Valentina Albertazzi: “Ho scelto il golf di college da piccola… e ho fatto bene”

Nuova puntata alla scoperta del golf di college. Francesco Tebano ha intervistato Valentina Albertazzi, ventenne torinese che è partita per gli Usa con l’obiettivo di studiare e giocare a golf.

La stagione da matricola è stata in Florida, in Division II alla Nova Southeastern a Miami. Nominata matricola dell’anno in WGCA Division-II ha chiuso classificandosi al terzo posto nella NCAA Division II. Continua a leggere



Come funziona il golf universitario negli Stati Uniti

Golf universitario

Chapparal Pines, Payson (Arizona)

A spiegare le dinamiche del golf universitario è Ben Deets, in qualità di University Search Director per Athletes USA. Per lui anche un passato da university golf coach.

Il golf universitario negli Stati Uniti è individuale e di squadra. Si gioca tutto l’anno tranne l’estate quando gli studenti rientrano nei loro Paesi d’origine.

Ecco come funziona per ogni stagione – Gli studenti/atleti arrivano negli Usa verso la metà o la fine di agosto. Normalmente, dopo una serie di incontri di squadra (compresi esami fisici, orientamento e presentazioni) l’allenatore inizierà la pratica di routine. Continua a leggere



Sergas-Zorzi: “Genitori, fate provare il golf negli Usa ai vostri figli”

Torniamo a parlare di golf negli Usa. Meglio: golf di college negli Usa. Tanti appassionati avranno accarezzato per i propri figli il sogno di un’esperienza di vita all’estero. Un’esperienza fatta di libri, socializzazione e sport. Due icone del golf italiano come Veronica Zorzi e Giulia Sergas hanno aperto la via a viaggi simili. Oggi raccontano di Road to USA, la loro iniziativa rivolta ai giovani golfisti che sognano di giocare e studiare negli States.

Cos’è Road to USA e come nasce questa idea?
Veronica: “Nel luglio del 2019 portai dei miei allievi a fare un viaggio golfistico negli Usa, vicino a Jacksonville, in Florida. La mattina giocavano 18 buche nel World Golf Village e il pomeriggio facevano lezione di inglese e preparazione atletica presso la Bollet School, assieme ad altri atleti. Erano tennisti e nuotatori là per un Summer Camp. La cosa piacque molto: l’idea di studiare ed allenarsi in un ambiente sicuro li ha conquistati. Così, quando tornai parlai a Giulia Sergas e Federica Piovano per provare a sviluppare questo progetto. Da lì divenne Road to USA“. Continua a leggere



Golf nei college Usa: ecco come funziona, borse di studio comprese

Studiare e giocare a golf nei college Usa. E’ un mondo tutto da scoprire nel nostro Paese. Ce lo spiega Francesco Tebano, direttore per l’Italia di Athletes Usa, agenzia americana che si occupa di sportscholarships nei college.

 

di Francesco Tebano
Tiger Woods, Paul Casey, Dustin Johnson, Brooks Koepka, Phil Mickelson, Jon Rahm o Michelle Wie… questi golfisti e circa il 75% dei professionisti di PGA e LPGA Tour hanno giocato a golf al college in America. Il golf universitario è ampiamente considerato come il miglior percorso per una carriera professionistica.

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Golf a scuola, al “Mare di Roma” 50 bambini hanno superato l’esame

Il golf entra in punta di bastoni e piedi nella scuola. Tra gli esempi riusciti di questo cammino c’è il Progetto Scuole lanciato da diversi anni dal “Mare di Roma” Golf Club. Alle porte della Capitale si invitano ed ospita le scuole di Ardea, Pomezia e Anzio. Così, durante l’orario scolastico, intere classi possono imparare sul campo le basi del golf.

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Golf a scuola, dalla teoria al campo pratica: ecco le 32 scuole partecipanti

Il golf a scuola diventa sempre più una realtà. Dalla teoria al campo pratica, dall’ora di educazione motoria al tappetino verde all’aria aperta si moltiplicano le giornate dei bambini su un campo da golf. Qualche giorno fa il “Marco Simone”, futura sede di Ryder Cup ha aperto le porte agli scolari di tre classi della primaria dell’istituto comprensivo “Leonardo da Vinci” di Guidonia Montecelio (Roma).
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Ryder Cup, Franco Chimenti: crescono i tesserati, il golf entra a scuola e lavoriamo per i campi pubblici

Per Franco Chimenti sembra in discesa la strada verso la Ryder Cup a Roma. A tre anni del tee shot dell’edizione 2022 al “Marco Simone” il presidente federale sceglie il Corriere della Sera per fare il punto della situazione. “Prima dell’assegnazione gli iscritti erano in calo – dice Chimenti – adesso sono aumentati del 20% rispetto allo scorso anno. Siamo entrati nelle scuole, lavoriamo per aprire i circoli e costruire i campi pubblici. E i lavori al “Marco Simone” procedono benissimo. Ora c’è un accordo perfetto con il Comune di Roma e la buca cinque si chiamerà Colosseo“.

Keith Pelley e Franco Chimenti il giorno in cui firmarono l'accordo per la Ryder Cup in Italia.

Keith Pelley e Franco Chimenti il giorno in cui firmarono l’accordo per la Ryder Cup in Italia (Foto Maiozzi/Uthopia).

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