Golf in zona rossa, Ascanio Pacelli: rispettiamo le regole

Oggi per l’Italia inizia formalmente un altro periodo difficilissimo. Anche il golf entra in zona rossa in gran parte del Paese. Teniamo duro, sperando che sia l’ultima serrata. Pubblico l’intervento sulla pagina PGAI di Ascanio Pacelli, professionista PGAI nonché consigliere di Federgolf nonché club manager a Terre dei Consoli.
“Ciao,
Io apro SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per i veri giocatori di interesse nazionale, brevetti, professionisti-coach riconosciuti dalla FEDERGOLF, Coni, PGAI, che dovranno allenarsi per trofei giovanili, tornei nazionali, internazionali, mondiali e circuiti Alps, Challenge, Tour.

Ho molto a cuore l’attività golfistica dei miei abbonati, ma credo che questo nuovo decreto sia stato fatto per limitare gli spostamenti e ridurre le frequentazioni.

L’escamotage è sempre dietro l’angolo, ma sono convinto che poi in un contenzioso, diventi difficile sostenere e costruire delle motivazioni reali ed oneste.  La beffa sarebbe quindi una multa per il povero golfista ed un’altra per il circolo. Ne vale la pena x 15/20 giorni??? Che ci piacciano o no, le regole (come quelle del golf) vanno rispettate….

Già vedono il nostro movimento come quello dei privilegiati, figuriamoci a “regalargli” immagini di golfisti che giocano non curanti del decreto, mentre il resto del Paese soffre. Ripeto, farei di tutto per far giocare questo sport meraviglioso, ma non è il momento.”

Guido Migliozzi secondo in Qatar: “Volevo fare come Justin Thomas”

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21 risposte a “Golf in zona rossa, Ascanio Pacelli: rispettiamo le regole

  1. Grazie Ascanio, la tua presa di posizione nel primo lockdown non avrebbe fatto una piega, ma adesso dopo un anno di privazioni e restrizioni senza che nulla sia stato risolto, la gente ne ha piene le PRO V1.

  2. Mi sembra giusto. Io che vado al mio circolo per divertirmi e non per gareggiare, me ne starò a casa per 20 giorni. Sperando così di aiutare tutti ad uscire al più presto da questa pandemia

  3. Buongiorno,
    premesso che sono d’accordo con l’affermazione che le regole vadano rispettate, vorrei far notare che: il Circolo può essere chiuso, gli spogliatoi il bar/ristorante ed i servizi pure. Ma se vado al mio circolo, scendo dall’auto prendo la sacca e vado in campo mantenendo le distanze se gioco con amci (perchè potrei anche giocare da solo), come è possibile creare pericolo di contagio?
    Grazie Ascanio

  4. Grazie per le belle parole Ascanio, sono d’accordo con te al 100 per cento. Ci stiamo facendo riconoscere con le garette mascherate da generalplay. La ratio della norma è evitare gli spostamenti quindi in zona Rossa si sta a casa, ci rifaremo dopo

  5. Da un lato mi trovo d’accordo. Il momento pandemico sta vivendo una fase critica e noi giocatori da fragola-banana cup ce ne possiamo stare a casa senza fare polemiche. D’altro canto però penso ai club, che stanno perdendo introiti anche quest’anno e che si troveranno ancora piu in difficoltà se non si dovesse ripartire subito. Questo discorso ovviamente vale anche per ristoratori, operatori turistici, operatori dello spettacolo etc…Speriamo siano solo questi 20 giorni, che la campagna vaccinale acceleri e che si possa tornare a fare flappe e slice in giro per i campi.

  6. Ha ragione Marco e’ ora di finirla con queste chiusure dei campi da golf dove il distanziamento e’ obbligatorio se non vuoi farti fare del male fisico.E poi camminare e’ un toccasana per un “anziano” sessantenne come me!E vogliamo parlare della mente….

  7. Non sono d’accordo con Ascanio, sono un medico, ho la passione per il golf che pratico anche a livello agonistico in gare nazionali, pur non essendo brevetto o di interesse nazionale non vedo perché non dovrei stare all’aria aperta, rispettando il distanziamento continuando ad allenarmi. In macchina per recarmi al golf non posso infettare nessuno (tra l’altro sono anche vaccinato).
    L’attività fisica all’aria aperta fa solo bene, importante è rispettare il distanziamento.

  8. Sono della stessa scuola di pensiero di Ascanio. Pero “sospendetemi” il pagamento e riavviatelo quando l’attività golfista verra ripresa e il Circolo chieda il “ristoro” al Governo!

      • Caro Rml, la Virgin non deve tagliare l’erba, annaffiare il campo, rasare i green e sabbiare durante il lockdown. Se pagassimo solo per i mesi di apertura non ci sarebbe la riapertura, i ristori non basterebbero per la manutenzione di un campo da golf.

