E’ un The Players Championship da record quello si apre tra poche ore al Sawgrass di Ponte Vedra Beach: in Florida saranno in campo 46 dei primi cinquanta giocatori del world ranking che si contenderanno un assegno da 1.890.000 di dollari (ossia 1.660.000 euro), il premio in palio più alto in qualsiasi gara di golf al mondo. Il montepremi arriva a 10,5 milioni di dollari, cifra che supera di mezzo milione quella di ogni major. Un solo italiano in gara, Francesco Molinari.
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Italian Open per disabili, Bjorkman fa il bis Pierfederico Rocchetti campione italiano
Al Rapallo la pioggia ha fermato la seconda giornata della 16ª edizione dell’Italian Open for Disabled e quindi, ai fini della classifica, sono stati considerati definitivi i risultati conseguiti dopo le 18 buche d’apertura.
Tra i concorrenti di prima e seconda categoria, ha bissato il successo conseguito lo scorso anno sul percorso di Miglianico , lo svedese Joakim Bjorkman che ha concluso con 72 colpi, cinque di vantaggio sui francesi Mathieu Cauneau e Philippe Pee, nell’ordine sul podio.
Bjorkman ha fatto doppietta, perché ha anche ricevuto il premio netto (69 colpi).
In terza categoria dominio francese con ai primi tre posti Etienne Colbert (85), Mathieu Lebon (89) e Alexia Girault (90). José Bagnarelli (73) ha vinto il primo netto mentre la Girault (90) il primo premio lady. Continua a leggere
Golf a Mauritius: tutto sui dodici campi dell’isola / 2
Per chi volesse saperne di più sui campi da golf a Mauritius, una delle isole più belle del mondo.
Dopo la prima parte, proseguiamo il viaggio alla scoperta dei golf club a Mauritius
COSTA EST
LE ST. GERAN – Post de Flacq
Disegnato da Gary Player nel 1970, è il secondo più antico campo dell’isola, parte dell’omonimo esclusivo resort. E’ un piacevole e impegnativo 9 buche par 33, il cui percorso si snoda attraverso le palme di cocco e il mare della laguna di Belle Mare. Gli ospiti del resort hanno accesso gratuito al percorso che costituisce una bella sfida anche per il giocatore più esperto data la forte presenza dell’acqua. Presso la One&Only Golf Academy vengono impartite lezioni regolari.
Per saperne di più clicca qua Continua a leggere
Stewart Cink: mia moglie Lisa ha un cancro al seno, niente golf fin quando non migliora
Giù il cappello davanti a Stewart Cink, grande uomo prima e grande giocatore di golf dopo. Da Atlanta, una settimana fa il campione americano ha annunciato di prendersi un periodo di forzata assenza da qualsiasi gara perché c’era qualcosa di molto più importante a cui pensare: sua moglie Lisa ha scoperto di aver un cancro al seno.
“La notizia ha colto di sorpresa noi e tutta la nostra famiglia – ha scritto Stewart, 42 anni e padre di due bambini – anche perché non sappiamo ancora a che livello sia la malattia e come andrà affrontata. Con l’aiuto di Dio, noi e i nostri amici le staremo vicini in ogni singolo passo della malattia. Per questo mi sono preso una pausa fino a quando la situazione non migliorerà. Pregate per noi”. Continua a leggere
Francesco Molinari 17esimo a Wells Fargo Vince James Hahn dopo playoff con Castro
Francesco Molinari si è classificato 17° con 286 colpi (-2), nel Wells Fargo Championship (PGA Tour) sul percorso del Quail Hollow Club (par 72), a Charlotte nel North Carolina. E’ la seconda miglior prestazione stagionale del torinese, che aveva in precedenza ottenuto la nona posizione nell’Arnold Palmer Invitational a marzo.
Ha vinto James Hahn con 279 colpi (-9), che ha superato con un par alla prima buca di spareggio Roberto Castro, con il quale aveva terminato alla pari le 72 buche della gara. Subito dietro alcuni di coloro che erano tra i favoriti: Justin Rose, terzo con 280 (-8), Rory McIlroy, numero tre mondiale e campione uscente, Phil Mickelson e Rickie Fowler, quarti con 281 (-7) insieme ad Andrew Loupe. Autentica delusione per Fowler, leader dopo tre giri, che ha inaspettatamente ceduto con un 74 (+2).

