I golf caddies portano in tribunale la PGA Tour: pagateci o niente sponsor sulla casacca

Anche i caddies, nel loro piccolo, s’incazzano.  E quando succede la parola passa dal green alla scrivania di un avvocato: un sostanzioso gruppo di caddie americani ha lanciato una causa collettiva contro la PGA Tour, la società privata che gestisce il circuito americano di golf. Il pomo della discordia sono le pettorine che ognuno di loro indossa nelle gare sul Tour. Su quelle casacche la PGA Tour fa cassa, mettendoci nomi e loghi dei suoi sponsor istituzionali: chi le porta per due o quattro giorni davanti a decine di telecamere e fotografi invece no. 

Jimenez e il suo caddie a Shangai

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Secondo la “parte lesa”, la cifra incassata (e non divisa) si aggirerebbe sui 50 milioni di dollari.

Il gruppo di caddy professionisti hanno depositato un ricorso collettivo al tribunale della California dove si ricorda che nessuno di loro ha mai ceduto i rispettivi diritti d’immagine alla PGA Tour.

I caddies sono liberi professionisti legati da un contratto col singolo giocatore che accompagnano (solitamente per una stagione o per una serie di eventi) ma non hanno nulla a che fare con chi organizza la gara. Nel documento agli atti, il gruppo di ricorrenti ha anche parlato di non meglio precisati “contatti con i giocatori” per sapere se fossero pronti o meno ad interrompere il rapporto con il caddy “contestatore”.

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