Nel golf c’è ancora qualcuno che dice no a fiori di milioni di dollari. Anzi: di petrodollari. Dalla Spagna infatti trapela il no grazie del ventenne Angel Ayora a un contratto biennale con il LIV Golf Tour. Il suo manager, Javier Ballesteros (esatto, il figlio di Severiano) ha declinato l’offerta saudita di subentrare a Kalle Samoja.
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Golfisti in Italia, quanti potremmo averne oggi?
I precedenti interventi di Lionello Bartoleschi sui golfisti in Italia hanno smosso le acque. Il suo è un approccio quanto mai concreto a problemi e prospettive del nostro sport. Stavolta Bartoleschi applica il suo metodo per rispondere a una serie di luoghi comuni. Numeri alla mano dimostra com’è e come potrebbe essere la situazione.
“Lo scenario di quanti potremmo essere nasce da una serie di affermazioni emerse sui golfisti in Italia anche in fase elettorale a settembre. Eccone un elenco:
• “Servono altri circoli e campi pratica per incrementare il numero dei tesserati”.
• “La chiave principale per risolvere i problemi è incrementare i turisti stranieri”.
Continua a leggereFedergolf Toscana, Nicola Risaliti nuovo presidente
Inizia dalla Toscana il giro dei rinnovi dei vari comitati territoriali di Federgolf. Nell’assemblea di sabato 23 novembre i circoli toscani hanno eletto il nuovo numero uno: si tratta di Nicola Risaliti, 65enne architetto di Pistoia, già vicepresidente vicario uscente del comitato toscano.
Continua a leggereHuawei Watch Ultimate, una sicurezza sul campo da golf
Ci sono smartwatch da utilizzare solo in un campo da golf. Ce ne sono altri da sfoggiare anche in campo. La Green Edition di Huawei Watch Ultimate appartiene sicuramente alla seconda categoria. Abbiamo infatti testato la portabilità quotidiana e le funzionalità avanzate per noi golfisti. Allo stesso tempo piace la nuova colorazione, un verde che richiama l’amore per la natura e la passione per l’esplorazione.
Continua a leggereMichele Ortolani, compleanno vincente: suo il Nazionale Open – Trofeo Chimenti
Michele Ortolani ha vinto il Campionato Nazionale Open – Trofeo Franco Chimenti. Col suo -8 finale Ortolani (70 70 72 68) ha recuperato dalla quarta posizione e ha terminato la gara alla pari con Luca Cianchetti (71 68 70 71), leader dopo tre turni. A pari merito anche il brillante amateur Filippo Ponzano (69 72 70 69), risalito dalla seconda. Poi li ha superati con un birdie alla prima buca di playoff.
Continua a leggereCostantino Rocca: “Se giochi per i soldi la Ryder Cup non è più la stessa”
Per la storia o per il vil denaro? Il dibattito sul futuro della Ryder Cup è acceso. Ho chiesto cosa ne pensa Costantino Rocca, il primo italiano a giocare in Ryder Cup. Rocca ne ha vinte due su tre giocate, ha imbucato al volo nel 1955 (buca 6 ad Oak Hill) e ha battuto Tiger Woods nel singolo due anni dopo: chi più di lui può parlare dello spirito di questa gara?
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Sergio Garcia versa un milione di dollari per sognare la Ryder Cup
Se Parigi vale una messa, la Ryder Cup 2025 può benissimo valere un milione di dollari. In Francia, nel 2018, Sergio Garcia ha vinto la sua ultima Ryder Cup e per giocarne un’altra ora paga la multa inflittagli per esser passato con gli arabi del LIV Golf Tour tre anni fa.
Continua a leggereMatteo Manassero, the American dream nel golf
Si scrive Matteo Manassero ma si legge american dream. Nel nostro mondo niente di più di questo 31enne veronese rappresenta oggi il sogno di chi ce la fa partendo dal basso. Manassero è partito molto dal basso e oggi è arrivato molto in alto. L’italiano per la prima volta si è qualificato per giocare nel 2025 sul PGA Tour, il circuito di golf più importante al mondo.
Continua a leggereRory McIlroy cannibale: vince tutto a Dubai
Protagonista in campo e protagonista fuori: Rory McIlroy (67 69 68 69, -15) si prende tutto il prendibile a Dubai. Il nordirlandese conquista il DP World Tour Championship, la Race to Dubai, cinque milioni di dollari e un posto nella storia del golf vicino a Severiano Ballesteros.
Continua a leggereRyder Cup, i giocatori Usa verranno pagati | McIlroy: “Io pagherei per giocare”
And the winner is…Patrick Cantlay. Al “Marco Simone” di Roma fu il leader dello sciopero del cappellino, ossia dei professionisti americani che volevano essere pagati per giocare in Ryder Cup. Un anno dopo PGA of America starebbe per accontentarli e chiudere un’era: i golfisti Usa verranno stipendiati per rappresentare gli Stati Uniti a Bethpage Black 2025. Team Europe invece continua a giocare a titolo gratuito. “Io pagherei per avere il privilegio di giocare in Ryder Cup” dice il nordirlandese Rory McIlroy.
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