Hole-in-one nel par 5? E’ già successo

Qualcuno ha mai imbucato al volo un par 5? La risposta è sì, senza se e senza ma. Secondo il sito Usa about.com da quando le statistiche del golf professionistico sono tenute in modo attendibile sono stati solo una manciata i colpi di questo tipo. Così rari da non avere un nome conosciuto da tutti(diversamente da birdie, eagle e albatross): il nome “in codice” è comunque condor. Si tratta di tiri su buche con dogleg strettissimi dove il giocatore è invogliato a scavalcare piante o ostacoli naturali tra il tee di partenza e l’arrivo. Ecco in dettaglio i condor di cui si ha traccia:

1962 – Larry Bruce, 438 metri, buca 5, Hope Country Club (Hope, Arkansas)

1973 – Dick Hogan, 416 metri, buca 8, Piedmont Crescent  (Burlington, Nord Carolina)

1995 – Shaun Lynch, 453 metri, buca 17, Teign Valley (Christow GB) (vedi foto)

2002 – Mike Crean, 412 metri, buca 9, Green Valley Ranch (Denver, Colorado)

2007 – Jack Bartlett, 513 metri, buca 17, Royal Wentworth Falls (New South Wales, Australia)

 

Una risposta a “Hole-in-one nel par 5? E’ già successo

  1. Il “condor” si riferisce ad un par 6 risolto con 2 colpi.

    L’ hole In one, è un hole in one.
    Seguito dal par dove è stato eseguito.

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