi sbaglio, ma vorrei sapere cosa ne pensate. Continua a leggere
Il post del maestro Crotti / 5 Ritorno al futuro: il downswing
di Ferruccio Crotti
Si parla spesso negli articoli sulla tecnica di come eseguire il movimento del downswing. In questo articolo vorrei proporvi un modo vecchio e nuovo sul come eseguire questa parte dello swing così importante e delicata. Detto questo entriamo nello specifico.
Durante il movimento di backswing sollevate leggermente il tacco del piede sinistro in avanti (non lateralmente): come punto di riferimento per capire se avete eseguito in modo corretto il movimento controllate che le dita dei piedi e la zona metatarsale siano completamente appoggiate sul terreno.
In alternativa controllate che il ginocchio punti in avanti e leggermente a sinistra della palla. A questo punto siamo pronti per eseguire il downswing.
Da questo momento in poi lasciate che sia il piede e la gamba sinistra a controllare tutta l’azione di discesa in questo modo: riappoggiate il tallone sinistro sul terreno. Una volta che il tallone è a contatto con il terreno dovete continuare a spingere come se doveste sfondarlo. La continua spinta del piede sul terreno permetterà alla gamba sinistra di distendesi e di creare automaticamente la rotazione dei fianchi. Continua a leggere
Savannah Vilaubi, una proette che rispetta l’ambiente
Anche l’occhio vuole la sua parte e la proette Savannah Vilaubi deve saperlo benissimo. Così al posto di praticare su uno dei tanti fairways in giro per il mondo (!) preferisce usare il driver in riva all’oceano.