Swilcan Bridge, da icona del golf a… piazzetta

Swilcan Bridge: ecco come si presenta il ponte che ha fatto la storia del golf.
Swilcan Bridge dopo i lavori del Trust

Nel golf ci sono parecchie icone. Una però è sicuramente più icona di tutte. Alzi la mano chi non sogna un giorno di farsi fotografare a St. Andrews sullo Swilcan Bridge. L’antichissimo ponte in pietra tra i fairway numero uno e numero diciotto del percorso più prestigioso del mondo è meta di pellegrinaggio universale per i golfisti. Un must have che ora l’intervento dell’uomo ha messo in dubbio*.

di Sauro Legramandi

Lo Swilcan Bridge è lì da almeno 700 anni, costruito da un gruppo di pastori quando quel verde era il paradiso di ovini in cerca di cibo in Scozia. Quando la campagna è diventata il paradiso di golfisti il ponte è diventato un simbolo della tradizione di questo sport.

Ogni giorno dell’anno (soprattutto la domenica quando il percorso è chiuso) ci sono migliaia di persone che si mettono in posa sul ponte per una foto ricordo. Un selfie, una foto di gruppo o uno scatto al paesaggio ma sempre con quel ponte ben in vista. Il tutto a prescindere dalle condizioni meteo: pur di cogliere quell’attimo non c’è pioggia o vento che tenga. Il fascino ha colpito gli stessi giocatori professionisti, spesso immortalati sul Bridge in occasioni speciali. Più d’uno ha scelto quell’icona per dire addio al golf. Per dare un’idea: Tiger Woods l’anno scorso lo ha semplicemente attraversato senza fermarsi per la foto ufficiale durante l’Open Championship 2022. Molti osservatori hanno intravisto in quel gesto la sua volontà di giocare ancora almeno una volta l’Open Championship.

Swilcan Bridge, la versione 2023


Adesso però le cose sono però cambiate. L’uomo ci ha messo mano e il rischio di stravolgere l’icona delle icone è reale.

Nei giorni scorsi infatti il Trust ha osato mettere mano al ponte. Non si tratta di lavori di consolidamento della struttura (se mai ce ne fosse bisogno) ma di interventi prettamente estetici. In uno dei due lati è stato costruito un piccolo sentiero in pietra che porta a una specie di spiazzo o di patio, sempre in pietra. Stavolta la foto vale davvero più di mille parole. Si tratta di un prolungamento del Bridge che, a giudicare da primi commenti sui social, non piace quasi a nessuno. Anzi…

Alla base dello stravolgimento l’intenzione di preservare quei pochi metri di fairway dell’Old Course dove i golfisti si fermano per fotografare o farsi fotografare. Al ritmo di decine di scatti durante la settimana e centinaia nel weekend, il tappeto erboso si consuma d’estate diventando secco e duro. D’inverno il terreno è più morbido e il calpestio lo rende fangoso. Il colpo d’occhio in mezzo a tanto verde non era dei migliori ed ecco quindi l’aggiunta di altre pietre.

Swilcan Bridge: i "due" ponti del golf a confronto
Swilcan Bridge: com’era e com’è adesso

Il malcontento social e di più di un addetto ai lavori ha spinto il St. Andrews Links Trust ad emettere una nota per spiegare l’intervento. Stando al comunicato quel “sentiero in pietra che conduceva al ponte è sempre esistito. L’attuale installazione preserva la zona dove si concentra la maggior parte del traffico di golfisti a caccia di una foto”

 “La forma dell’attuale installazione copre il terreno che riceve la maggior parte del traffico come l’area in cui viene scattata la maggior parte delle fotografie delle persone sul ponte”. E ancora: “Riconosciamo che come riferimento lo Swilcan Bridge conserva un posto speciale nel cuore di molti golfisti. Siamo fiduciosi di trovare la migliore soluzione per garantire la natura iconica del Swilcan Bridge e dei suoi dintorni, garantendo a tutti la possibilità di visitare il sito tutto l’anno”.

Ai golfisti l’ardua sentenza: meglio uno Swilcan Bridge imperfetto ma come è sempre stato oppure uno Swilcan col ritocchino ma ideale per le foto ricordo?

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* AGGIORNAMENTO: DOPO LE POLEMICHE E I MALUMORI DEGLI ADDETTI AI LAVORI

IL ST.ANDREWS LINKS TRUST HA GIA’ RIMOSSO IL PATIO.

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