Continua il momento d’oro di Chicco Molinari: il torinese si è piazzato al secondo posto nel John Deere Classic, gara PGA giocatasi a Silvis, nell’Illinois. Impressionante il suo ruolino di marcia: degli ultimi cinque tornei giocati, Molinari ne ha vinti due (BMW PGA e Quicken Loans) ed è arrivato secondo due volte (il precedente all’Open d’Italia).
Le parole di Molinari
Oggi è saldamente ancora al 15esimo posto del World Ranking e ha fatto un bel salto in FedEx Cup, da 43esimo a 27esimo, uno dei suoi obiettivi stagionali. “Non potevo sognare di meglio. A questo punto dell’anno – ha detto – mi trovo in ottima posizione di classifica e ora ho solo bisogno di consolidarla. Mi piacerebbe davvero arrivare al Tour Championship, la gara finale. Non devo distrarmi”.
Con l’attuale graduatoria sarebbe già ad Atlanta per il Tour Championship (20-23 settembre, alla vigilia della Ryder Cup). Il secondo posto gli è valso un assegno da 382.800 dollari.
In Illinois, Francesco Molinari ha chiuso con sette birdie senza bogey per il 64 finale (-7), miglior score del turno con Zach Johnson. Ottime le percentuali di gioco: driving distance 310 yards, driving accuracy 85,71%, green in regulation 88,89% e putting 0,781.
La prima volta di Kim
A Silvis ha vinto Michael Kim (257 colpi, 63 64 64 66; -27), al primo titolo sul tour americano. Il successo gli ha reso 1.044.000 dollari su un montepremi di 5.800.000 dollari.
Sul secondo gradino del podio, oltre a Molinari con 265 colpi (65 66 70 64, -19) anche Bronson Burgoon, Joel Dahmen e Sam Ryder, Al sesto posto con 266 (-18) Harold Varner III e al settimo con 268 (-16) Chad Campbell, John Huh, Keith Mitchell, Kevin Streelman e l’argentino Andres Romero.
Da segnalare al 23esimo con 271 (-13) l’emergente giovane cileno Joacquin Niemann, che ha ottenuto il sesto piazzamento tra i top 25 in nove gare facendo onore alla temporary membership da poco ricevuta.
Nell’ultimo giro Michael Kim (nativo di Seoul ma di nazionalità statunitense) ha tolto agli avversari ogni speranza iniziando con tre birdie. Al termine sono diventati cinque per il 66 (-5). Impressionanti regolarità e sicurezza con un gran numero di putt messi a segno tra i due e i tre metri.
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