“Categorie di merito. Ovvero quanto e come un professionista PGAI sia in grado di lasciare il segno nella propria attività in ambito golf. Competenze e meriti che l’associazione riconosce assegnando categorie di vario livello. Master il più alto, poi Èlite e Advanced. Un percorso di miglioramento professionale inquadrato a partire dal 2017.
“Buongiorno a tutti, mi presento: sono Gonzalo Caponi, giocatore di golf da una vita. Sono stato introdotto in questo splendido gioco dai miei genitori. Sul finire degli Anni Settanta, precisamente fra il 1978 e il 1979, ho iniziato a giocare al Key Biscayne Golf, oggi meglio conosciuto come Crandon Golf di Key Biscayne.
Ha dovuto aspettare oltre due anni Andrea Rota per poter difendere il titolo di campione tra i maestri, conquistato al Molinetto nel maggio 2019. Poi un 2020 di pandemia e senza titoli per i professionisti di PGA Italiana, con il ritorno alle gare solo lo scorso ottobre durante una bella festa d’autunno a Udine, sul tracciato del Villaverde Hotel & Resort.. Continua a leggere→
Il Verdura Resort di Sciacca (Ag) diventa official partner venue di PGA Italiana. Per due anni nel resort cinque stelle saranno di casa professionisti e i loro allievi “per vivere il gioco del golf in una cornice assolutamente unica”.
In attesa di tornare al golf giocato concentriamoci su golf e filosofia. Corrado De Stefani, professionista e maestro, racconta cosa ha imparato durante le conference online di questo periodo.
“Non tutte le quarantene vengono per nuocere. Quasi tutte forse… Di certo è possibile cercare di cogliere quanto di buono ogni situazione offre. Io, maestro di golf sempre impegnato, ne ho approfittato per stare con la mia famiglia (evento raro non vivendo con loro durante l’anno) e per cercare di aggiornarmi un po’. Continua a leggere→
“Nella storia dell’associazione è la prima volta che viene scelta una sola sede per tutti i campionati. Villaverde è un resort che vede il golf in chiave moderna e che punta all’eccellenza in ogni reparto, a partire dal tracciato”. A parlare è il presidente di PGA Italiana Filippo Barbè che spiega la “rivoluzione”.
Tempo di bilanci per Filippo Barbè, al primo anno alla guida della PGA Italiana. Barbè affronta l’attualità golfistica, spaziando dai quattro cardini dell’associazione alla Confederation of Professional Golfers, dal golf ‘sfuggito di mano’ alla sede unica dei campionati.
di Silvia Audisio
PGA Italiana ha un nuovo direttivo dallo scorso aprile. Cosa raccoglie dai quattro anni precedenti, con Filippo Barbè vicepresidente? Quali le linee guida per il prossimo futuro?
“L’idea è di muoversi in continuità con quanto fatto negli anni scorsi, tenendo conto che la maggior parte dei consiglieri attuali aveva già un incarico nella passata gestione. Quel Consiglio, anche grazie all’impegno profuso da Antonello Bovari che mi ha preceduto, ha avviato molte iniziative (dalla formazione alla comunicazione, dalla promozione all’agonismo), potenziando anche l’organico. Il collega Francesco Gatti è diventato punto di riferimento degli eventi agonistici e formativi. L’intenzione è proseguire su questa strada, migliorando dove possibile con il contributo dei colleghi esperti e di quelli più giovani presenti in Consiglio”.
di Silvia Audisio
Tante le occasioni di promozione colte quest’anno dai professionisti di PGA Italiana su tutto il territorio. Dall’Open d’Italia dello scorso ottobre a Roma, passando per Puglia e Basilicata, Veneto, Piemonte, Toscana, Emilia, con la massima concentrazione di iniziative in Lombardia dove impianti e giocatori sono più numerosi.
La Pga Italiana ha un nuovo campione, Jacopo Vecchi Fossa. Ecco il resoconto della gara decisiva.
Alla buca otto dell’ultimo round ad Antognolla (Perugia) il margine di vantaggio era ancora di un colpo. Quel vantaggio era di Jacopo Vecchi Fossa e se l’era portato da leader fin dal primo giro.