Alfred Dunhill, Francesco Molinari sesto Ottimo debutto per Paratore: 31esimo

Branden Grace

Branden Grace

Si chiude con una top ten la settimana in Sudafrica di Francesco Molinari: Chicco si è piazzato sesto con 279 colpi (-9) nell’Alfred Dunhill Championship. A vincere il sudafricano Branden Grace (-20). Molto positivo l’esordio nel circuito di Renato Paratore, 26° (-3), più staccato Alessandro Tadini, 58° con 293 (+5).

Piazzato Louis Oosthuizen (275, -13), che ha ottenuto la seconda posizione dopo una paziente rimonta con ben sette colpi di ritardo. In terza con 277 (-11) l’inglese Andrew Johnston, appena arrivato dal Challenge Tour.
Grace ha percepito un assegno di 237.750 euro (trasformati in punti ai fini della money list) su un montepremi di 1.500.000 euro.

Molinari, che alla partenza era quarto con tre colpi di ritardo dal leader, è andato subito in affanno con un doppio bogey e ha perso ogni possibilità di risalita quando, dopo un birdie alla buca 6, le cose sono precipitate con Continua a leggere

Alfred Dunhill, Chicco Molinari si gioca tutto

Colpo di coda nel finale di 2014 e avvio di European Tour 2015 per Francesco Molinari: il torinese, quarto con 203 colpi (-13), è in corsa per il titolo alla vigilia dell’ultimo giorno dell’Alfred Dunhill Championship, a Malelane in Sudafrica. Molinari è a tre colpi dal leader, il sudafricano Branden Grace (-16), che ha notevolmente rallentato con un 72 (par) dopo i primi due giri ad alta velocità. Secondo il danese Luca Bjerregaard (-15), terzo Danny Willett (-14).

Ha recuperato sette posizioni Renato Paratore, al debutto nel circuito, 31° con 213 (-3), mentre ne ha perse 23 Alessandro Tadini, 61° con 219 (+3).Francesco Molinari

Francesco Molinari ha girato in 70 (-2) fissando praticamente lo score con tre birdie e un bogey sulle prime dieci buche. Poi non si è staccato dal par fino alla 18ª sprecando qualche colpo in dirittura d’arrivo, come aveva fatto nel secondo turno. Naturalmente ciò non toglie nulla alla sua ottima prestazione e nemmeno alle sue speranze di terminare ancora più in alto per rientrare tra i primi 50 classificati nel world ranking.

E’ uscito al taglio per due colpi Andrea Pavan.

Il montepremi è di 1.500.000 euro.

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A Carlitos Tevez il Tartufo del Golf 2014

Carlitos Tevez

Carlitos Tevez in un momento della premiazione

L’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba ed il Golf Club Cherasco hanno premiato Carlitos Tevez col “Tartufo del Golf 2014”. Dopo Matteo Manassero, Diana Luna e Andrea Agnelli, il riconoscimento (un grosso esemplare di tartufo bianco d’Alba di 250 grammi) è andato all’attaccante bianconero: a consegnarlo, allo Juventus Center, il vicepresidente dell’Ente Fiera, Marco Scuderi, il vicepresidente del circolo cheraschese Gianni Botta, e Fabio Tripaldi, assessore al Turismo della Citta’ di Alba.

L’Apache, noto appassionato di golf, gioca 13 di handicap.

(foto tratta dalla pagina Facebook del GC Cherasco)

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ANDAR PER GOLF / 4 – A Marrakech alla scoperta del Royal Palm Golf Club

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Un nome, una garanzia per chi ha il golf nelle vene: c’è la mano del creatore dei cento migliori campi da golf del mondo (fonte Golf Magazine) dietro il Royal Palm Golf Club, fiore all’occhiello del nuovo hotel Royal Palm a Marrakech. Il percorso è stato disegnato da Cabell B. Robinson, laurea a Berkeley e all’Harvard Graduate School of Design e firme in calce ai progetti del percorso di Cerromar (Portorico), Oakland Hills (Michigan) e Crag Burn (New York).

Nel panorama sportivo del Marocco, il Royal Palm (gruppo Beachcomber Hotels) si è conquistato uno spazio tutto suo viste alcune sue peculiarità come il fatto che sia l’unico completamente all’interno del resort. Scusate se è poco: stiamo parlando di un 18 buche par 72 della lunghezza totale di 6608 metri inserito in un giardino in continua evoluzione, capace di offrire volti diversi a seconda della stagione e della relativa fioritura di alberi e arbusti. Come se non bastasse, non tutti hanno diritto di mettere il tee sulle partenze del Royal: il campo infatti è riservato agli ospiti dell’hotel e ai proprietari delle ville.

