Dustin Johnson mette tutti in fila al LIV Las Vegas

LAS VEGAS Dustin Johnson si difende dal freddo nel Nevada (Foto di Montana Pritchard/LIV Golf)

Uno dei più forti giocatori di golf al mondo ha vinto il LIV Golf Las Vegas. Dustin Johnson ha messo in fila tutti nella seconda tappa del LIV GOLF TOUR. In Nevada il successo di squadra è andato agli Smash GC, capitanati da Brooks Koepka.

Johnson, ex numero 1 al mondo (oggi n.218), ha vinto sul percorso del Las Vegas Country Club con uno score di 198 colpi (67 62 69, -12), superando di misura Talor Gooch (66 66 67) e Peter Uihlein (66 65 68), entrambi sul podio con uno score di 199 (-11).

Campione Major, dominatore assoluto, nel 2022, della prima stagione della lega separatista del green, l’impresa ha fruttato a Johnson i “soliti” quattro milioni di dollari. A questo piccolo assegno ne va aggiunto un altro di 375mila per il secondo posto a squadre. Dustin Johnson e il suo 4Aces GC hanno finito a -26 nella competizione a squadre dominata dallo Smash GC (-33) guidato da Brooks Koepka. Tra i più felici a Las Vegas c’era Graeme McDowell al primo successo dopo 24 gare giocate sulla SuperLega araba. G-Mac era rimasto senza squadra solo qualche settimana fa.

Graeme McDowell (Smash GC) vincitore della gara a squadre con Brooks Koepka, Jason Kokrak e Talor Gooch (Foto di Jon Ferrey/LIV Golf)

“E’ un grande successo, arrivato dopo tre giorni di grande sfida. Sapevo sarebbe stata dura, viste pure le difficili condizioni metereologiche, ma ce l’ho fatta” ha ammesso Johnson, 39enne di Columbia che in carriera, tra i tanti exploit, vanta quelli allo US Open 2016 e al Masters 2020. Sul circuito saudita Dustin Johnson ha vinto tre tappe da solo mentre col suo team è alla decima top 3. In tutta la sua carriera DJ è al 31esimo successo.

Bottino magro, questa volta, per Jon Rahm. Lo spagnolo a Las Vegas ha chiuso all’ottavo posto con 202 (-8) la gara individuale nonostante un secondo round da protagonista chiuso in 63 (-7). Dopo aver dominato la prima gara a squadre in Messico, la sua compagine, la “Legion XIII”, non è andato oltre il quinto posto (-16).


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