“Golf e Serie A: portiamo i big negli stadi italiani”

Golf Serie A
Golf da Serie A

Chi mastica di golf in Italia sa benissimo di quanta visibilità il nostro sport abbia bisogno. L’interesse va aumentato, la base allargata e l’età media dei praticanti drasticamente sforbiciata. Tre obiettivi di Serie A raggiungibili in svariati modi ma quanto accaduto domenica a Udine fa venire in mente un’idea tanto semplice quanto “redditizia”.   

di Sauro Legramandi

L’uovo di Colombo è il seguente: portare il golf in un campo da calcio. Non uno qualsiasi bensì un campo di Serie A. Virginia Elena Carta ha indicato la via: nell’intervallo di Udinese-Bologna è scesa sul terreno della Dacia Arena, ha tirato un paio di colpi e ha fatto tirare altrettanti ferri a due fortunati spettatori. L’azzurra è stata invitata dall’Udinese Calcio in un’iniziativa – credo – a costo zero. Cosa è rimasto di quei pochi minuti? Semplice: promozione per il nostro sport.

Da qui la mia modesta proposta: perché non far giocare un golfista nell’intervallo di ogni gara di una giornata di Serie A? La Federazione potrebbe infatti inserire un evento assolutamente nel calendario di #RoadtoRome, la marcia di avvicinamento alla Ryder Cup a Roma.

Con la Serie A come sfondo, l’iniziativa avrebbe un impatto mediatico incredibile. Di seguito la mia idea.

Il progetto “Golf e Serie A”


Ribadisco: portare un professionista o una proette nell’intervallo di ognuno dei dieci match che compongono una giornata di Serie A. Introdotto da uno speaker, il golfista si potrebbe piazzare su un tappetino nel cerchio di centrocampo a Marassi, al Bentegodi o al Maradona. Da lì potrebbe poi tirare qualche colpo, magari in direzione di una delle due porte. Sarebbe molto bello se accanto al professionista ci fosse un giovanissimo golfista per dimostrare – ancora una volta – come il golf possa essere per tutti.

Chi e dove


L’ideale sarebbe poter schierare i grandi nomi del nostro movimento. Sarebbe bellissimo vederli abbinati alle loro squadre del cuore. Penso a un Chicco Molinari a San Siro per l’Inter, a Dodo all’Allianz Stadium per la Juve, a Manassero per il Milan, a Gagli a Firenze, a Costantino Rocca al Gewiss Stadium per competenza territoriale… e via di questo passo. “I big del golf sul green della Serie A”, sogno già questo titolo. Se i big fossero impegnati sui vari circuiti internazionali spazio ai tanti maestri di golf che lavorano nei circoli italiani.


Quando

Azzardo un suggerimento per la Federazione: sfruttare la settimana dell’Open d’Italia 2023, quando i big del nostro golf sono già in Italia per far rotta sul Marco Simone. L’appuntamento a Guidonia Montecelio è fissato per giovedì 4 maggio 2023, troppo a ridosso del turno infrasettimanale previsto per la 33esima giornata (si gioca il 3 maggio e dintorni). Meglio sarebbe la 32esima (30 aprile) con gare (decisive) del livello di Inter-Lazio, Roma-Milan, Bologna-Juve e Napoli-Salernitana.

Social o tv: l’importante è parlare di golf


Il ritorno mediatico sarebbe di primissimo livello. Dubito che Dazn o Sky tolgano visibilità e microfono a Diletta Leotta e colleghi o slot pubblicitari milionari per mostrare i giocatori di golf in azione. Poco importa la tv in quel preciso frangente. Pensate invece al battage pubblicitario precedente, con vertici di Federgolf e Federcalcio seduti vicini in una conferenza stampa. Video, parole e foto finirebbero su tutte le tv, i giornali e siti, nazionali e locali. Il giorno prima della gara i giornali richiamerebbero in pagina l’iniziativa. Il giorno dopo vuoi non pubblicare almeno una foto con didascalia del golfista mentre gioca sul nuovo green?

Scontato il lato social: la foto di Molinari  ferro in mano e in campo a San Siro postata dai svariati account dell’Inter farebbe il giro del mondo.


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2 risposte a ““Golf e Serie A: portiamo i big negli stadi italiani”

  1. È una grande idea: “sfruttare” il potenziale che ha il calcio in italia per attrarre le persone incuriosendole per qualcosa che è solo nell’immaginario comune.
    Tenendo presente che i non golfisti vedono il nostro sport così: qualcosa di lontano, assolutamente troppo in là per poterne parlare figurati praticare nel nostro paese, invece cosí facendo diamo una possibilità a chiunque di ricredersi…e magari incuriosirsi, andando nel vicino circolo/campo pratica per provare. Si arriva cosí alla pancia della popolazione, magari abbinando il tutto ad un messaggio pubblicitario di Federgolf, fatto bene, in cui si illustra la magia che ce dietro palline e bastoni.

  2. La proposta è affascinante, ma credo di difficile realizzazione. Il campo di gioco, sia nel pre-partita che nell’intervallo, è destinato al riscaldamento dei giocatori, E’ impensabile che le squadre rinuncino al riscaldmanto (o lo facciano altrove) per promuovere qualsiasi altro sport che impedisca di utilizzare il campo. Io credo che una buona strada possa essere quella di una potente promozione nelle scuole, dalle medie in sù, attraverso incontri nella scuola e soprattutto con la gratuità totale (tesser federeale, green fee, lezioni) fino ai 17 anni. Penso che l’indotto, in termini di soldi, di queste presenze possa compensare la gratuità offerta e, negli anni successivi, portare buoni frutti sia in termini di iscrizioni che monetari.

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