Crisi diplomatica tra Svizzera e Venezuela: tutta colpa di una pallina da golf

Incidente diplomatico in vista tra Venezuela e Svizzera. Le feluche transalpine sono sul piede di guerra e sembrano intenzionate ad andare fino in fondo visto che a loro dire Caracas violerebbe la Convenzione di Vienna sulle relazione diplomatiche del 18 aprile 1961. Visto che non si tratta di due nazioni proprio confinanti quale sarà l’oggetto del contendere? Una pallina da golf. La sede dell’ambasciata elvetica in Venezuela – come quelle di altri Paesi – è stata costruita nei pressi del Caracas Country Club che, tra discipline evidentemente meno guerrafondaie come tennis ed equitazione, annovera il anche golf. La Svizzera non vuole che palline venezuelane finiscano entro il perimetro della sua ambasciata considerato territorio elvetico a tutti gli effetti in base al principio internazionale dell’extraterritorialità.

Il cartello che avvisa i golfisti

In pratica, un tee shot sbagliato sulla buca 3 di Caracas è considerato un pericolo per un qualsiasi angolo di Svizzera, Cantone o pampa che sia.

Golfista avvisato, mezzo salvato: i diplomatici hanno affisso un eloquente cartello vicino alla suddetta buca 3 dove si legge “Estimado golfista… tirare palline in questo sito è un pericolo per chiunque sia in territorio svizzero e considereremo una violazione dell’art.30 della Convenzione se una pallina dovesse ferire o uccidere una qualsiasi persona in territorio svizzero”. Il primo comma del citato articolo recita che “la dimora privata dell’agente diplomatico gode della medesima inviolabilità e protezione delle stanze della missione”

Parole come macigni. Parole che Sabine Ulmann, ambasciatrice svizzera in Venezuela, non ha voluto commentare ai colleghi dell’agenzia di stampa Reuters. A parlare invece la Federgolf e la proprietà del Caracas Country Club: la prima descrive la reazione svizzera “eccessiva”, la seconda ricorda che  “quando hanno costruito l’ambasciata il campo da golf c’era già”.

E adesso i golfisti venezuelani che faranno? Quando passeranno vicini alla Svizzera, oltre che respirare la celebre aria di montagna elvetica, rinunceranno a usare il driver per evitare di mandare la pallina fuori limite? Meglio un ferro sette in sicurezza che un ambasciatore svizzero sul piede di guerra?   (Sauro Legramandi)