Pubblico sì alle Bermuda 2020, pubblico no al Par 3 Contest 2020

Il PGA Tour applica due pesi e due misure in altrettante gare sotto la sua egida. In piena emergenza coronavirus il PGA Tour riapre le porte al pubblico dopo mesi in una gara del circuito alle isole Bermuda mentre l’Augusta National cancella il Par 3 Contest del Masters.

HILTON HEAD ISLAND Webb Simpson nel terzo giro dell’RBC Heritage (Foto di Sam Greenwood/Getty Images/AFP)

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Open d’Italia 2020, un’edizione da ricordare nonostante il Covid

di Sauro Legramandi@Sauro71
Sotto un sole inatteso ma sempre benvenuto è andato in soffitta l’Open d’Italia 2020 di golf. Un Open senza pubblico, senza top player e senza montepremi da mille e una notte. Eppure è degno di finire in archivio ed essere ricordato. Di seguito le mie riflessioni.

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Ross McGowan vince l’Open d’Italia 2020

Derby inglese doveva essere e, alla fine, derby inglese è stato. L’Open d’Italia 2020 va al 38enne inglese Ross McGowan che, all’ultima buca dell’ultimo giorno, stacca con un birdie il connazionale Laurie Canter. Allo Chervò Golf Club San Vigilio di Pozzolengo (Brescia),  McGowan finisce a -20. Da incorniciare la rimonta di Colsaerts, a -19 proprio come Canter.

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Open d’Italia 2020 / 3 E’ un derby inglese, cercasi terzo incomodo

Si aprirà con un derby il quarto giro dell’Open d’Italia 2020: dopo un lungo inseguimento l’inglese Ross McGowan ha raggiunto in vetta il connazionale Laurie Canter. Dopo la terza giornata sono entrambi a -19. Protagonisti del moving day anche il sudafricano Dean Burmester, terzo a -16. Chances per Nicolas Colsaerts e il tedesco Sebastian Heisele (-15). Tra gli azzurri il migliore è Francesco Laporta, 33esimo con 207 (-9).

Open d'Italia 2020

Ross McGowan sul green della buca 13 nel terzo giro dell’Open d’Italia (Foto di Warren Little/Getty Images)

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Open d’Italia 2020 / 2 Un giro molto british (pure troppo), avanti 6 italiani su 17

Giornata molto british la numero 2 dell’Open d’Italia 2020 di golf: sotto una pioggia tipicamente inglese hanno brillato due giocatori britannici. Il rullo compressore Laurie Canter mantiene la leadership grazie al -4 di giornata e al -16 complessivo. Dietro di lui il connazionale Ross McGowan, staccato alla fine di due soli colpi e autore del miglior giro venerdì (-8).

Open d'Italia 2020 Lauri Canter

Laurie Canter durante la seconda giornata dell’Open d’Italia 2020 f (foto ANSA/FEDERICO COLOSIMO)

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Open d’Italia 2020: partenza con record, hole-in-one e “bolla”

Partenza col record per l’Open d’Italia 2020 di golf. L’inglese Laurie Canter ha chiuso il primo giro in 60 colpi, -12 sul par del percorso Chervò Golf Club San Vigilio. Si tratta dello score più basso mai centrato all’Open a partire dal 1972. Scontata la sua leadership. Da destinare ai posteri anche la hole-in-one di Scott Jamieson alla buca 2 (un par 3 di 175 metri).

Laurie Cantier (Getty Images )

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Francesco Pasquali primo vincitore dell’Open d’Italia di golf

Francesco Laporta è avvisato: quel nome all’Open d’Italia di golf porta fortuna. L’ultimo profeta in patria è stato Francesco Molinari nel 2016, il primo fu Francesco Pasquali nel 1925.

Francesco Paquali, campione e gran signore

a cura di Carlo Busto

E’ la storia a tramandarci le gesta di questo professionista, nato nel 1894 a Bientina (Pisa) per poi trasferirsi con la famiglia da piccolo in Francia, a Hyeres. Lì inizia molto presto a lavorare come caddy. Nel tempo libero si esercita però a giocare, dimostrando già allora un innegabile talento.

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Open d’Italia 2020, le parole di Bertasio, Migliozzi e Paratore

La Pro am e conferenze stampa sono il cuore della vigilia dell’Open d’Italia di golf 2020. Ecco in estrema sintesi le parole di tre dei diciassette italiani al via domani allo Chervò San Vigilio. Proprio alla vigilia è stato invece fermato precauzionalmente il tedesco Max Schmitt perché il suo caddie, Charel Weis, è risultato positivo al Covid19.

Nino Bertasio

Nino Bertasio: “La bolla è dura, lo ammetto”

Il primo a prendere la parola è Nino Bertasio, un giocatore che, senza pandemia, avrebbe avuto un gran bel seguito di pubblico. “Arrivo da Gardagolf – dice – e abito qua vicino. Avrei avuto amici e tifosi con me in questi giorni. Purtroppo va così”. Continua a leggere



Montali a Golfando: vi racconto il mio golf, dalle scuole ai Punti Rosa, dai biglietti per la Ryder alla vetrina dell’Open d’Italia in sicurezza

di Sauro Legramandi@Sauro71
A due giorni dal primo tee shot dell’Open d’Italia di golf, ecco il resoconto di una chiacchierata con uomo di sport come Gian Paolo Montali. Il direttore generale del progetto Ryder Cup a Roma parla a ruota libera di passato, presente e futuro. Si va dal perché non rispose a una email di tre anni fa alla tabella di marcia verso Roma 2023. E soprattutto di perché è stato importante organizzare un Open in Italia nonostante la pandemia in corso.

Gian Paolo Montali (foto Giorgio Maiozzi).

Gian Paolo Montali (foto Giorgio Maiozzi).

A 48 ore dal primo (e speriamo ultimo) Open d’Italia di golf in tempo di pandemia lei ha trovato il tempo per ripescare una mail di tre anni fa…
“Ho letto quel post che lei ha pubblicato domenica dove un lettore e tesserato lamentava una mia mancata risposta. Chi lavora con me lo sa benissimo: io rispondo a chiunque mi scriva per qualsiasi idea legata al progetto Ryder Cup a Roma. Lo faccio per una questione di correttezza ed educazione. Non cestino mai nulla, per rispetto. Ma non prendo in esame richieste per interessi a fini personali. Grazie a questo sono risalito alla mail del signor Rossetti: le allego la mail così potrà valutare lei stesso l’entità della richiesta. La Federazione Italiana Golf riceve frequentemente mail con proposte commerciali come quella del signor Rossetti…”. Continua a leggere