World Handicap System, da oggi valgono le ultime 20 gare di golf

di Sauro Legramandi@golftgcom
Scatta una rivoluzione nel mondo del golf. Da oggi martedì 15 dicembre 2020 entra in vigore in Italia il nuovo sistema mondiale di gestione dell’handicap, ossia il World Handicap System. Cambia quasi tutto: addio alla virgola, addio all’abitudine di conoscere l’handicap un minuto dopo l’ultimo putt in gara… D’ora in poi l’handicap non coglierà più l’attimo (ossia lo stato di grazia/disgrazia di una singola giornata) ma fotograferà un periodo di forma più lungo.

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Sono donna e gioco a golf: in campo trattatemi da uomo

di Francesca Galeano*
Avrei dovuto scrivere un pezzo che raccontava di un bellissimo castello in Scozia con annesso campo ma sono donna e gioco a golf e la mia attenzione è stata attirata da alcuni commenti sessisti letti sui social.

Da qui l’esigenza di raccontare di quanto spesso si sottovalutino alcuni comportamenti ritenuti innocenti possano mettere noi donne a disagio.

Francesca Galeano

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Golf in lockdown, quando ripartirà aiutiamo chi vive di golf

+++RIFERIMENTI TEMPORALI E, IN PARTE, CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO STATI SUPERATI DA QUESTA INTERPRETAZIONE DEL DPCM. RESTA VALIDO L’INVITO AD AIUTARE IL MONDO DEL GOLF+++

Vacanza forzata per il golf: la seconda ondata della pandemia costringe gli appassionati residenti nelle zone rosse a lasciare le sacche in cantina o ad affidarle al deposito del circolo. Golf in lockdown: una scelta obbligata da tantissimi motivi e 21 parametri individuati dal nostro esecutivo.
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La email: pagherei di più per evitare le gare. E quanti maleducati nel golf…

Nuovo spazio agli interventi dei lettori che offrono seri spunti di dibattito sul mondo del golf amateur. Francesco Redaelli ha letto una email pubblicata sul blog qualche tempo fa e ha deciso di dire la sua. Che ne pensi?

Buongiorno,
gioco da quasi trent’anni e anch’io faccio parte della schiera di golfisti che si è sempre più disaffezionata perdendo, anno dopo anno, entusiasmo verso questo meraviglioso sport.golf

Alcune ragioni le avete puntualmente individuate nell’articolo e in particolare queste due che condivido. Continua a leggere



Renato Paratore: dall’Open a Dubai, dalla bolla alle cento flessioni

di Sauro Legramandi – @Sauro71
Renato Paratore va veloce sul campo da golf e va veloce anche nella vita. A 24 anni ha già vinto due gare sullo European Tour, un oro alle Olimpiadi Giovanili in Cina, una Junior Ryder Cup e disputato due Major. Ora entra di corsa nella squadra Jaguar Land Rover, diventandone il secondo golf ambassador italiano.

Renato Paratore

Renato Paratore

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“La Ryder Cup 2023 in Italia è un’occasione unica: fatevi trovare pronti”

Torno a parlare di turismo e golf in Italia. Lo faccio dando spazio alla tour operator Francesca Galeano che ha alzato il telefono e sentito un inglese che di golf destination ne capisce. E dell’Italia conosce molto, partendo dall’appeal della Ryder Cup 2023 per arrivare al rapporto tra circoli e, appunto, tour operator.

di Francesca Galeano
Giles Greenwood è considerato un esperto di turismo golfistico con oltre vent’anni di esperienza in questo campo. E’ il numero uno della società inglese Seventy2 Golf. Prima è stato direttore dell’International Association of Golf Tour Operators per tredici anni e ha aiutato molte proprietà e destinazioni ad attirare i golfisti in viaggio.

Buongiorno Giles, spiegheresti ai lettori cosa è Seventy2 Golf ?
Seventy2 Golf è una società di consulenza turistica del Regno Unito, leader nel fornire strumenti di vendita coprendo qualsiasi tipo di necessità del cliente nell’ambiente del turismo del golf. Operiamo in particolare con i golf resort, hotel e gol destination. L’elenco dei clienti Seventy2 Golf copre la maggior parte delle principali destinazioni. Siamo stati molto attivi anche nel mercato italiano”.

