Ryder Cup, i giocatori Usa verranno pagati | McIlroy: “Io pagherei per giocare”

And the winner is…Patrick Cantlay. Al “Marco Simone” di Roma fu il leader dello sciopero del cappellino, ossia dei professionisti americani che volevano essere pagati per giocare in Ryder Cup. Un anno dopo PGA of America starebbe per accontentarli e chiudere un’era: i golfisti Usa verranno stipendiati per rappresentare gli Stati Uniti a Bethpage Black 2025. Team Europe invece continua a giocare a titolo gratuito. “Io pagherei per avere il privilegio di giocare in Ryder Cup” dice il nordirlandese Rory McIlroy.

di Sauro Legramandi
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US Open 2024, si parte nel segno di McIlroy e Cantlay

Si apre nel segno di Rory McIlroy lo US Open 2024.  Con un birdie ottenuto un putt da 19 piedi, il nordirlandese ha infatti raggiunto in vetta a Pinehurst l’americano Patrick Cantlay. Partenza lenta per il superfavorito Scottie Scheffler. A metà leaderboard i fratelli Molinari, indietro Manassero.

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McIlroy e Tiger Woods si erano tanto amati (prima del Board PGA)

Board PGA: Rory McIlroy, Tiger Woods, Jordan Spieth
TULSA Tiger Woods, Rory McIlroy e Jordan Spieth nel PGA Championship 2022 (Foto di Christian Petersen / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

L’affare Board PGA si ingrossa. A mettere alla porta il rientrante Rory McIlroy non vi sarebbero solamente Patrick Cantlay e Jordan Spieth. Il “no thanks” al nordirlandese sarebbe arrivato da Tiger Woods in persona. E non è per nulla bello: The Big Cat e McIlroy, oltre che amici, sono anche soci d’affari. Il progetto della TGL è nato da una loro idea e con i loro dollari.

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Nel colosseo della Ryder Cup McIlroy e Rahm gladiatori, Fowler e Spieth vittime sacrificali

Prima di mandare in soffitta un’edizione da incorniciare cerchiamo qualche numero e qualche giudizio sulla Ryder Cup 2023. Nel colosseo allestito al Marco Simone, il protagonista è sicuramente Rory McIlroy, gladiatore dentro e fuori dal green. Lui ha guidato il triumvirato dei più forti, ossia i meglio piazzati nel world ranking. Un gradino più sotto Jon Rahm. Degli ospiti si salva solo Max Homa.

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Lo sciopero del cappellino infiamma la Ryder Cup

GUIDONIA MONTECELIO (ROMA) – Prima una litigata in campo e poi una rissa sfiorata e subito virale sui social. E ancora: prima spettatori che prendono in giro giocatori e poi giocatori che, a stretto giro di posta, prendono in giro spettatori. Non ci siamo fatti mancare nulla nel secondo giorno della Ryder Cup di Roma. Tutto scaturito, manco a dirlo, per un pugno di dollari: l’americano Patrick Cantlay vuole essere pagato per giocare la Ryder Cup. La richiesta è inconcepibile e lui sceglie lo sciopero. Addirittura lo sciopero del cappellino. L’americano gioca senza cappellino e non lo porta nemmeno in allenamento.

di Sauro Legramandi
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