Anche il golfista ha un fuoco sacro dentro. Qualsiasi attività ludica è mossa da una passione iniziata più o meno per caso. La nostra mental coach Sonja Caramagno, nella puntata odierna di Il golf nella testa, focalizza la sua attenzione proprio su cosa scatta dentro di noi quando pensiamo al golf. Quella motivazione è il patrimonio personale di ogni singolo giocatore. Un patrimonio che gettiamo al vento ogni volta che, dopo un brutto colpo, pensiamo di smettere e non giocare più.
Navigazione articolo
Golf, Renato Paratore vince la sua prima gara sul Tour: suo il Nordea Masters
Il grande giorno è arrivato: Renato Paratore, a 20 anni, ha vinto il suo primo torneo sullo European Tour. La vittoria è arrivata al Nordea Masters sul percorso del Barsebäck G&CC (par 73) in Svezia. Il romano ha giocato da protagonista sin dal primo giro e ha chiuso in un crescendo di forma spaventoso.
Der Spiegel: Trump gioca a golf con il pianeta in fiamme come pallina
Satira sempre più al potere in Germania senza se e senza ma. Al tedesco Der Spiegel va l’ipotetico premio per la copertina più graffiante della settimana. Protagonista indiscusso ancora lui Donald Trump che, come promesso in campagna elettorale, ha annunciato il passo indietro dagli accordi sul clima di Parigi.
Golf e teatro, in “Camposcenico” i ragazzi di Tor Bella Monaca e le paure in campo e nella vita
Giovedì 15 giugno 2017 vanno in scena i ragazzi di Tor Bella Monaca con Camposcenico, una performance di golf e teatro danza itinerante. Lo spettacolo unisce la passione di piccoli campioni e il teatro inteso come strumento conoscitivo e di espressione. L’appuntamento è fissato per le ore 19 al Circolo di Fioranello, a Roma. Ma cosa lega il golf, Tor Bella Monaca e il teatro? Semplice: la Sport Senza Frontiere Onlus.
IMBUCATO Il selfie del golf 11 – 20
Toglietemi tutto ma non IMBUCATO Il selfie del golf. Un vecchio adagio di un altrettanto vecchia reclame calza a pennello per la mania tutta social di scattarsi una foto in una situazione particolare, con un personaggio particolare o in posto comunque particolare. Al fascino dei social non si nega ormai nessuno.
Dieci domande su Tiger Woods: il golf, l’arresto e un campione perso
A 48 ore dal fattaccio, mi permetto di scrivere alcune considerazioni su Tiger Woods. Ritengo Tiger Woods il più grande giocatore di golf nato dopo Severiano Ballesteros ma spero di sbagliare quando scrivo che non lo vedremo ancora alzare un trofeo sul circuito pro. Considero il suo arresto a Palm Beach un fatto personale che non influenzerà il prosieguo della sua attività agonistica. Quella se l’è giocata quando testa e fisico hanno preso due strade diverse: l’una dritta in clubhouse, l’altro si alterna tra fisioterapista di fiducia e sala operatoria.
Golf: Tiger Woods arrestato per guida in stato d’ebbrezza -“Mi scuso, colpa dei farmaci”
L’ex numero uno del golf mondiale, Tiger Woods, 41 anni, è stato arrestato in Florida per guida in stato di ebbrezza. E’ finito nel carcere della contea di Palm Beach alle 7.18 di lunedì mattina dopo essere stato intercettato a Jupiter. Dopo qualche ora il rilascio. E nella serata di lunedì è arrivata la sua versione dei fatti. “Colpa del mix di farmaci che prendo per curarmi dopo l’operazione” ha detto.
BMW PGA: vince Noren, Francesco Molinari secondo e vola al 16esimo posto nel ranking
Sempre più in alto: Francesco Molinari sfiora la vittoria nel cosiddetto quinto Major del circuito. Nel BMW PGA Championship Chicco ha inanellato un quarto giro spettacolare che gli ha fatto chiudere la gara con uno strepitoso -9. Purtroppo si è trovato davanti un Alex Noren in versione extraterrestre. Lo svedese a Wentworth è stato capace di girare domenica in 62 colpi (-10 di giornata). Il che significa un -11 finale. Benissimo Nino Bertasio (14esimo) e bene Manassero (30esimo).

WENTWORTH – Alex Noren inonda di champagne il pubblico poco dopo la premiazione del BMW PGA Championship (foto Afp)
Al vincitore un assegno da 1.041.939 euro, a Molinari 694.623, a Bertasio 84.750, a Manassero 48.137. Ma non solo: Francesco passa dal 31esimo al 16 posto nel World Ranking, due gradini sotto il suo miglior piazzamento in carriera nell’ordine di merito.
Lorenzo Scalise e Bianca Maria Fabrizio: dal golf Usa a campioni nazionali Medal
Arrivano dagli Stati Uniti dove studiano nei college appositamente per vincere i Nazionali Medal: Lorenzo Scalise (tesserato per il Milano) e Bianca Maria Fabrizio (Villa Condulmer) si sono aggiudicati dopo una corsa di testa i campionati intitolati ai due grandissimi fratelli che tanto lustro hanno dato al golf italiano, Franco Bevione e Isa Goldschmid.
Golf college: Roberta Liti e Arizona State University vincono il NCAA Championship
L’Arizona State University di Roberta Liti vince il titolo a squadre del NCAA Championship, la più importante competizione studentesca a stelle e strisce. L’italiana e il suo ateneo entrano nella storia del golf di college Usa: il titolo conquistato ieri è l’ottavo in bacheca per le Sun Devils. Nessuno ne ha vinti così tanti finora. Le Sun Devils non vincevano dal 2009. Per l’Italia è un motivo di orgoglio: l’anno scorso aveva trionfato nella gara individuale Virginia Elena Carta, iscritta alla Duke.