Golf 2.0 e non solo – Completano la struttura due putting green, un chipping e un campo pratica con attrezzatura avveniristica pensata per le analisi tecniche dei giocatori: a disposizione una Academy (junior più corsi anche individuali per qualsiasi livello), un Digital Coaching Studio, 40 cart e laboratori per attrezzatura personalizzata. Per gli addetti ai lavori: l’erba di fairway e rough è la Tif Sport Bermuda mentre sui green viene usata la Agrostis Palustris A-4 bent.

Il campo è pensato sia per professionisti chiamati ad allenarsi che per dilettanti a caccia di un giusto mix tra sacca e classica vacanza da mille e una notte. Ispirato al Paradis di Mauritius, il Royal Palm è all’avanguardia anche dal punto di vista della sostenibilità ambientale: da quelle parti l’acqua e il relativo verde sono beni “particolarmente primari” e l’intero sistema di irrigazione è garantito da una tecnologia che rispetta l’ambiente.

L’hotel – Ma ormai il golf non è solo un 18 buche con i suoi bunker e le sue difficoltà: golf e turismo vanno a braccetto da qualche decennio almeno. Il Royal Palm, a Marrakech, ad esempio è stato modellato dentro gli spazi pressoché infiniti che arrivano ai monti dell’Atlante (visibili già dalla vetrata della hall), non disdegnando richiami alle origini berbere evidenti nei tappeti, nei colori caldi del marmo e nei tessuti di casa Perrouin.

L’hotel si trova a poco meno di dieci minuti dall’aeroporto mentre solo una manciata di chilometri separa la splendida tenuta di 300 ettari del Royal Palm dalla Città Rossa. Si tratta di una struttura con 135 suite e ville, una piscina di duemila metri riscaldata tutto l’anno, una spa con sedici cabine e sette hammam, kids club, sport center, sala conferenze e tre raffinati ristoranti con diverse caratteristiche e atmosfere (Le Caravane con cucina internazionale, il contemporaneo L’Olivier e il marocchino Al Ain).

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Alfred Dunhill, Molinari a caccia in Sudafrica Paratore al debutto sull’European Tour

Charl Schwartzel

Charl Schwartzel

Seconda gara stagionale in Sudafrica dell’European Tour 2015: al Leopard Creek di Malelane, è in programma l’Alfred Dunhill Championship (11-14 dicembre) con la partecipazione di Francesco Molinari (a caccia di una grande prestazione per cercare di rientrare dalla 598esima posizione del World Ranking), Alessandro Tadini, Andrea Pavan e di Renato Paratore. Difende il titolo il sudafricano Charl Schwartzel, ma avrà vita difficile nel confermarlo anche per le sue condizioni di forma non proprio ottimali. Il montepremi è di 1.500.000 euro.

Gli azzurri – Ritornano sul circuito Andrea Pavan, che già vi era lo scorso anno, e Alessandro Tadini, che era uscito al termine del 2013, mentre farà il suo debutto come pro nel tour Renato Paratore, che comunque aveva disputato nella nuova categoria anche la Qualifying School. Paratore, che compirà 18 anni proprio domenica prossima non nasconde la sua emozione: “Non vedo l’ora di iniziare. E’ sempre stato il mio sogno competere nell’European Tour, ma non avrei mai immaginato di riuscire a realizzarlo prima dei 18 anni. E’ tutto nuovo per me, però grazie ai consigli dei professionisti italiani più esperti so che tipo di realtà mi aspetta. Ci saranno Continua a leggere

Un successo la Pro-Am 2014 di Miglianico con Costantino Rocca che brilla ancora…

Due giornate di sole splendido, per essere a inizio dicembre. E una competizione di alto livello e con esito incerto sino alla fine. Non si poteva chiedere di più alla Pro-Am dell’Immacolata, gara di golf per professionisti e amatori che si è disputata sul green di Miglianico. Ventisette squadre, 108 golfisti provenienti da tutta l’Italia, con la ciliegina sulla torta del più grande golfista italiano di tutti i tempi, Costantino Rocca che, in barba ai suoi quasi 60 anni, ha chiuso singolarmente al decimo posto.

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Il primo singolo professionista è risultato Emanuele Lattanzi (140 colpi), quinto il pro pescarese Luca D’Andreamatteo (144).

