II circolo di Miglianico (Chieti) ancora alla ribalta della cronaca del golf italiano. Dopo aver ospitato pochi giorni fa il Campionato Nazionale Pulcini individuale, nei giorni scorsi è stato teatro del Nazionale Under 14 a squadre. Un’intera settimana di golf di altissimo livello nel percorso abruzzese.
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Golf Club Folgaria, trent’anni e non sentirli: una festa lunga tre giorni
Compleanno per il Golf Club Folgaria (Trento): a fine mese iniziano i festeggiamenti per i suoi trent’anni. Nato dalla passione di alcuni abitanti di Folgaria e delle vicine Rovereto e Trento, questo club permette di giocare a 1200 metri in estate, evitando le calde temperature delle città. Il tutto circondati da un ambiente naturale di grande pregio.

Uno scorcio di Folgaria
Golf e look, la Lpga contro scollature e leggins. Paige Spiranac e i social si mobilitano
di Sauro Legramandi – (@Sauro71)
Spesso il golf è una questione di centimetri. Ogni tanto di millimetri. Per qualche centimetro una pallina rotola maramalda in un bunker o in un ostacolo d’acqua, salutandoci per sempre. Capita anche che la stessa si fermi proprio sul bordo della buca, rifiutandosi di compiere quel mezzo giro decisivo. Da qualche giorno i centimetri che animano il dibattito social-golfistico misurano ben altro, riguardano golf e look. ossia la stoffa indossabile da una giocatrice di golf. La Lpga ha imposto un dress code “castigato” alle proette. Immediata la polemica online e non solo, guidata – guardacaso – da Paige Spiranac. Controcorrente Diana Luna che al nostro blog ammette: “E’ una buona idea, si stava superando il limite”.

Paige Spiranac
“Gioco a golf perché…”: la rubrica dei lettori
Se non te lo sei mai chiesto è forse giunta l’ora di farlo. La domanda merita una reazione a bruciapelo ed è la seguente: “Perché gioco a golf?”. La risposta, “Gioco a golf perché…”, può essere immediata o momentaneamente chiusa in uno dei tanti cassetti della mente. Comunque ci deve essere. Prendere i ferri in mano la prima volta può anche essere stato casuale. Riprenderli una seconda o terza volta no.
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Golf: Open Championship 2017 – Southport (Inghilterra)
JORDAN SPIETH VINCE L’OPEN CHAMPIONSHIP 2017 IN VERSIONE SUPEREROE: SCIUPA, DROPPA E SEGNA BIRDIE-EAGLE-BIRDIE-BIRDIE
(Domenica 23 luglio 2017) – Un Jordan Spieth da manuale del golf ha vinto il suo terzo major prima di compiere 24 anni. Solo un certo Jack Nicklaus è arrivato così in alto prima d’ora. All’Open Championship 2017 di Southport il giovanotto di Dallas ha prima dilapidato il vantaggio accumulato in tre giorni, quindi è sembrato finito quando ha dovuto droppare alla buca 13. Invece dal punto più basso è iniziata la rinascita. Da lì in poi ha giocato da supereroe, segnando birdie-eagle-birdie-birdie dalla 14 alla 17. Spieth diventa il n.2 del ranking. Hanno assistito al torneo 235.000 spettatori, record per l’Inghilterra.

SOUTHPORT Jordan Spieth in posa con la Claret Jug, il trofeo per il vincitore del British Open Golf Championship (Foto Afp)
In City Golf 2017 nella splendida cornice di Merano
A Merano successo di pubblico per In City Golf 2017, tappa italiana di un originale format di golf. Oltre a Vienna e Monaco di Baviera, anche la città altoatesina, con i suoi magnifici paesaggi, ha fatto da sfondo quest’anno all’importante manifestazione dedicata al city. Alla manifestazione hanno preso parte anche il campione di ciclismo Claudio Chiappucci, l’ex calciatore Beppe Dossena e lo sciatore Peter Fill.

Merano, In City Golf 2017
Tre giovani azzurre negli Usa per la Junior Solheim Cup
Letizia Bagnoli, Alessia Nobilio e Alessandra Fanali faranno parte del team europeo Under 18 nella Junior Solheim Cup. Si tratta della sfida con la selezione delle pari età statunitensi che avrà luogo i prossimi 15 e 16 agosto. Si gioca sul percorso del Des Moines Golf and Country Club, a Des Moins nello stato americano dello Iowa. L’evento, come di consueto, anticiperà la Solheim Cup, ossia la versione al femminile della Ryder Cup, in programma sullo stesso tracciato dal 18 al 20 agosto.

Le dodici selezionate per la Junior Solheim Cup
Golf Open d’Italia 2017: la cronaca e le foto
L’Open d’Italia si snoda in quattro giorni di gara ma per arrivare al tee della buca di giovedì di partenza e settantaduesima buca della domenica pomeriggio serve tanto lavoro. Diplomazia, contatti e maniche rimboccate sono essenziali per eventi simili. Ecco come si è arrivati passo passo all’Open d’Italia giocato al “Milano” dal 12 al 15 ottobre 2017. E come sono andate le cose in campo.

Francesco Molinari
17 OTTOBRE – Chicco Molinari: “Sarebbe stato bello difendere il titolo”
Un pizzico di delusione dal post di Francesco che ringrazia poi tutti i tifosi che l’hanno sostenuto in questi giorni.

Nino Bertasio e il “nostro” re del selfie
16 OTTOBRE – Numeri e pagelle: 10 al re dei selfie, 4 a un certo pubblico
A trofeo assegnato, una carrellata di numeri e dati necessari per capire come sono andate lo cose. Compresi gli scatti dei lettori.
16 OTTOBRE – Monza caput mundi: al Milano altre tre edizioni di Open?
Al termine della cerimonia di premiazione, il presidente federale Chimenti si è sbottonato sulla prossima sede dell’Open (che si giocherà a fine maggio).

Tyrrell Hatton bacia il trofeo meritatamente vinto (Foto Ansa)
Open Championship con i venti migliori al mondo più l’amateur italiano Cianchetti
I venti migliori giocatori al mondo (tra cui Chicco Molinari) ci saranno. Il 146esimo Open Championship può quindi iniziare. Via alla caccia al titolo detenuto da Henrik Stenson e al montepremi da 10.250.000 dollari (è la prima volta) ossia circa 8.930.000 euro. Si gioca sul percorso del Royal Birkdale, a Southport. Al via anche un dilettante italiano: è Luca Cianchetti, vincitore del Campionato Europeo individuale lo scorso anno. Cianchetti passerà di categoria dopo l’evento.

Henrik Stenson, con tanto di Claret Jug al fianco, risponde ai giornalisti dopo la vittoria nel 2016 al British Open Golf Championship, giocato al Royal Troon
Brexit, il British Open tradisce la sterlina: pagherà i premi in dollari
Sempre più globale il mondo del golf. Così globale che il British Open, il major più tradizionale di tutti, mette in disparte la sterlina e si converte al dollaro. Martin Slumbers, a capo dell’organizzazione della storica gara, ha annunciato che quest’anno pagherà tutti i premi non con la valuta britannica bensì con la divisa statunitense.