L’intervista – Francesco Laporta: dal ‘forza Inter’ con Chicco alle emozioni tenute dentro

di Sauro Legramandi – @Sauro71
E’ il giocatore del momento: Francesco Laporta si racconta al nostro blog ripercorrendo la meravigliosa stagione sul Challenge Tour, spiegando come si allena e cosa ha provato dopo le sue prime vittorie da professionista.

Francesco Laporta

Francesco Laporta

Ripartiamo dal nome. Francesco Laporta ha molto in comune con Francesco Molinari, a partire dalla fede calcistica.
“Esatto, sono interista come lo è lui. Ieri (lunedì, ndr) ci siamo sentiti e mi ha fatto i complimenti. Poi abbiamo parlato di calcio e alla fine ci siamo salutati come al solito, con un bel forza Inter. Siamo amici e ci sentiamo spesso, mi scrive per sapere come va. Lui è anche venuto da me a giocare in vacanza”. Continua a leggere



Francesco Laporta vince il Challenge Tour: l’importanza di chiamarsi Francesco

Da un Francesco Molinari ad un Francesco Laporta. Il primo, soprannominato Chicco, nel 2018 ha vinto praticamente tutto e la Race to Dubai, l’ordine di merito dello European Tour. Il secondo, soprannominato Lapo, nel 2019 ha vinto tanto e la Road to Mallorca, l’ordine di merito del Challenge Tour.

Francesco Laporta

Francesco Laporta (Foto Challenge Tour)

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Domanda di golf: 80 euro a Is Molas, il prezzo è giusto?

Una lettera tira l’altra e dall’Inghilterra arriva una domanda di golf. L’oggetto è il green fee chiesto per fare 18 buche in settimana a novembre in Sardegna. Il lettore, italiano ma residente all’estero da anni, scrive la sua meraviglia e prende spunto per raccontare come vede da fuori il golf di casa nostra  dice meravigliato di questo e di altre cose scoperte nel suo viaggio nel Bel Paese. Che ne pensi?

Domanda di golf e offerta di golf

di Antonio Specchia

“Non sono un tesserato alla Federgolf, sono un cittadino italiano residente all’estero ed in Italia ho giocato poche volte.Domanda di golf Continua a leggere



La lettera: io, metalmeccanico, gioco a golf al Ctl3 ma ora chiude…

Pubblico un’altra testimonianza che racconta il golf in Italia: il caso arriva dal Ctl3, piccolo campo pratica vicino a Monza, chiuso di recente per questioni legate alla gestione. (s.l.)

“Buongiorno,
mi chiamo Roberto Uselli, ho 54 anni, ho la licenza media inferiore, sono un operaio metalmeccanico e gioco a golf dal 2004. Continua a leggere



Golfimpresa, Stati Generali a Gardagolf il 2-3 dicembre

I circoli protagonisti dello sviluppo del golf. E’ la convinzione che da 16 anni anima il consorzio di Golfimpresa. Di questo credo e della sua declinazione a tre anni dalla Ryder Cup in Italia se ne parlerà a Gardagolf lunedì 2 e martedì 3 dicembre. Due i focus: come aumentare il numero dei praticanti e come attirare turisti dall’estero.

Golfimpresa

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La lettera: in quale direzione portiamo il golf italiano?

E-mail dopo e-mail si fa sempre più interessante il dibattito sul golf italiano tra presente e futuro. Ecco il parere di un altro appassionato lettore.

Il golf italiano e il dubbio: quale strada prendere?

Il golf italiano e il dubbio: quale strada prendere?

Dove sta andando il golf italiano?

di Paul Fischnaller

“Ho notato negli ultimi mesi, anzi addirittura negli ultimi due anni, che tutte le riviste del golf e Federgolf parlano solo di professionisti. Italian Open, gare di vari circuiti PGA e Ryder Cup. Tutti hanno dimenticato che senza nuovi appassionati, neofiti e giocatori comuni non andiamo da nessuna parte.
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Domenica 27 c’è “Golf in piazza a Torino”, anche per Villa Carolina e Gavi

A volte la vita è strana. Prendete il Piemonte e il golf. Martedì scorso (ma l’allarme non è ancora superato), acqua e fango hanno trasformato in corsi d’acqua due percorsi ad Alessandria, Villa Carolina e Colline del Gavi. A pochi giorni di distanza arriva Golf in piazza a Torino con il trofeo ufficiale della Ryder Cup.

Golf in piazza a Torino

“Golf in piazza a Torino”, la locandina

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Chimenti, l’Open, i golfisti da tastiera e il dubbio: tu cosa fai per il golf?

di Sauro Legramandi @Sauro71
Non conosco Chimenti, non vivo di golf e non ho aspirazioni in tal senso. Premesso questo, devo dire che tutto ha un limite e tale soglia è stata abbondantemente superata per l’Open d’Italia. Sin da giovedì pomeriggio la pentola a pressione dei social network borbottava contro l’Open e chi lo organizza. Il brusio contro l’uomo forte del golf italiano è diventato sentenza di Cassazione domenica, a trofeo alzato da Wiesberger e a parcheggi P3 e P4 svuotati.

Chimenti

Andrea Pavan e il suo pubblico (foto Ornella Parigi).

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