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Lo spagnolo Jon Rahm saluta tutti e sceglie gli arabi: il numero tre del ranking mondiale lascia PGA Tour, DP World e Ryder Cup per traslocare sacca e bastoni sui fairway del LIV Golf, la SuperLega araba. Lo fa per tre anni e per una cifra (non confermata) di circa 500 milioni di dollari.
Talor Gooch lascia e raddoppia. Il professionista americano ha lasciato il PGA Tour nel 2022 dopo nove anni senza infamia e senza lode (su 123 gare una sola vittoria, al RSM Classic 2021) con 9,2 milioni di dollari guadagnati. Nel 2023 Gooch ha raddoppiato il conto in banca in un giorno solo giocando sul LIV Golf. Il 31enne ha vinto la classifica individuale stagionale a King Abdullah Economic City, portandosi a casa un bonus da 18 milioni di dollari.
GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) – Prima una litigata in campo e poi una rissa sfiorata e subito virale sui social. E ancora: prima spettatori che prendono in giro giocatori e poi giocatori che, a stretto giro di posta, prendono in giro spettatori. Non ci siamo fatti mancare nulla nel secondo giorno della Ryder Cup di Roma. Tutto scaturito, manco a dirlo, per un pugno di dollari: l’americano Patrick Cantlay vuole essere pagato per giocare la Ryder Cup. La richiesta è inconcepibile e lui sceglie lo sciopero. Addirittura lo sciopero del cappellino. L’americano gioca senza cappellino e non lo porta nemmeno in allenamento.
Vince, guadagna e investe nello sport. Scottie Scheffler è il numero uno nel ranking mondiale, è il numero uno nei guadagni 2023 sul PGA Tour ed è il primo golfista ad investire nel pickleball.
Non è solo una vittoria quella di Jon Rahm al Genesis Invitational. E’ un uragano che si abbatte sul golf mondiale. Il basco ha conquistato il terzo titolo del 2023 sul PGA Tour (terzo successo su sei gare giocate) ed è tornato al primo posto nel ranking mondiale. Ma ovviamente non finisce qua.
Adesso c’è anche un australiano tra i giocatori di golf più ricchi al mondo. Adam Scott domenica è entrato nel club di chi in carriera ha guadagnato più di 60 milioni di dollari sul PGA Tour. Lo scatto verso quota 60 è stato possibile grazie a un piazzamento nelle retrovie della gara giocata alle Hawaii.
Dustin Johnson è il giocatore di golf più invidiato al mondo. L’ex numero uno del ranking in pochi mesi si è portato a casa la bellezza di 35 milioni di dollari in sole otto gare giocate sulla SuperLega araba. L’ultima vagonata di petrodollari gli è stata consegnata a Miami, sulle 18 buche del Trump National Doral.
Da “ribelle” sotto contratto per il LIV Golf a vincitore a Valderrama sul DP World Tour da dove era stato cacciato. Strano il destino di Adrian Otaegui, novello cavallo di Troia, che ieri ha stravinto l’Andalucia Masters. Quello del 29enne basco di San Sebastian è destinato a diventare l’ennesimo fronte dell’ormai lungo conflitto tra SuperLega araba e Resto del mondo golfistico.
Eugenio López-Chacarra ha battuto Rafa Nadal. La vittoria è di quelle nette, senza se e senza ma. Per la Spagna stiamo parlando di una di quelle affermazioni destinate a passare alla storia. Il primo è un golfista madrileno di 22 anni, il secondo di anni ne ha 36 ed è la Storia del tennis. Eppure Eugenio (numero 2.756 nel ranking mondiale) sabato ha doppiato Rafa. Lopez-Chacarra ha vinto il Liv Golf Invitational Thailand, portandosi a casa in un giorno 4,88 milioni di dollari.
Se fossi nei panni di Jay Monahan non dormirei sonni tanto tranquilli. Mentre il commissioner del PGA Tour continua a mettere al bando i golfisti che giocano sul LIV Golf, Tiger Woods e Rory McIlroy diventano soci in TMRW Sports (in collaborazione con PGA Tour) e propongono un golf alternativo.