        • Caro Corrado i ristori non bastano nemmeno ai ristoratori ed altre attività ma non approfittano dei clienti.
          Se non posso giocare , non devo pagare , lo abbiamo già fatto l’anno scorso.

          • Gentile Massimo, senza la quota di quest’anno si cerchi pure un altro circolo per il 2022.

          • Pagare la quota solo se il Circolo è aperto è da miopi; come giustamente sottolinea Sauro se quest’anno non paghiamo l’anno prossimo giochiamo ai giardinetti comunali…… io non sono “abbiente”; pago la mia salata quota con sacrificio ma lo faccio per la passione che ho verso questo sport e perchè voglio godere di un bel campo, verde, sano e ben tenuto. No quota: campo di patate.

  9. Concordo con Ascanio, è vero che il distanziamento è nei fatti per chi gioca a golf, ma l’obiettivo è di lasciare più possibile la gente a casa.
    Anch’io vado a giocare quasi tutti i giorni e mi manca non poterlo fare, ma insomma rendiamoci conto …..
    Quando andavo, fino a domenica scorsa, è vero che siamo in 100 su 50 ettari, ma chi non raccoglie una pallina trovata in campo o non si fa prestare il tee dal compagno di gioco. Ogni volta che andiamo al bagno in club house pensiamo sia stato sanificato? Idem per i cestini del campo pratica, ogni quanto possono essere sanificati? Allora per 20 giorni mi dispiace certo, ma starò a casa a leggere un buon libro.
    Il problema è per chi da mesi non riesce a lavorare, non del giocatore della domenica che per 20 giorni non può fare a meno …..
    Anche nel mondo del golf parecchie persone, che conoscevo, non potranno più fare la partitella perchè sono volati via. Cerchiamo di fare il possibile per fermare sto cacchio di virus

  10. Caro Ascanio, oramai si dovrebbe lasciar da parte il “”PREVILEGIATI”” Un qualificativo di altri tempi.Il golf oramai sta prendendo il posto del tennis, una volta previlegiato, attirando di piu in più di adepti. Il solo rammarico che le nostre regioni non abbiano fatto quel salto di qualita diffondendo questo gioco, per dare una nuova boccata di rinnovo al nostro turismo che potrebbe continuare aldilà dei parametri estivi, alzando la sbarra qualirativa, come in Spagna e Portogallo.In fondo i veri previlegiati sono i professionisti come se per loro il virus non esistesse. Siamo tesserati nelle Marche in un New 9 Holes del Sig. Scarfiotti e non abbiamo avuto, fino ad ora, nessun positivo, omesso nel marzo 2020 un amico dentista che sicuramente lo ha preso nel suo lavoro molto ravvicinato. Il che vuol dire che l’ attività all’aperto deve essere promossa in primis. Spero che con il suo aiuto la FIC cambi opinione insieme ai nostri presidenti di regione e che diano il via a questo sanissimo gioco. Cordialmente un golfista appassionato .

  11. Come non detto. Il mio circolo ha già trovato l’escamotage per riaprire. Basta essere handicap < 18,4 ed avere il certificato medico di idoneità alla pratica del golf AGONISTICO. Pertanto i furbetti che riusciranno a farsi rilasciare dal Presidente del Circolo la richiesta per ottenere l'idoneità da agonista potranno giocare alla faccia del rispetto di tutti. Attenzione Presidenti, attenzione!!!!

    • se il circolo fa questo infrange la legge, può farlo ovviamente.
      Per giocare, oltre ad avere il certificato agonistico deve infatti essere iscritto ad una gara nel calendario CONI/FIG . L’escamotage è appena più complicata

  12. Ciao Ascanio, Sono d’accordo sul fare sacrifici e mi unisco al tuo pensiero. Poi sapere che domenica scorsa all’IKEA di Firenze c’erano 3000 persone o più tutte gomito a gomito mi fa molta tristezza pensando che il golf all’aria aperta non si può praticare. Della serie.. in che mondo viviamo? Andrea Baldrati

  13. Credo che sia arrivato il momento ora più che mai ed in futuro per la Fig di avere maggiore forza contrattuale con il Coni e con tutte leistituzioni politiche a Largo raggio specie dopo quest’ ultimo periodo di restrizioni in zona rossa…. Il fondamento per il nostro sport dovrà essere la salubrità di praticare il golf in enormi spazi aperti con l’ impossibilità di creare assembramenti già connaturale all’ attività stessa e comunque rispettando le altre regole dei protocolli Covid per gli spazi chiusi, senza offendere o urtare la suscettibilità di qualcuno cercando di applicare per quanto possibile una giusta forma di comunicazione….

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