CHARLOTTE – James Hahn con la moglie Stephanie e la figlia Kailee festeggiano la vittoria (Foto Afp)
James Hahn, 34 anni, nativo di Seoul, ma Continua a leggere
Marocco, chiudono bene Bertasio e Paratore Pavan e Gagli ok sul Challenge in Turchia
Trasferta da ricordare quella in Marocco per Nino Bertasio – quinto con 285 (-3) – e di Renato Paratore – decimo con 288 (par) – in occasione del Trophée Hassan II (European Tour). La vittoria è andata al coreano Jeunghun Wang (-5) al primo successo nel circuito. L’asiatico, 20 anni, dopo aver chiuso la gara alla pari con lo spagnolo Nacho Elvira lo ha poi superato con un birdie alla seconda buca di playoff. Non sono riusciti ad entrare nello spareggio per un colpo l’inglese Robert Rock e il francese Clément Berardo (284, -4). Al settimo posto con 286 (-2) l’altro inglese David Dixon e all’ottavo con 287 (-1) il portoghese José-Filipe Lima e l’australiano Kristopher Mueck. Al coreanoun assegno di 250.000 euro su un montepremi di 1.500.000 euro.
Hanno disputato un bel torneo, classificandosi in 22ª posizione con 292 colpi (+4) Matteo Manassero e Francesco Laporta , protagonista nelle prime 36 buche, condotte al comando, e poi calato nel rendimento probabilmente per inesperienza, ma che sicuramente trarrà grande beneficio da questa prova. In 47ª con 296 colpi (+8) Edoardo Molinari risalito dalla 65ª. Continua a leggere
Il golf alle Olimpiadi, un ritorno agrodolce In sei rinunciano: per Zika o per soldi?
di Sauro Legramandi
@Sauro71
De Coubertin si metta il cuore in pace: a meno cento giorni dall’inizio dei Giochi di Rio che segneranno il ritorno del golf all’Olimpiade dopo 112 anni di ostracismo il suo motto “l’importante è partecipare” appare anacronistico come una cabina telefonica. I professionisti sembrano preferirgli Nanni Moretti, attanagliati dall’indecisione cronica di un “mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?”. Come temuto da chi conosce l’ambiente, delle due opzioni molti big hanno scelto la seconda. Sono già sei i forfait eccellenti: tre non vanno “per sfruttare quelle due settimane in vista del finale di stagione” tra tornei milionari e Ryder Cup, due hanno umanamente paura del virus Zika, uno per motivi non precisati.
PAURA DI ZIKA – L’ultimo (per ora) a chiamarsi fuori dalla lotta olimpica è stato Marc Leishman, n.35 del mondo: per le gare l’australiano gira il mondo con donna e due figli piccoli ma in Brasile non ci andrà. “La mia compagna Audrey ha un sistema immunitario molto debole – ha detto nelle scorse ore – al punto che l’anno scorso abbiamo rischiato di perderla a causa di un shock tossico causato da un batterio.
A Rio i rischi per lei sarebbero ancora maggiori, e se anche lei non venisse e io gareggiassi poi potrei trasmetterle l’infezione” (con i rapporti sessuali). Lo stesso virus aveva in precedenza fatto desistere il fijiano Vijay Singh, ex numero uno al mondo.
Prima di loro avevano ad aver passato la mano erano stati Adam Scott (ex n.1 del World Ranking, vincitore di 29 tornei tra cui un Augusta Masters), i sudafricani Charl Schwartzel (ha vinto Augusta 2011) e Louis Oosthuizen (vincitore di un Open Championship), oltre all’iconico spagnolo Miguel Angel Jimenez.
I TEMPI E IL CONCETTO DI “NAZIONALE” – Se quella legata all’emergenza sanitaria è una motivazione al di sopra di ogni ragionevole dubbio, molto meno nobile la scelta di farsi da parte per non compromettere la stagione. Sono sospetti i tempi dei vari annunci: da anni si conoscono le date della competizione a cinque cerchi (11-14 agosto per i pro, 17-20 per le proette): possibile per chi è in odore di convocazione non ritagliarsi due settimane e partecipare a Rio? Perché dirlo a tre mesi dal primo tee shot? Continua a leggere
Il post del maestro Crotti / 3 – Il downswing
di Ferruccio Crotti
Nel seguente video, volevo spiegarvi cosa realmente accade durante il movimento di downswing. Osservando il movimento di discesa, la reale azione del gesto rimane nascosta, in quanto la mano destra rimanendo attaccata al grip ci nasconde la reale azione dello swing.
Marocco, Francesco Laporta parte alla grande: è primo
Grande partenza di Francesco Laporta, leader con 68 (-4) colpi, insieme all’australiano Jason Scrivener e al francese Thomas Linard, nel Trophée Hassan II (European Tour). Buono il piazzamento di Renato Paratore, nono con 70 (-2).
Il trio di testa precede di un colpo i francesi Continua a leggere
Sette italiani a caccia del Trophée Hassan II
Dopo la Cina, l’European Tour punta all’Africa: ai nastri di partenza oggi il Trophée Hassan II sul percorso del Royal Golf Dar Es Salam, a Rabat. Nel field Edoardo Molinari, Matteo Manassero, Renato Paratore, Marco Crespi, Francesco Laporta, Nino Bertasio e Nicolò Ravano. Il montepremi è di 1.500.000 euro.
Sette azzurri con sette obiettivi differenti.