Ma nella Pro-Am sono molto importanti le classifiche a squadre, e anche in questo caso la battaglia non è mancata. Nella classifica Netto, ha prevalso il team con il professionista Emanuele Bolognesi e Continua a leggere

Tris inglese in Sudafrica: Willett stacca Fisher e Donald

In Sudafrica il vincitore che non ti aspetti: Danny Willett, con un 66 nel giro finale, ha vinto con 270 colpi (-18) il Nedbank Golf Challenge, torneo inaugurale dell’European Tour 2015, svoltosi a Sun City, in Sudafrica. Il 27enne di Sheffield ha firmato il secondo titolo nel circuito, a due anni di distanza dal primo (BMW International Open, 2012), superando due connazionali, Ross Fisher, secondo con 274 (-14), e Luke Donald, terzo con 276 (-12). Danny Willett

Willett ha approfittato subito delle sbavature di Donald e Fisher e con tre birdie in uscita e altrettanti nel rientro ha avuto partita vinta con largo margine aggiudicandosi 1.250.000 dollari di prima moneta sui 6,5 milioni in palio. Buono comunque anche il 68 (-4) di Fisher, (-4) con sette birdie e tre bogey, che gli ha permesso di togliere la seconda piazza, compensata con 775.000 dollari, e anche un bel po’ di denaro a Donald (433.000 dollari) il quale, con tre birdie e quattro bogey, ha perso l’occasione per dare un tono ad un’annata piuttosto grigia. Continua a leggere

Tiger Woods: “Io gioco, Lindsey Vonn vince”

Una coppia del tutto particolare quella composta da Tiger Woods e Lindsey Vonn. Entrambi per anni al top del mondo. Entrambi vittime di brutti incidenti fisici e entrambi rientrati praticamente in contemporanea alle gare.

Lindsey Vonn

Tiger Woods e Lindsey Vonn in una serata di gala (Foto Afp)

I parallelismi finiscono qua perché la sciatrice è tornata e vince, il golfista è tornato ed è ultimo.

A parte questo “dettaglio” il rapporto è solido. L’ex numero 1 del golf ha twittato (“I competed and Linds won”) tutta la sua gioia per la vittoria nella discesa di Lake Louise, dopo due anni di infortuni e operazioni.

Per Lindsey è il successo numero 69. La Vonn è alta, bionda e bella. Ha 30 anni, quattro coppe del mondo ed una sfilza di medaglie olimpiche e mondiali.

Il tweet di Tiger Woods

Il tweet di Tiger Woods

Dal canto suo, Tiger era assente dal circuito professionistico da agosto per curare problemi alla schiena e ha fatto il rientro all’Hero World Challenge in corso a Orlando (Florida). Per ora Tiger è 18esimo su 18 professionisti.
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Tra Luke Donald e il green c’è… un babbuino

Entra sul fairway, passeggia in favore di telecamera davanti all’ex numero uno del mondo Luke Donald e, con due balzi, scompare. Protagonista del fuoriprogramma non un essere umano ma un babbuino, vera star in Sudafrica del secondo giorno del Nedbank Golf Challenge, torneo inaugurale dell’European Tour 2015. La gara si gioca a Sun City sul percorso del Gary Player Country Club.Un babbuino in campo

A dire il vero Luke Donald l’ha presa bene, rimanendo fermo a guardare l’inattesa passerella durata una manciata di secondi.

Donald ha poi chiuso la seconda giornata in prima posizione assoluta, con uno spettacolare giro in 63 (-9) colpi e lo score di 134 (-10) l’inglese ha sorpassato il connazionale Ross Fisher (-8).
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Tiger Woods rientra in Florida ma è ultimo

Il ritorno in campo di Tiger Woods si è chiuso con un primo giro dell’Hero World Challenge in 77 (+5) colpi e con il 18° e ultimo posto. Sul percorso di Isleworth (par 72), a Windermere in Florida, nel torneo voluto dall’ex campione mondiale che, peraltro, lo ha vinto per cinque volte in quindici edizioni, è al comando con 66 (-6) Jordan Spieth, apparso molto tonico dopo il successo della scorsa settimana nell’Australian Open che l’ha portato in undicesima posizione nel world ranking.Hero World Challenge - Tiger Woods

In una classifica molto corta il 21enne di Dallas, con un titolo nel circuito datato 2013 (John Deere Classic), precede di misura Zach Johnson, campione uscente, Steve Stricker, Rickie Fowler e Henrik Stenson.

Al sesto posto con 68 (-4) Jimmy Walker, il nordirlandese Graeme McDowell e il giapponese Hideki Matsuyama, al nono con 69 (-3) Matt Kuchar e Bubba Watson. al 14° con 72 (par) Keegan Bradley e l’inglese Justin Rose.

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