Ryder Cup made in LIV Golf Tour: i “convocati”

In Messico prende via la terza stagione del LIV Golf Tour e mette fine al golf-mercato. L’ultimo acquisto della SuperLega è Tyrrell Hatton, numero 16 al mondo. Adesso i top player sotto contratto con Greg Norman sono così tanti e così forti da non porre limiti alla Provvidenza golfistica. Non è utopia ipotizzare una Ryder Cup made in LIV Golf Tour.

di Sauro Legramandi

Visto il field dei tredici team del LIV, nulla vieta di pensare in grande. Anzi in grandissimo, ossia a una futuribile nuova competizione. Non ce ne vogliamo i puristi del golf ma questa Ryder Cup made in LIV Golf Tour avrebbe un suo fascino. Scommettiamo? Proviamo a pensare alle due formazioni composte solo da chi gioca in pianta stabile sulla Superlega.

Ryder Cup made in LIV Golf Tour: TEAM EUROPE

Sono parecchi i giocatori impegnati nella SuperLega che fecero e hanno fatto fino a sei mesi fa la storia della Ryder Cup. Vogliamo non sfruttare tale esperienza nella composizione della squadra europea da mettere in campo?

Sin troppo facile partire dal capitano (che stavolta sarà anche giocatore). I gradi se li è strameritati sul green lo spagnolo Sergio Garcia. Colui che una volta era conosciuto come el nino ha giocato nove Ryder Cup, alzandola al cielo per ben sei edizioni. In totale ha vinto 25 match (mai nessuno come lui) con 28,5 punti portati alla causa europea (mai nessuno come lui, anche qua). La scelta araba gli è costata l’espulsione dal golf occidentale e la Ryder Cup di Roma 2023. Noi lo “riabilitiamo” e lo mettiamo a capo della selezione europea.

Jon Rahm (ANSA/FABIO FRUSTACI)

Fatto il capitano, ora bisogna fare la squadra. Scontato ripartire dalla Spagna. Punta di diamante di Team Liv Europe sarà Jon Rahm, numero tre al mondo e professionista dal futuro garantito. Squadra che vince non si cambia: alla Ryder Cup made in LIV Golf Tour schieriamo di nuovo il cosiddetto Team Angry visto a Roma. Accanto a Rahm nei doppi ci sarà quindi Tyrrell Hatton. La telefonata del compagno di Ryder Cup e 63 milioni di dollari gli hanno fatto dire “arrivederci e grazie” a PGA e DP World Tour.

Diversamente da Luke Donald convochiamo il polacco Adrian Meronk, giocatore dell’anno 2023 sul DP World Tour e ingaggiato nel 2024 dagli arabi. Una sacca se la merita Henrik Stenson, capitano mancato di Ryder Cup ma pur sempre vincitore dell’Open 2016, con trecento settimane nella top ten del ranking mondiale e la bravura di vincere la prima gara giocata sul LIV Golf Tour. Dentro a pieno titolo anche il belga Thomas Pieters: sei titoli sul Tour e la Ryder Cup 2016 gli valgono un posto in squadra.

La compagine europea sarà ricca di esperienza: rientra in Team Europe a furor di popolo Ian The Postman Poulter. Mai sconfitto nei singoli, l’inglese ha sette edizioni di Ryder Cup alle spalle e quella voglia infinita di recapitare la coppa dalle nostre parti. Spazio quindi altri due vecchi del golf continentale, vale a dire Lee Westwood e Graeme McDowell, entrambi plurivincitori sul Tour e plurigiocatori Ryder Cup.

La Ryder Cup made in LIV Golf si gioca in dieci: wild card allo spagnolo Luis Puig, professionista da 18 mesi con tanto golf ancora davanti.


Ryder Cup made in LIV Golf Tour: TEAM USA

Come per la compagine europea è scontato il nome del capitano di Team Usa. Indovinato già? Phil Mickelson sarà l’uomo forte dello squadrone americano dall’alto delle sue 12 apparizioni in Ryder Cup come giocatore e una da vicecapitano. Lefty è stato il primo a credere nella SuperLega e si merita i gradi. Di recente ha detto di non essere portato ad essere capitano di Ryder Cup ma per Greg Norman potrebbe tornare sui suoi passi…

Dustin Johnson a Whistling Straits (Foto di Warren Little / GETTY IMAGES NORTH AMERICA)

Se Rahm è la punta di diamante europea quella statunitense sceglietela voi. Il Cristiano Ronaldo di Team Usa potrebbe essere uno a caso tra Dustin Johnson, Brooks Koepka o Bryson De Chambeau. Non vedendoli spesso in tv ci siamo dimenticati un po’ tutti di quanto siano forti questi tre, ognuno a modo suo. Prendiamo Dustin Johnson: ricordiamoci che è stato per 135 settimane il numero uno al mondo e che meglio di lui hanno fatto solo Tiger Woods (683) e lo squalo Norman (331). Non dimentichiamo che a Whistling Straits 2021 ha portato agli Stati Uniti cinque punti su cinque in Ryder Cup (come Molinari a Parigi 2018). Ad agosto il bombardiere De Chambeau ha chiuso in 58 colpi il primo giro del LIV Golf Greenbrier giocato a West Virginia, ossia -12 sotto il par del percorso. Il collezionista di Major Brooks Koepka non ha certo bisogno di presentazioni.

TEAM EUROPE TEAM USA
Sergio Garcia (cap.)Phil Mickelson (cap.)
Jon RahmDustin Johnson
Tyrrell HattonBryson De Chambeau
Adrian MeronkBrooks Koepka
Henrik StensonPatrick Reed
Thomas PietersTalor Gooch
Ian PoulterKevin Na
Lee WestwoodBrendan Steele
Graeme McDowellBubba Watson
Luis PuigMatthew Wolff

Con Lefty e questi tre fenomeni siamo quasi a metà del Team Usa. Il quinto sarà Patrick Reed, fortissimo ma non altrettanto cordiale. In squadra ci sta benissimo Talor Gooch, golfista e paperone dopo aver vinto la stagione 2023. Cinquecento gare sul PGA Tour valgono la convocazione a Kevin Na, le dieci vittorie in carriera quella di Brendan Steele.

Per quello che ha fatto nel decennio passato convochiamo Bubba Watson: ha vinto due volte ad Augusta, come lui solo 17 professionisti nella storia del golf. E’ stato anche il numero due al mondo: solo Lefty tra i mancini è arrivato così in alto.

Il decimo americano potrebbe essere Matthew Wolff: vuoi non avere in squadra uno che dal tee di partenza la mette in media a 295 metri?


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