Azzurri e azzurre tutti insieme appassionatamente: per la prima volta le nazionali di golf si presentano e si raccontano. E’ accaduto al ‘Marco Simone’ di Roma, sede di Ryder Cup e prima tappa 2019 della Road to Rome 2022.
A Guidonia Montecelio c’erano davvero tutti: giocatori, allenatori, staff e dirigenti della federazione. I giovani hanno raccontato il loro rapporto con il campo e gli obiettivi futuri. Lorenzo Scalise, ad esempio, ha ripercorso il suo passaggio da amateur a professionista. Un percorso che si augura di compiere prima o poi chi oggi gioca tra i dilettanti come i giovani Gregorio De Leo, Kevin Latchayya, Caterina Don e Charlotte Cattaneo. Tutti hanno evidenziato il supporto costante della federazione che affianca i ragazzi nel loro percorso di crescita. Edoardo Biagi, coordinatore dell’attività paralimpica, ha affrontato il tema dell’inclusione sociale, portando la sua testimonianza di golfista con disabilità.
A vigilare su di loro e sul golf italiano in generale tocca a Gian Paolo Montali: “Nel Progetto Ryder Cup 2022 la crescita dei talenti e il continuo ricambio generazionale sono due aspetti fondamentali. Mi complimento con Alessandro Rogato, con i tecnici e con gli atleti che nel 2018 hanno stabilito il nuovo record di vittorie stagionali. La federazione punta a coinvolgere sempre di più i giovani. Quest’anno daremo avvio al progetto Golf a Scuola. Ma non sarà l’unico. Con Golf è donna la FIG è pronta a tingere il green di rosa.
Venerdì al ‘Marco Simone’ arriveranno oltre cento studenti del IV Municipio e di Guidonia Montecelio per scoprire la magia del golf. Sabato si terrà l’atto conclusivo con una Pro Am e una Golf Clinic”.
E ancora Montali: “La legacy del Progetto Ryder Cup 2022, con Infront, darà impulso a tutto il movimento toccando anche aspetti extra sportivi. Tra questi, l’inclusione sociale ha un’importanza prioritaria. Sono felice di poter annunciare che Golf4autism ha avuto ulteriore sviluppo con i corsi di formazione per i Maestri presso la Scuola Nazionale”.
“Oggi Molinari, domani Paratore”
E poi un accenno alla stretta attualità. “Francesco Molinari è ormai l’icona del golf italiano. Un campione straordinario che si è distinto in tutto il mondo – dice Montali -. E per il 2019 punto su Renato Paratore“. Il direttore col pensiero vola già al 2022: “Nei miei occhi – rivela – immagino già la buca 18 di questo fantastico campo che tra pochi anni ospiterà una rassegna show. Penso all’emozione del pubblico e al fascino di una grande sfida. Non vedo l’ora. I lavori proseguono nella giusta direzione senza alcun intoppo”.
Nazionali di golf e quei 35 successi da superare
Gli fa eco Alessandro Rogato, direttore tecnico delle nazionali azzurre. “Sulla scia dei trionfi di Francesco Molinari e dopo aver stabilito il record di successi azzurri in una stagione – con 35 vittorie internazionali – i professionisti e i dilettanti puntano a confermare la propria competitività sul campo. Il Raduno Tecnico serve per gettare le basi di nuovi risultati di prestigio, pianificando un lavoro a 360 gradi, dalla tecnica di gioco alla preparazione fisica.
Per favorire la maturazione agonistica dei nostri giocatori, anche quest’anno il calendario gare dell’Italian Pro Tour offrirà numerose opportunità di gioco in tutti i circuiti internazionali. Nella programmazione tecnica, il Golf Nazionale di Sutri avrà un ruolo fondamentale. L’impianto di proprietà della federazione e oggetto di lavori di restyling di spazi e strutture, sarà sempre di più la casa del golf italiano. Dai raduni dei giocatori alla disputa di tornei nazionali e internazionali fino alla Scuola Nazionale che ogni anno forma le principali figure professionali che operano nel golf, tutto sarà centralizzato e coordinato dalla federazione”.
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