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Open d’Italia 2020, un’edizione da ricordare nonostante il Covid

di Sauro Legramandi@Sauro71
Sotto un sole inatteso ma sempre benvenuto è andato in soffitta l’Open d’Italia 2020 di golf. Un Open senza pubblico, senza top player e senza montepremi da mille e una notte. Eppure è degno di finire in archivio ed essere ricordato. Di seguito le mie riflessioni.

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Montali a Golfando: vi racconto il mio golf, dalle scuole ai Punti Rosa, dai biglietti per la Ryder alla vetrina dell’Open d’Italia in sicurezza

di Sauro Legramandi@Sauro71
A due giorni dal primo tee shot dell’Open d’Italia di golf, ecco il resoconto di una chiacchierata con uomo di sport come Gian Paolo Montali. Il direttore generale del progetto Ryder Cup a Roma parla a ruota libera di passato, presente e futuro. Si va dal perché non rispose a una email di tre anni fa alla tabella di marcia verso Roma 2023. E soprattutto di perché è stato importante organizzare un Open in Italia nonostante la pandemia in corso.

Gian Paolo Montali (foto Giorgio Maiozzi).

Gian Paolo Montali (foto Giorgio Maiozzi).

A 48 ore dal primo (e speriamo ultimo) Open d’Italia di golf in tempo di pandemia lei ha trovato il tempo per ripescare una mail di tre anni fa…
“Ho letto quel post che lei ha pubblicato domenica dove un lettore e tesserato lamentava una mia mancata risposta. Chi lavora con me lo sa benissimo: io rispondo a chiunque mi scriva per qualsiasi idea legata al progetto Ryder Cup a Roma. Lo faccio per una questione di correttezza ed educazione. Non cestino mai nulla, per rispetto. Ma non prendo in esame richieste per interessi a fini personali. Grazie a questo sono risalito alla mail del signor Rossetti: le allego la mail così potrà valutare lei stesso l’entità della richiesta. La Federazione Italiana Golf riceve frequentemente mail con proposte commerciali come quella del signor Rossetti…”. Continua a leggere



L’email – Golf senza futuro se non sale il numero di giocatori italiani

Da una vivace discussione a colpi di tweet, è scaturita questa email di un appassionato di golf.

Il golf si mantenga con il movimento nazionale

di Stefano Rossetti

Buongiorno Sauro,
come promesso le scrivo in modo che possa stare tranquillo: non sono un hacker, un hater o qualsiasi altra cazzata social. Spero che a questo indirizzo corrisponda lei, che mi risponde su Twitter, così magari riesco a spiegare meglio il mio pensiero. Sono abbastanza anziano da non avere dimestichezza con i 280 caratteri di un tweet, risultando forse troppo tranchant.

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“Italy Golf Destination? Non siamo ancora pronti”: parola di tour operator

Dopo i riscontri ottenuti con i diari di golf da Belfry e dal Celtic Manor, Francesca Galeano scrive di turismo, ossia come di far crescere Il concetto di Italy Golf Destination.

Tour operator di professione, lei è a contatto con segreterie e booking di casa nostra e con tutto quello che gira loro attorno. Ne esce un ritratto di strutture che devono scegliere tra essere “circoli” o “golf club”, che devono imparare a lavorare in team e superare modo di pensare ormai vetusti. 

Chiunque voglia dire la sua (addetti ai lavori, appassionati di golf, persone e circoli citati nel pezzo…) può lasciare un commento in fondo al pezzo o inviare una email cliccando qua.

“Non siamo pronti per un’Italy Golf Destination”

di Francesca Galeano

Proprio mentre sto pregando alcuni golf resort affinché accolgano (no, non gratis) i miei clienti per una clinic in Toscana, mi imbatto nelle dichiarazioni rilasciate a Sauro Legramandi dal patron dello Chervò Golf & Resort San Vigilio, Pietro Apicella in occasione dell’imminente Open d’Italia di golf. Continua a leggere