Brillerà di nuovo sul LPGA Tour la stella di Giulia Molinaro: l’italiana ha chiuso al secondo posto nella money list del Symetra Tour 2015 ma da tempo ha in tasca la carta 2016 per il tour femminile più importante. Molinaro ha ceduto il primato nella classifica proprio all’ultima gara a Daytona Beach: l’italiana non ha giocato ed è scesa al secondo posto staccata dalla capolista per soli 41 dollari.
Archivi autore: Sauro Legramandi
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Abruzzo Open, vince Luca Cianchetti
Timbro tricolore sull’Abruzzo Open: l’amateur Luca Cianchetti (-11) ha vinto il penultimo torneo dell’Alps Tour 2015, giocatosi al Miglianico Golf & Country Club (par 71). L’apoteosi azzurra è stata completata dal secondo posto di Lorenzo Scotto (-8) e dalla terza posizione, conquistata da Raffaele Benatti (-7), al pari con l’olandese Jurrian Van der Vaart, lo spagnolo Eduardo Larranaga e il francese Julien Gressier (66 69 71). Imprevista la prestazione sotto tono del leader dell’ordine di merito Darius Van Driel: l’olandese ha chiuso al 90° posto (+9). I 5.800 euro – prima moneta dal montepremi di 40.000 – sono andati a Lorenzo Scotto.
IL VINCITORE – Nato a Modena il 22 settembre 1995, Cianchetti è tesserato per il Modena G&CC. Ha iniziato a praticare a 11 anni. Il suo allenatore è Federico Bisazza. Da circa tre stagioni veste la maglia azzurra e quest’anno ha ottenuto il titolo nel South of England Open Amateur Championship in Inghilterra. Diplomato in ragioneria, i suoi punti di riferimento golfistici sono Tiger Woods e Matteo Manassero.
LE SUE PAROLE – Grande soddisfazione a fine gara per Cianchetti, la cui potenza nel gioco lungo ha colpito tutti gli addetti ai lavori: “Sono veramente contento. E’stato tutto molto emozionante. Oggi il putter ha funzionato alla perfezione. Avevo scelto di giocare all’attacco e la mia tattica è stata premiata. A quando il passaggio nel professionismo? Voglio disputare ancora una stagione da dilettante, poi proverò a fare il salto di categoría attraverso le Qualifying School”. Continua a leggere
Ryder Cup 2022, il verdetto l’8 dicembre
Arriverà l’8 dicembre il verdetto sulla candidatura italiana alla Ryder Cup del 2022. Lo ha reso noto Richard Hills, direttore del Bid Management Team di Ryder Cup Europe. L’Italia è in lizza con Roma e se la vedrà con Austria, Germania e Spagna. Il progetto della Federazione Italiana Golf può contare sull’appoggio ufficiale del Presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Il Presidente di Coni Servizi e della Federazione Italiana Golf, Franco Chimenti, ha ribadito che “abbiamo ricevuto il pieno sostegno da parte del governo e ciò rafforza sensibilmente la nostra candidatura. Il supporto di Renzi rappresenta un elemento importantissimo per il nostro progetto”.
La Ryder Cup è la più importante manifestazione golfistica internazionale, terzo evento sportivo al mondo per impatto mediatico. Ospitare un evento così prestigioso genererebbe un ritorno economico notevole per il Paese, sia per le entrate dirette sia per quelle indirette.
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Barak Obama gioca a golf… e si “imbuca” a nozze
Vista la moda verrebbe da chiamarlo “imbucato”. Barack Obama si è presentato senza invito a un matrimonio in California: una stretta di mano e una foto sono stati però sufficienti. Niente banchetto, niente bacio alla sposa e, of course, niente regalo.
E’ accaduto in California dove Barack Obama ha giocato 18 buche al Torrey Pines, uno dei percorsi più belli dell’intera nazione. Scontate le misure di sicurezza dal campo pratica lungo tutte le buche ma sulla 18 il fattaccio: una coppia di sposi stava festeggiando il loro gran giorno nel resort da mille e una notte.
I due, come riporta UsaToday, hanno notato il movimento alle loro spalle e non hanno creduto ai loro occhi quando hanno visto mr President in persona. Lui non si è tirato indietro: si è avvicinato al gazebo, ha stretto le mani ai due e si è prestato per una foto. Poi via, sotto la doccia.
Continua a leggereGIOCO A GOLF PERCHE’ / 8
Una lezione di vita – di Roberto
Gioco a golf perché ti insegna a vivere, a capire l’importanza delle azioni che commetti. Un tiro sbagliato è senza appello, ne prendi le conseguenze, e continui cercando di non commettere lo stesso errore di nuovo.
