Masters 2024, il Major no logo tra stagni colorati, parole da non dire e usignoli registrati

E’ la settimana del Masters 2024. All’Augusta National, in Georgia, da giovedì a domenica va in scena la tradizione più tradizionale del golf mondiale. Il Masters Tournament è un mondo a parte, in campo e fuori per una lunga serie di motivi. A proposito: quest’anno ci sarà un solo italiano in campo ma non giocherà.

Anche al Masters 2024 si gioca solo su invito

Non c’è ranking mondiale che tenga. Al Masters esistono gli aventi diritto a giocare e i giocatori. I primi in tutto oggi sono 106 (past winner compresi): giovedì ne scenderanno in campo solo 89 (compreso Tiger Woods). Tra loro i primi 50 del ranking e venti debuttanti assoluti. E’ il field più ridotto degli ultimi anni.

Sono stati invitati anche i 13 golfisti a libro paga della SuperLega araba e quindi accompagnati alla porta dal resto del mondo golfistico. Uno di loro, Jon Rahm, è il campione uscente nonché uno degli sportivi più pagati al mondo. Il basco cercherà di diventare il quarto golfista dopo Jack Nicklaus (1965-1966), Nick Faldo (1989-1990) e Tiger Woods (2001-2002) a vincere consecutivamente il Masters.

Ma è fuori dal campo che il Masters diventa qualcosa che va oltre il golf. Ci sono una serie di regole e consuetudini che fanno di questi giorni un evento inimitabile.


Gli alberi tagliati verso il centro

L’Augusta National è uno dei percorsi più curati e più belli del mondo. Le 18 buche sono circondate da 350 tipi di arbusti, per un totale di 80mila piante. Nulla è lasciato al caso: gli alberi sono tutti tagliati in modo da inclinarsi verso il centro del fairway. Più si piegano e più i giocatori hanno l’impressione di un fairway molto stretto.

Un disco invece di un usignolo

Di animali se ne vedono pochi. La leggenda narra l’avvistamento di un cervo anni fa ma non ci sono prove concrete. Nessuna traccia di scoiattoli o simili. Pare che anche di insetti non ce ne siano poi molti. Sempre la leggenda sostiene che la mancanza (voluta) di uccelli (nonostante le decine di migliaia di alberi) abbia spinto gli organizzatori a piazzare tra gli alberi alcuni ripetitori di versi di uccelli.

Qualcuno ha provato a controllare, ovviamente senza risultato. Nel 2001 l’Augusta National è uscito allo scoperto annunciando di non usare rumori falsi. Della serie: la toppa è peggiore del buco.

Un torneo rigorosamente no logo

Il Masters 2024 è fortemente no logo. La globalizzazione non mette radici da quelle parti: i caddie hanno una divisa senza sponsor, le bevande sono servite in una confezione loggata e via di questo passo. Eppure tutti spendono e spandono all’Augusta National. Tre anni fa il figlio di Gary Player, mostro sacro del golf mondiale, ha mostrato in tv un set di palline col marchio di uno sponsor durante la cerimonia degli Honorary Starters, dedicata a Lee Elder, primo uomo di colore a giocare il Masters. Wayne Player fu subito espulso e non potrà mai più mettere piede ad Augusta.

Rubare la sabbia? Pessima idea

Stessa sorte per uno della banda dei furbetti del circolino. Nel 2012 uno spettatore pensò bene di imitare chi, sulle nostre belle spiagge, vorrebbe tornare a casa con un po’ di sabbia come trofeo da mostrare la sera del cenone di Capodanno. Tale Clayton Barker si avvicinò al bunker della buca 10 per riempire di sabbia un bicchiere. Voleva un ricordino da sfoggiare: si è beccato un arresto, 20mila dollari di spese legali e, come detto, il bando a vita da Augusta.

La Green Jacket

Chi vince il Masters ha un posto nella storia del golf, una giacca verde per un anno ma non il diritto a difendere il titolo l’anno seguente. Regolamento alla mano, la Green Jacket può essere indossata fuori dall’Augusta National solamente per un anno. Poi deve essere restituita al circolo che la metterà in bella mostra.

Solo uomini e bianchi fino al 1990

AUGUSTA – L’ex segretario di Stato Condoleezza Rice, uno dei 300 membri del circolo (Foto di Maddie Meyer / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)


Al Masters non sono ammessi spettatori comuni. Là ci sono i patrons. Del resto, da quelle parti di comune c’è ben poco. C’è gente che aspetta anni per assistere a bordo campo al torneo dei maestri. Ancora più lunga l’attesa per diventare socio del circolo. I circa trecento membri (dell’esatto numero non v’è nemmeno certezza) sono rimasti uomini e bianchi fino al 1990. In quell’anno fu ammesso il primo afroamericano. La prima donna è arrivata nel 2012.

L’acqua degli stagni colorata di blu?

L’immagine è tutto. Vox populi narra di stagni e ostacoli d’acqua troppo cristallini per essere veri. L’erba, è noto, viene tinta per questioni televisive: il verde deve essere omogeneo in ogni angolo del campo. Il dubbio di un trattamento simile per gli stagni è abbastanza diffuso al punto che un giornalista di Golf Digest (di nascosto) prese un campione di acqua vicino alla buca 15 per farlo poi analizzare in laboratorio. I chimici vi trovarono una specie di colorante alimentare blu. L’Augusta National non ha mai confermato o smentito quella presenza.


Tutto dello stesso verde al Masters 2024

AUGUSTA – Cibo per tutti ma tutto rigorosamente in confezioni verdi (Foto di Andrew Redington / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Tra colore e no logo: i panini, le mug e tutta la merce venduta è contenuta in confezioni di colore verde. L’effetto è televisivo: cibi e bevande hanno la stessa tinta dell’erba dell’Augusta National. Food and beverage – come scriveva l’anno scorso Ascanio Pacelli – hanno prezzi molto popolari.


Le parole che ti ho detto (nemmeno in tv)


Masters 2024 AUGUSTA Rory McIlroy sulla buca 13th (Foto di Maddie Meyer / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)
AUGUSTA – McIlroy sulla buca 13 (Foto di Maddie Meyer / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

I fortunati patron (guai a chiamarli spettatori) possono avvicinare i professionisti solo in un determinato spazio del percorso, un angolo vicino al campo pratica. Solo lì possono chiedere autografi. In gara non sono ammessi cellulari, ovvio.

Il servizio di sicurezza al Masters 2024 non scherza:  esiste un elenco di frasi che non è consentito pronunciare a bordo fairway. Tra queste hey you man e to infinity and beyond (“verso l’infinito ed oltre”). Codificato anche un vocabolario per i commentatori: se McIlroy o un altro giocatore non c’entra il fairway la sua pallina non sarà nel rough ma nel second cut. Le due metà del percorso non si possono definire front nine o back nine come avviene in tutti i percorsi del mondo. Ad Augusta saranno le first nine e le second nine.

Chi sbaglia è fuori o quasi: nel 1966 il commentatore tv Jack Whitaker ha definito in diretta folla il pubblico presente. Per sei anni ha visto il Masters Tournament in tv.

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