La prossima volta che tu, giocatore di golf, dimentichi di urlare fore quando la tua pallina prende una direzione pericolosa pensa a Jessica Crabb. Ricordati di lei e condividi questo post sulle bacheche dei circoli e dei tuoi compagni di gioco. Perché chi non avvisa che la sua pallina da golf ha preso una traiettoria sbagliata e pericolosa può fare male. Molto male. Chi è Jessica Crabb? E’ una ragazzina statunitense colpita in piena fronte da una pallina da golf.
Il fattaccio è accaduto qualche giorno fa al Golf Club di Edmond, in Oklahoma dove la 18enne Jessica Crabb lavora come “barista”. Non dietro al bancone: durante le gara il suo compito è stare sul cart con le bevande, all’inizio del bosco. Un lavoro come tanti che a Jessica piace nonostante la pericolosità scoperta in un pomeriggio di metà settembre.
“Ero seduta al mio posto, a circa 35-40 metri dal tee di partenza, sulla sinistra – racconta Jessica via Twitter a Golfando -. C’era una gara in corso e io aspettavo che il team partisse e che passasse da me per rinfrescarsi. Ero nascosta tra gli alberi perché pensavo di essere al sicuro. Come al solito stavo guardando il mio iPad”. La trasformazione da giornata qualsiasi a giornata tristemente indimenticabile è purtroppo breve. “All’improvviso, ancora prima che potessi anche solo immaginare, una pallina è passata nel piccolo spazio aperto nel parabrezza del mio cart. Ho capito immediatamente cos’era successo: mi avevano colpita”.
Chiunque, giocatore o no, può capire quanto una pallina da golf addosso possa fare male. Qualcuno ci scherza sopra ma si tratta dell’eccezione che conferma la regola. Si tratta di un oggetto pesante quaranta grammi, di poco più di 4 cm di diametro e rivestito in uretano.
Colpita dal tee di partenza, dopo 35-40 metri una pallina ha una velocità incredibile e si trasforma in un proiettile. E nel caso di Edmond quel proiettile dove ha finito la sua scellerata corsa? Sulla fronte di una 18enne, a un paio di centimetri dal suo occhio sinistro e dal naso. Meglio non pensare a come sarebbe andata se solo Jessica avesse sollevato il volto…
Una pallina da golf, cinquanta punti di sutura
Fattostà che la ragazzina è stata subito ricoverata in ospedale, sottoposta a intervento e ricucita. I punti di sutura sono stati circa cinquanta ma non finisce qua. “Mi hanno operata subito – scrive – ma dovrò tornare dal chirurgo ancora per altri due interventi”. Il segno lasciato dalla pallina da golf è da brividi: le foto sono sin troppo eloquenti, alcune non pubblicabili.
Suturata la ferita è iniziata la convalescenza. Il gonfiore agli occhi di Jessica è diminuito mentre sono lentamente apparse le ecchimosi. La ferita resta evidente, la cicatrice appare in piena fronte ancora. Ci vorrà tempo e pazienza ma la 18enne sta per tornare a scuola e tornerà appena possibile al suo posto di lavoro al cart delle bevande ad Edmond. “I miei capi sono stati grandi, hanno capito e mi hanno aiutata. Non vedo l’ora di tornare, amo il mio lavoro. Purtroppo sono cose che succedono, non c’è stata negligenza”.
La solita, marzulliana, domanda, chiude il dialogo via social con la giovane Crabb. “Ma hanno gridato fore?“ chiedo. “Non lo so, penso di essere stata troppo vicina. Se l’hanno fatto non l’ho sentito, non ero attenta. Guardavo l’iPad”.
PS PER CHI NON GIOCA A GOLF – L’etichetta di questo sport prevede un avvertimento comune in tutto il mondo in caso di pericolo. Il giocatore che colpisce male la pallina o che ne perde la scia deve urlare forte la parola “fore” in modo che chiunque sia in pericolo si ripari (anche chinandosi o mettendosi le mani sulla testa).
PALLINA DA GOLF DI TIGER WOODS ALL’ASTA PER 10MILA DOLLARI
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