Augusta Masters 2021, sei golfisti in cerca d’autore

Non me ne voglia Luigi Pirandello se oso accostare il titolo di un suo capolavoro alla più tradizionale gara di golf al mondo. L’Augusta Masters 2021, dopo l’edizione 2020 giocata a novembre causa Covid, offre tantissimi spunti di riflessione. Ho scelto di puntare su sei giocatori. A partire da chi non c’è.

AUGUSTA Dustin Johnson e Rory McIlroy (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).

AUGUSTA Dustin Johnson e Rory McIlroy (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).

Esatto, facile capire di chi si parla. Non sarà della partita Tiger Woods, ko dopo l’incidente automobilistico del 23 febbraio. Tiger Woods è il golf, non mi stanco di ripeterlo: la sua assenza pesa tantissimo visto che proprio Augusta era il perno della prima parte di stagione del 45enne.

In carriera Big Cat ha vinto cinque Green Jacket: la più iconica è forse l’ultima, conquistata nel 2019 dopo anni di crisi di risultati e di problemi fisici. Non sarà in campo ma Tiger sarà di gran lunga il giocatore più evocato e citato a Magnolia Lane.

 

Francesco Molinari, perché non sognare? – Dopo un 2018 caratterizzato da vittorie in tutto il mondo, nel 2019 in Georgia l’italiano ha sfiorato una delle più grandi imprese.

Augusta Masters 2021

AUGUSTA Francesco Molinari dal bunker della buca 10 nel giro di prova (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).

Sull’Amen Corner – lì dove generalmente si decide il Masters – i suoi sogni di gloria sono andati in frantumi. Ne approfittò un certo Woods e lui chiuse al quinto posto. Molinari finì sì con rimpianti ma con la consapevolezza di aver disputato una grande gara. Nel novembre 2020 l’azzurro non riuscì invece a superare il taglio. Nel 2021 Molinari ha dato cenni di ripresa.

Ora la nuova occasione: all’Augusta Masters 2021 Chicco giocherà i primi due giri con Fred Couples (vincitore nel 1992) e Charles Osborne, uno dei tre amateur in gara.

 

Dustin Johnson, why not? – Campione uscente è Dustin Johnson che a novembre vinse un mese dopo essersi ammalato di Covid. Nel 2020 ha dominato la scena e, con un totale di 268 colpi (-20), firmò lo score più basso della competizione. Ora l’americano insegue il bis di successi consecutivi. Fino ad ora ci sono riusciti solo tre giocatori: Nicklaus (recordman con sei trionfi ad Augusta) nel 1965-1966, Nick Faldo (1989-1990) e – guardacaso – Woods (2001-2002).

 

McIlroy ci prova ancora – Rory è caccia della Green Jacket per completare il grande slam. Il nordirlandese ha in bacheca tre dei quattro Major del golf ma nessun Augusta Masters. Rory è sceso al 12esimo posto nel ranking e a novembre 2020 chiuse quinto dopo un (brutto) primo giro in 75 colpi. Nei giorni scorsi McIlroy è andato a casa di Tiger Woods (onnipresente, come volevasi dimostrare) per una visita tra amici. “Ha vinto più di ottanta trofei e in casa ho visto solo quelli dei Major. Gli altri? Non sa dove siano, ‘un po’ dalla madre un po’ in ufficio’, mi ha detto”.

AUGUSTA Rory McIlroy fa partire una pallina sopra l'ostacolo d'acqua alla nuca 16 nel giro di prova (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).

AUGUSTA Rory McIlroy fa partire una pallina sopra l’ostacolo d’acqua alla nuca 16 nel giro di prova (Foto di Mike Ehrmann / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP).

 

Il redivivo Jordan Spieth – Di diritto tra i golfisti in cerca di un (altro) Masters rientra Jordan Spieth. Già vincitore nel 2015, l’americano ha ritrovato il successo sul PGA Tour nella domenica di Pasqua a distanza di 1.351 giorni dall’ultima volta. In Texas ha messo fine a un digiuno che durava dal luglio 2017 (The Open). All’Augusta Masters 2021 ha la possibilità di dimostrare di essere davvero tornato a giocare su grandi livelli.

 

Il sesto è Bryson DeChambeau – Il bombardiere o l’Hulk del golf ha plasmato sulla potenza il suo modo di giocare a golf. Su un campo come quello di Augusta finora non ha pagato: in cinque edizioni il suo miglior piazzamento è stato il 21esimo posto nel 2016 quando giocava per aver vinto lo US Amateurs. Certo quello era un altro Bryson, assolutamente lontano dal tutto-muscoli-e-driver di oggi. In sacca avrà un ferro 6 chiamato Juniper, in onore della sesta buca (par 3) dell’Augusta National. A 27 anni Bryson ha otto titoli in bacheca (impressionante lo US Open 2020 vinto al Winged Foot).

 

Augusta Masters 2021: la formula

All’Augusta National saranno presenti 88 giocatori (diversamente dalle altre gare per questa gara è necessario esser invitati non conta solo il ranking) compresi tre amateur. Si gioca da giovedì a domenica. In palio la storia, la Green Jacket e tanti tanti dollari. E dire che l’unico logo pubblicitario ammesso è “The Masters”: in Georgia gli sponsor mettono il grano ma non sono ammessi loghi. Ad esempio ogni bevanda è servita in una confezione anonima. I caddie non indossano le casacche con marchi pubblicitari ma una divisa bianca.

Augusta Masters 2021

AUGUSTA Bryson DeChambea esce dal bunker della 12 nel giro di prova (Foto di Jared C. Tilton / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Oltre ai cinque giocatori citati sopra da tenere d’occhio il resto dei vertici mondiali del golf. A caccia di gloria lo spagnolo Rahm (diventato papà), Thomas e Morikawa. Stringerà i denti Brooks Koepka, reduce da un’operazione al ginocchio destro lo scorso 16 marzo. C’è attesa pure per Xander Schauffele e Patrick Cantlay.

Le curiosità

Il vincitore dell’Augusta Masters 2021 indosserà domenica la Green Jacket, una monopetto verde a tre bottoni fatta indossare a tutti i soci del club dell’Augusta National per la prima volta nel 1937. Il primo giocatore a riceverla, nel 1949, fu Sam Snead.

Per la seconda edizione consecutiva non c’è stato il Par 3 Contest. Torna il pubblico, seppur in maniera limitata e nel massimo rispetto dei protocolli Covid.

La prima partenza del primo giorno vedrà tre campionissimi del passato. Accanto a Nicklaus e Player quest’anno ci sarà anche Lee Elder, primo afroamericano a giocare  The Masters nel 1975. Intorno a un torneo così importante s’intersecano tante storie e notizie. Secondo l’editorialista di golf Rob Parker è giunta l’ora di cambiare nome al Masters perché richiama i tempi della schiavitù in Georgia. Il suggerimento è tornare al nome originale, Augusta National Invitational.

Di tutt’altro tono l’iniziativa recente della golf influencer Paige Spiranac che ha lanciato la sua linea di asciugamani da golf dove lei appare vestita quasi solamente dalla Green Jacket. Dall’altra pasta le partecipanti al Masters femminile giocato la scorsa settimana con giro finale proprio ad Augusta: l’ha spuntata l’amateur giapponese Tsubasa Kajitani, piazzate Caterina Don e Emilie Alba Paltrinieri, due delle cinque azzurre al via.


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