Donald Trump inaugura tre suoi campi da golf in Scozia ma gli inglesi non lo vogliono: “Brexit? I britannici si riprendono il Paese”

di Sauro Legramandi – @Sauro71

Dov’è mediaticamente l’ombelico del mondo oggi venerdì 24 giugno 2016? Esatto, la risposta è giusta: in Gran Bretagna all’indomani del voto sulla Brexit. E casualmente dov’è l’uomo che mediaticamente divide tutto il mondo? Anche questa risposta è giusta: Donald Trump è in Gran Bretagna, in Scozia per l’esattezza.  Trump ha interrotto la campagna elettorale per la Casa Bianca e col suo aereo privato è arrivato nella terra d’Albione in un giorno delicatissimo.

Donald Trump in Scozia

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Il candidato repubblicano alla Casa Bianca inaugura il resort “Trump Turnberry” con tre 18 buche

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Golfisti avvisati: niente più obbligo di certificato medico (come per pesca e dama)

Per chi fa il medico di professione si tratta di una cattiva notizia. Per chi gioca a golf forse si tratta di una notizia bella. Nei giorni scorsi è stata emessa una circolare (testo integrale in PDF)  che di fatto non rende più obbligatorio il certificato medico per giocare a golf. E Federgolf? L’analisi del testo è prevista per il prossimo consiglio federale e per ora nessun commento da Chimenti o dal suo staff.

Il documento, approvato dal ministero della Salute, è firmato dalla Fmsi, federazione medico sportiva italiana recita esattamente quanto segue: chi pratica sport che non prevedono una grande attività fisica non ha bisogno del certificato medico non agonistico.  Continua a leggere



McIlroy vuole un figlio: addio alle Olimpiadi “Ho paura del virus Zika” – E gli altri atleti?

di Sauro Legramandi – @Sauro71

E venne anche il tanto temuto giorno di Rory McIlroy: il più forte giocatore europeo, come avevamo scritto qualche settimana fa, ha rinunciato alle Olimpiadi di Rio per il timore di essere infettato dal virus Zika e quindi di trasmetterlo alla compagna. Il nordirlandese si dimostra uomo prima che professionista: l’uomo Rory McIlroy vuole metter su famiglia con Erica Stoll e ha paura del virus. La paura è uno dei sentimenti più umani che ci siano: l’ex numero uno al mondo ha paura di venir punto da una zanzara in Brasile e di trasmettere il virus alla compagna e all’eventuale nascituro.

Rory McIlroy ed Erica Stoll

Non giriamoci intorno: non c’è medaglia, non c’è assegno, non c’è patriottismo che tengano davanti anche a una sola possibilità su un milione di contrarre il virus. Continua a leggere



Il golf nella testa / 2 – Il modo giusto per fare colpo

Basta poco per perdere attenzione durante una gara. Una flappa, una battuta o un imprevisto possono mandare in fumo anche un’ora di concentrazione e buon golf. Cerchiamo di capire come superare questo ostacolo.

Lo fa la mental coach Sonja Caramagno, “docente” del nostro blog con la sua rubrica “Il golf nella testa”.

Palline che volano, zolle che decollano, corpi che si avvitano nei loro migliori swing. Nel campo succede di tutto, così come nella vita: assistiamo a continui cambi di strategie, a una alternanza di sorrisi e bronci, sguardi con occhi di tigre o di agnello.

Questa giostra di decisioni e emozioni richiede un continuo impegno di risorse personali.

Sonja_caramagnoLa risorsa a cui voi golfisti dovete appellarvi, e che mi ha sempre affascinata, è l’attenzione: l’apice della concentrazione che ogni volta, durante le lunghe ore di gara, siete chiamati a raggiungere quando colpite la pallina, da qualsiasi posizione essa sia.

Tuttavia, non è sempre facile ottenere questo grado di attenzione. In campo, infatti sento spesso discutere – anche durante la gara – più dei colpi precedenti o di quelli futuri che del colpo che ci si appresta a tirare. “Se quel colpo fosse stato più a destra non sarebbe finito in acqua”.

Se alla buca nove fossi uscito meglio dal bunker, adesso sarei due colpi sotto”. “Se alla buca dieci gioco come sempre, porto a casa un bel birdie” e altre frasi analoghe. Tutte potenzialmente vere, ma il più delle volte pronte a distrarre la vostra attenzione dal tiro che dovete affrontare in quel momento, condizionandolo.
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Olimpiadi Rio, in classifica anche Nino Bertasio

In attesa che il sogno diventi realtà meglio parlare di “una bella soddisfazione”: nella più recente classifica dei 60 giocatori qualificati ai prossimi Giochi Olimpici non c’è più solo Francesco Molinari. Nell’ultimo aggiornamento infatti in sessantesima piazza è spuntato Nino Bertasio.

Nino Bertasio

Nino Bertasio

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US Open, la prima volta di Dustin Johnson: “Mi sono concentrato solo sul gioco”

In molti se lo sentivano: Oakmont potrebbe essere la volta buona per DJ, la volta per lasciare un marchio indelebile nella storia di questo major. Così è stato: polverizzando tutti i favoriti della vigilia, Dustin Johnson ha vinto la 116ma edizione dell’US Open. Per il 31enne professionista dal 2007 è il primo major in carriera. DJ ha chiuso anche quest’anno a -4 (276) come l’anno scorso quando arrivò dietro a Spieth. “Mi sono concentrato esclusivamente sul mio gioco – ha detto al termine – senza pensare agli altri. Avevo per avversario solo il campo”.

Nel 2016 ha però sbaragliato tutti. Matteo Manassero ha finito 46esimo a +10.

OAKMONT, PA - JUNE 19: Dustin Johnson of the United States celebrates with partner Paulina Gretzky after winning the U.S. Open at Oakmont Country Club on June 19, 2016 in Oakmont, Pennsylvania. Andrew Redington/Getty Images/AFP

OAKMONT – Dustin Johnson festeggia la vittoria nello US Open con la compagna Paulina Gretzky (Foto Afp)

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In Francia Tadini ottimo secondo, Pavan settimo

Con un’ottima rimonta propiziata da un 67 (-4) Alessandro Tadini ha ottenuto un ottimo secondo posto con 277 colpi (68 71 71 67, -7), alla pari con il belga Thomas Detry, nel Najeti Open (Challenge Tour) disputato sul percorso dell’Aa Saint-Omer (par 71), a Lumbres in Francia. Il titolo è stato appannaggio del portoghese José-Filipe Lima con 275 (66 70 71 68, -9), tornato al successo dopo sette anni.

Ale Tadini

Alessandro Tadini

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