di Sauro Legramandi @Sauro71
In tutto l’universo golfistico c’è solo una persona più felice di Tiger Woods in queste ore. E’ uno sconosciuto e tale è destinato a restare. Per lui Tiger è un benefattore, uno al quale la vittoria ad Augusta ha cambiato la vita. Si tratta di uno scommettitore che settimana scorsa ha puntato circa 85mila dollari sull’affermazione di Eldrick Tont Woods a Magnolia Lane e ora è passato all’incasso. L’evento era quotato 14 a 1 e oggi quello sconosciuto si trova sul conto corrente più di un milione di dollari. Per l’esattezza un milione e 190mila dollari.
Niente male come scommessa su un giocatore di 43 anni che per molti era finito*.
Troppi gli acciacchi fisici per Tiger Woods (quattro operazioni alla schiena), troppi i trascorsi privati (dalla vicissitudini familiari all’arresto per guida in stato d’ebbrezza) per poter tornare così in alto. Invece lui ha smentito tutto e tutti. Ha trovato la panacea del suo mal di schiena (intervento azzeccato, allenamenti ridotti e gare centellinate) e si è rimesso in pista. “E’ uno dei successi più belli – le prime parole con addosso la green jacket – e importanti della mia storia. La vittoria è arrivata davanti alla mia famiglia e in una giornata davvero unica. Dopo i tanti problemi alla schiena ho pensato di smettere e invece sono qui a godermi un grande trionfo”.
Un trionfo atteso dal 2008, quando s’impose nel suo quattordicesimo Major (US Open, a Torrey Pines). Da allora 28 Major giocati senza vittorie. Anni bui per uno come lui, per il più grande giocatore dell’era moderna.
Lui con i figli come papà Earl con lui
Augusta ha un sapore speciale sia a livello sportivo che a livello umano. Nel 1997, un anno dopo esser passato professionista, il 21enne Woods vinse qua il suo primo major. All’epoca a gettargli le braccia al collo c’erano papà Earl e mamma Kutilda. Oggi ad attenderlo a bordo green della 18 ancora Kutilda, l’attuale fidanzata Erica Herman (coppia fissa dal 2017) e i figli Sam e Charlie. A loro la dedica di questa affermazione e un grosso abbraccio. Qualcuno ha intravisto la stessa intensità degli abbracci tra Tiger Woods e il padre Earl.
Pensate ai due figli: Sam Alexis è nata nel 2007, Charlie Axel è arrivato nel febbraio 2009. Entrambi rischiavano di vedere il padre vittorioso solo grazie a YouTube o alle centinaia di racconti di amici e conoscenti. Invece Tiger si è rimesso in piedi anche per loro, come ha sempre detto.
A settembre l’hanno visto vincere di nuovo sul PGA Tour (al Tour Championship). Adesso Sam e Charlie possono dire di esserci stati quando il loro padre vinceva un Major.
Trump, Obama… tutti per Tiger Woods
Decine i messaggi arrivati via social per Eldrick Tont Woods da Cypress Hill (California). Da Donald Trump (“E’ un campione vero”) a Barack Obama
(“Congratulazioni, Tigre. Tornare a vincere il Masters Tournament dopo tutti gli alti e bassi che hai avuto è una testimonianza di eccellenza, grinta e determinazione“), da Kobe Bryant a Serena Williams (“Woods è grande come nessun altro. Passare tutto quello che ha passato e tornare a vincere un torneo così importante non è da tutti“).
Non manca Jack Nicklaus, campione di un’altra era golfistica che oggi in bacheca ha solo tre Major in più rispetto a Tiger. Per non dire di tutto l’universo golfistico: non c’è un giocatore, un addetto ai lavori o un appassionato che non si sia complimentato con lui. Tutto il mondo gli sorride via tweet o con un selfie.
E dire che diciassette mesi fa Woods era fermo al mille-cento-novantanovesimo posto della classifica mondiale. Oggi è ancora nei top ten, otto anni dopo l’ultima apparizione da quelle parti: dopo Augusta è infatti al sesto posto, davanti a Molinari.
Di strada ne ha fatta ma il futuro è dalla sua parte: i prossimi due Major si giocano sue due percorsi (Bethpage e Pebble Beach) dove Tiger Woods ha già vinto in passato.
* Ammetto di essere stato tra quelli che ritenevano finita l’epopea vincente di Tiger Woods. Chiedo venia.
Tiger Woods vince l’Augusta Masters 2019: si prende la rivincita su Francesco Molinari
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