Si chiama Joaquin Niemann l’assoluto protagonista della prima tappa stagionale del LIV Golf Tour. Il cileno ha vinto la gara il LIV Golf Makayoba al Camaleon Golf Club dopo due colpi di penalità inflitti in partenza e quattro buche di playoff con Sergio Garcia. Jon Rahm si “accontenta” della vittoria a squadre col suo team Legion XIII.
Continua a leggereArchivi tag: Jon Rahm
Navigazione articolo
Ryder Cup made in LIV Golf Tour: i “convocati”
In Messico prende via la terza stagione del LIV Golf Tour e mette fine al golf-mercato. L’ultimo acquisto della SuperLega è Tyrrell Hatton, numero 16 al mondo. Adesso i top player sotto contratto con Greg Norman sono così tanti e così forti da non porre limiti alla Provvidenza golfistica. Non è utopia ipotizzare una Ryder Cup made in LIV Golf Tour.
di Sauro LegramandiContinua a leggere
Legion XIII, Rahm con Hatton sul LIV: “Insieme si gioca, insieme si conquista”
Continua a crescere il LIV Golf Tour: dopo due anni, la SuperLega passa da dodici a tredici team. Il tredicesimo si chiama Legion XIII ed è quello capitanato da Jon Rahm, il giocatore più atteso di tutti. Rahm ha chiesto e ottenuto di aver al suo fianco Tyrrell Hatton, numero 16 al mondo e compagno in Ryder Cup. I due hanno il soprannome di Team Angry,
Continua a leggereGiornalisti: Jon Rahm, Vu e Stricker golfisti dell’anno
Jon Rahm, Lilia Vu e Steve Stricker sono i golfisti dell’anno 2023. I tre hanno primeggiato nelle classifiche della Golf Writers Association of America, ossia l’associazione dei giornalisti che seguono costantemente le vicissitudini del golf a stelle e strisce.
Continua a leggereJon Rahm the day after: presto più ricco di Ronaldo?
Il passaggio a suon di petrodollari (500 milioni almeno) dello spagnolo Jon Rahm alla SuperLega araba ha fatto il giro del mondo. Oggi il basco è senza dubbio il golfista più pagato sulla Terra ma presto potrebbe insidiare i paperoni di altri sport. Un dato, fra tanti, fa impressione: il suo contratto, da solo, è superiore all’intero montepremi 2023 sul PGA Tour.
Continua a leggereJon Rahm passa agli arabi del LIV: “Amo il golf ma tengo famiglia”
Lo spagnolo Jon Rahm saluta tutti e sceglie gli arabi: il numero tre del ranking mondiale lascia PGA Tour, DP World e Ryder Cup per traslocare sacca e bastoni sui fairway del LIV Golf, la SuperLega araba. Lo fa per tre anni e per una cifra (non confermata) di circa 500 milioni di dollari.
di Sauro LegramandiContinua a leggere
Wiesberger, Rahm, Scheffler: golfmercato arabo
Gente che va e gente che (forse) viene sul LIV Golf Tour. In attesa di ripartire con la sua terza stagione e dopo aver siglato un armistizio col resto del mondo del golf, la SuperLega araba saluta l’austriaco Bernd Wiesberger e punta dritto sul numero uno e sul numero tre del ranking mondiale.
Continua a leggereNel colosseo della Ryder Cup McIlroy e Rahm gladiatori, Fowler e Spieth vittime sacrificali
Prima di mandare in soffitta un’edizione da incorniciare cerchiamo qualche numero e qualche giudizio sulla Ryder Cup 2023. Nel colosseo allestito al Marco Simone, il protagonista è sicuramente Rory McIlroy, gladiatore dentro e fuori dal green. Lui ha guidato il triumvirato dei più forti, ossia i meglio piazzati nel world ranking. Un gradino più sotto Jon Rahm. Degli ospiti si salva solo Max Homa.
Continua a leggereTeam Europe, ok: la partenza è giusta in Ryder Cup
GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) – Ci sono un norvegese, un nordirlandese e soprattutto un basco nella foto ricordo del primo giorno di Ryder Cup a Roma. Hovland ha dispensato colpi di qualità, portando alla causa europea un punto e mezzo. McIlroy di punti ne ha fatti due (su due a disposizione), mettendoci la zampata decisiva quando serviva. Jon Rahm ha invece usato il putt al posto dell’artiglieria pesante: un eagle alla buca 16 e soprattutto un putt dalla distanza alla 18 hanno tolto sul più bello il sapore della vittoria a Scheffler e Koepka. Morale della favola: Europa-Usa 6,5 a 1,5 dopo il primo giro di doppi.
di Sauro LegramandiContinua a leggere
Zac Johnson il non favorito in Ryder Cup e Luke Donald il non tatuato
Prende vita il Marco Simone a poche ore dalla cerimonia di inaugurazione della prima Ryder Cup in Italia. I giocatori provano e riprovano il campo, il percorso vive di vita propria tra fans e addetti ai lavori e i due capitani parlano. Johnson vuole mettere a tacere (sicuramente anche per scaramanzia) tutte le voci che vedono la sua squadra superfavorita. “Lo scrivono i media? Avranno le loro ragioni ma io dico che noi non siamo i favoriti”. Il collega europeo Donald annuncia l’intenzione di continuare ad essere un golfista tatoo free.
Continua a leggere