Certificato medico, ora è ufficiale: non è più obbligatorio per il golf

La Federgolf si allinea alle misure predisposte dal Ministero della Salute in materia di certificazione sanitaria riferita all’attività sportiva non agonistica. Come noto il golf è stato inserito tra le attività sportive i cui tesserati non agonisti non sono tenuti all’obbligo di certificazione sanitaria. E il Consiglio Federale del 19 luglio, ha fatto proprie le disposizioni ministeriale modificando gli artt. 9 e 10 del Regolamento Sanitario Federale.Generica_to_golf

Chimenti però non vuole chiudere del tutto con la prassi precedente e nella nota mette nero su bianco un consiglio, una specie di promemoria:”Viene raccomandato – c’è scritto – tuttavia, un controllo medico prima dell’avvio dell’attività sportiva”.

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Australia, punta 50 dollari sulle vittorie di Stenson-Baddeley e ne incassa 86700

Quando si dice avere una botta di… fortuna. Dall’altra parte del mondo, in Australia, c’è qualcuno a cui domenica il golf ha cambiato in meglio la vita. Si tratta di uno scommettitore che ha azzeccato una giocata multipla praticamente impossibile alla vigilia. A fronte di una puntata di 50 dollari, sì è portato a casa 86.700 dollari.  Detto all’europea: scommettendo 45 euro ne ha vinti quasi 79mila.scommessa
Gli eventi che hanno fatto saltare il banco sono legati alle due gare pro in programma lo scorso weekend, l’Open Championship in Scozia e il Barbasol Championship (Pga Tour).

L’anonimo giocatore ha scommesso sulla vittoria di Henrik Stenson in Europa e su quella di Aaron Baddeley in Alabama. Due eventi più unici che rari: lo svedese seppur tra i primi dieci del mondo non era tra i favoriti in Inghilterra ed era quotato 34 a 1. Continua a leggere



Bubba Watson si mette le ali: addio golf cart, arriva il jetpack VIDEO

Lasciate ogni speranza voi che girate su un diciotto buche con una golf cart. Siete vecchi dentro. Vecchi perché non vi tenete al passo con la tecnologia che mette letteralmente le ali anche nel golf. Provare per credere: Bubba Watson o un giocatore particolarmente hi-tech potrebbe passare sulle vostre teste a bordo di un nuovo mezzo, un jetpack. Jetpack_watson

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Il golf nella testa / 3 – La pozione per il colpo magico

Gli alti e bassi sono uno dei drammi di noi golfisti. Lo stesso percorso può esaltarci o abbatterci nel breve volgere di 24 ore. Perché? Possiamo porvi rimedio?

Oggi ci proviamo con la mental coach Sonja Caramagno, attiva nel mondo dello sport e nel golf in particolare. E’ lei la “docente” del nostro blog, lei cura la rubrica “Il golf nella testa“. Sonja risponde anche alle tue domande.

Non di rado in campo partecipo a veri e propri momenti di magia: giocatori che per due, tre buche o addirittura nove di seguito, tirano ogni colpo con sicurezza e senza paura. Oppure leggono perfettamente il campo, la velocità del vento, le condizioni dell’erba o del bunker. O elaborano naturalmente strategie ottimali per gestire la gara e azzeccano sempre il bastone giusto per ogni colpo.

In fondo, sono loro stessi a dire: Mi sento magico! Non sbaglio un colpo! Oggi è tutto così semplice!

 Golf nella testa

Sonja Caramagno sul putting green

In questi casi, cosa succede al golfista? Le sue magie sono frutto di coincidenze isolate?
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Henrik Stenson vince l’Open Championship ed entra nella storia

Una pagina di storia del golf è quella scritta al Royal Troon in Scozia dove Henrik Stenson ha strappato con le unghie il 145° Open Championship dalle mani di Phil Mickelson, a secco di vittorie da tre anni (l’ultimo successo proprio in un Open Championship). Primo svedese a vincere un major, Stenson ha fatto le cose per bene, forte di un bel -20 (264 totali, 68 65 68 63), cancellando Tiger Woods dalla voce “punteggio più basso” (a St Andrews nel 2000 finì a -19). A lui un assegno di 1.363.834 euro su un montepremi di 8,5 milioni di euro.

TROON – Henrik Stenson lancia un’occhiata eloquente alla Claret Jug in conferenza stampa (foto Afp)

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Oggi il giorno del 145° Open Championship con Molinari, Manassero e l’amateur Mazzoli

Francesco Molinari, Matteo Manassero e il dilettante Stefano Mazzoli sono nel field del 145° Open Championship, il più longevo nella storia del golf che ha attraversato tre secoli, in programma sul percorso del Royal Troon, a Troon in Scozia. In campo i primi dieci giocatori della classifica mondiale con il numero 2 Dustin Johnson – vincitore dell’US Open – che è il favorito della vigilia rispetto all’australiano Jason Day, numero uno. Il montepremi è di 8.500.000 euro con prima moneta di 1.363.834.

Belgium's Nicolas Colsaerts plays from a green-side bunker on the 8th hole during practice on July 12, 2016, ahead of the 2016 British Open Golf Championship at Royal Troon in Scotland. The 2016 British Open begins on July 14, 2016. / AFP PHOTO / GLYN KIRK / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

TROON – Nicolas Colsaerts gioca dal bunker della 8 nel giro di prova (Foto Afp)

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Il golf alle Olimpiadi è uno sport per donne

di Sauro Legramandi – @Sauro71

Inutile nasconderlo: il ritorno del golf alle Olimpiadi dopo 112 anni è un flop. Un pasticciaccio brutto per tanti motivi, dalla scelta del Paese chiamato ad ospitarne il rientro (al Brasile mancano tradizione e cultura golfistica) alla decisione di farvi partecipare giocatori professionisti (giustamente a caccia di ingaggi e assegni, non di medaglie o bandiere da onorare) anziché giovani e/o amateur.

Lee-Anne Pace (foto Afp)

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Olimpiadi, anche Chicco Molinari rinuncia Manassero va a Rio: “Mi sento in forma”

Francesco Molinari non partecipa alle Olimpiadi per “motivi di salute” e al suo posto subentra Matteo Manassero. Il giovane commenta a caldo il cambio in corsa sul volo azzurro diretto a Rio de Janeiro. “Sono dispiaciuto che Francesco Molinari abbia scelto di non partecipare alle Olimpiadi, ma sono felice di aver avuto l`opportunità di poter rappresentare l`Italia a Rio 2016” dice  Manassero, che insieme a Nino Bertasio, Giulia Molinaro e Giulia Sergas difenderà i colori azzurri alle Olimpiadi.Matteo Manassero (Foto Scaccini)

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Zika fa un’altra vittima: Spieth non va a Rio Jaco Van Zyl rinuncia a due Major per i Giochi

Che delle Olimpiadi ai professionisti interessasse poco l’avevano fiutato in molti. Se alla mancanza di appeal (anche economico) si aggiungono i timori per il virus Zika non ci si meravigli se l’elenco dei “no grazie” diventa chilometrico. Nelle scorse ore è arrivato l’ennesimo pesantissimo rifiuto: Jordan Spieth per motivi di salute si ritira dai Giochi Olimpici.

Jordan Spieth

Jordan Spieth

Lo statunitense ha paura del contagio e passa la mano, nonostante fosse nel dream team degli atleti Usa della Coca Cola. Il golf manca dalle Olimpiadi da 112 anni dopo le uniche due apparizioni a Parigi nel 1900 e a St. Louis nel 1904. Continua a leggere