Così cerco di fare nella vita di tutti i giorni, faccio una cosa e le sue conseguenze, se sbagliate, mi portano a non rifare lo stesso errore e a migliorarmi…..o almeno ci provo.
Buon golf a tutti.
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Bubba Watson a letto con… Presidents Cup
Roba da Bubba: ecco come l’istrionico pro statunitense (numero 4 al mondo) ha festeggiato la vittoria del Team Usa nella Presidents Cup in SudCorea.
Presidents Cup!! #Bedtime pic.twitter.com/vPKPoNzraA
— bubba watson (@bubbawatson) 11 Ottobre 2015
Presidents Cup 2015 agli Usa solo all’ultima buca dell’ultima gara
Finale col brivido per la Presidents Cup 2015: gli Stati Uniti hanno vinto sull’International Team all’ultima buca dell’ultima gara sul percorso di Incheon, in Sud Corea. Così la sfida tra Usa e Resto del Mondo (Europa esclusa) è finita con un 15,5 a 14,5 che ha tenuto sulle spine tutti. Il punto decisivo per la competizione che si tiene ogni due anni è arrivato da Bill Haas (figlio del capitano Usa e convocato con una wild card) su Sang-moon Bae, coreano ben conosciuto perché dovrà presto lasciare il golf.
Visto il risultato finale, è evidente dire che si sia trattato di una sfida molto equilibrata, come hanno testimoniato anche i singoli terminati in parità (6-6). Due i momenti decisivi: il punto di vantaggio conquistato dagli americani nelle quattro sessioni di doppi (9.5-8,5), e l’incredibile errore dell’indiano Lahiri che, mancando un putt di un metro per pareggiare contro Kirk (1 up per lui), ha fatto pendere la bilancia dalla parte degli Usa.
Gli Stati Uniti portano quindi a nove le vittorie in Presidents Cup a fronte di un pareggio e una sconfitta.
Una sola ma molto pesante la battuta d’arresto: nel 1998 a Melbourne l’International Team inflisse agli americani uno storico 20,5-11,5 (all’epoca i punti erano 32) e Jack Nicklaus ne uscì criticatissimo per essere divenuto il capitano Usa ad aver subito il passivo più pesante della storia in tutti gli incontri internazionali dei team a stelle e strisce. Continua a leggere
Qualifying School, Michele Ortolani vince lo Stage 1
Bella impresa del dilettante azzurro Michele Ortolani il quale si è imposto con 272 colpi (-16) nello Stage 1/Section D della Qualifying School dell’European Tour, sul percorso del Circolo Golf Bogogno (par 72). Il 19enne portacolori del GC Monticello, vincitore quest’anno dell’International Austrian Amateur, ha superato gli svedesi Krister Eriksson (-14) e Per Langfors (-13).
Gli italiani sono stati gli assoluti protagonisti. Infatti altri sette sono terminati tra i primi 25 classificati e accompagneranno Ortolani allo Stage 2: sono Francesco Laporta, quarto con 277 (-11), l’altro amateur Jacopo Vecchi Fossa, Filippo Bergamaschi, Nunzio Lombardi, Enrico Di Nitto, Francesco Testa e Andrea Perrino.
PROMOSSO ANCHE PELLICCIA – Nell’altra gara dello Stage 1/Section D, (Frilford Heath Red, par 72), ad Abingdon in Inghilterra, è entrato tra i 27 qualificati Valerio Pelliccia, 14° con 286 -2). Ha vinto con 276 colpi l’inglese Laurie Canter. E’ stato squalificato Federico Elli. Continua a leggere
IMBUCATO – Il selfie del golf / 18
Un saluto dal green sintetico di Livigno, il campo pratica più alto d’Europa!
Samy Bakar
IMBUCATO – IL SELFIE DEL GOLF
Alzi la mano chi non ha una foto sullo smartphone di una giornata in campo: lo scatto con il team sulla partenza di una qualsiasi buca 1, la foto di una premiazione o di una birra post-gara…
Basta un clic qua per inviare un selfie con didascalia e circolo (che verrà linkato).
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PGA, Jordan Spieth giocatore dell’anno 2015
Più scontato del panettone a Natale, Jordan Spieth è stato eletto giocatore della stagione 2014-15 della PGA. A nominarlo i suoi colleghi del tour in un sondaggio il cui risultato era sin troppo scontato. A 22 anni, in un anno Spieth ha vinto – tra l’altro – due Major, il Tour Championship, la FedEx e ha conquistato la vetta del World Ranking. Dettaglio non trascurabile: ha incassato 22 milioni di dollari. “E’ una stagione da incorniciare – il suo commento a caldo – e il fatto di venir votato dai miei colleghi dimostra che fatica e risultati pagano”. E che risultati! Jordan ha passato il taglio 21 volte su 25 gare disputate. Continua a leggere