Senza giovani nessuno sport ha un futuro, golf compreso. Anche per questo Federgolf e Regione Lombardia hanno siglato un’intesa per spingere sull’acceleratore di “Golf a scuola”, progetto nazionale tra Federazione, Ministero dell’Istruzione e Ministro dello Sport.
La Ryder Cup sempre più protagonista in Italia. Il trofeo, icona della super sfida Europa-Usa viaggia come una star per farsi ammirare da vicino, facendo crescere sempre di più l’attesa verso l’evento golfistico più importante del 2023. Da Roma, a Piazza del Popolo per l’arrivo del Giro d’Italia a Milano per un workshop in Bocconi organizzato dagli Alumni Topic Sport in collaborazione con SDA Bocconi EMBE – Executive Master in Business of Events, e Ryder Cup.
Il golf a scuola entra dalla porta principale. I ministeri dell’Istruzione e quello Sport hanno siglato con Federgolf un protocollo d’intesa per istituzionalizzare l’ingresso del nostro sport tra le discipline di educazione motoria. D’ora in poi il golf affiancherà nuoto, tennis o pallavolo: come loro il golf potrà essere praticato in orario scolastico e in strutture scolastiche.
Laddove c’è una palestra ora ci sarà un campo da golf. A Palermo non è più il golf che entra a scuola ma il contrario: è la scuola ad andare direttamente su un campo a nove buche. Almeno sino alla fine dell’anno scolastico 2022/2023.
“Questa esperienza mi ha fatto e mi farà crescere molto. La vita del college mi ha insegnato a contare su me stessa e ad essere indipendente. Sono davvero felice della scelta e non vedo l’ora di imparare ancora”. Parole e pensieri di Ginevra Capo, vent’anni da compiere e già negli Usa per studiare e giocare a golf.
Prosegue il nostro viaggio alla scoperta del golf college statunitense. Stavolta ce ne parla il ventenne Giulio Zanichelli che da Parma è volato a San Francisco.E da lì racconta le sue giornate tra campo e aule.
Meglio il golf nei college o giocarsi subito la carta da professionista subito? “Avendo iniziato a giocare a golf solo cinque anni fa, il college golf è per me una grande opportunità per crescere, migliorare e acquisire sempre maggiore esperienza. L’obiettivo è quello di confrontarmi col professionismo. Il college golf credo sia una tappa importante per ogni golfista. Permette di competere già ad un livello alto e allo stesso tempo di condurre un percorso di studi per un eventuale futuro non da professionista sul green.”
Da Venezia all’università statunitense West Texas. Lorenza Perini racconta a Golfando il grande salto che le consente di coniugare studio e golf. La 23enne italiana sta seguendo un master in Texas grazie ad una borsa di studio sportiva.
Sei diventata una golfista migliore grazie al golf universitario? “Sì, sento che il college golf mi sta facendo crescere molto sia dentro che fuori il campo da golf. Giocare in squadra mi da l’opportunità di imparare dalle mie compagne e dalla coach a vedere le cose da una diversa prospettiva. Un esempio? Il fatto di trovare sempre un aspetto positivo anche dopo un brutto colpo o una buca che non è andata come si voleva. Mentalmente loro mi stanno aiutando molto. Vedo che il supporto della squadra è un elemento fondamentale per crescere”.
Tornano i Mondiali universitari di golf: l’evento 2022, giunto alla 18esima edizione, si terrà dal 20 al 23 luglio al Royal Park I Roveri. In gara 19 Federazioni e 138 tra atleti e officials.
C’è fermento nel golf piemontese. A darsi particolarmente da fare è il circolo Le Fronde, 18 buche di Avigliana (Torino), settanta ettari all’ingresso della Val di Susa.
Si giocherà a Torino al Royal Park I Roveri La Mandria la 18esima edizione dei World University Championship Golf 2022. I Mondiali universitari di golf si terranno dal 20 al 23 luglio. Continua a leggere→