Ryder Cup 2020, a Whistling Straits porte chiuse e tifosi virtuali

Quella di Whistling Straits nello Stato Usa del Wisconsin è una Ryder Cup destinata a passare alla storia. Sarà di certo la prima in epoca di coronavirus e forse anche la prima senza spettatori e con virtual fan. Non siamo al fantagolf ma è una delle ipotesi al vaglio.

Whistling Straits

Metteresti dei sagomati al posto di questi tifosi?

A farla trapelare (anche per capire la reazioni del mondo del golf) è Seth Waugh, ceo della PGA of America.

In un intervento radiofonico all’emittente statunitense WFAN, Waugh ha dichiarato che “è difficile immaginare una Ryder Cup a porte chiuse come l’avvio del PGA a giugno ma è una possibilità che stiamo prendendo in esame. E’ complicato ora stabilire se l’edizione di quest’anno (25-27 settembre) si terrà con o senza tifosi. Certamente i supporter sono parte integrante della Ryder Cup, ma nulla è ancora deciso”.

Whistling Straits

Le Golf National 2018

Già sul fatto che la Ryder Cup si terrà ci sono diversi dubbi. Impossibile prevedere oggi come evolva la situazione sanitaria negli Stati Uniti a fine settembre, con il rischio di una seconda ondata di contagi. Nessuno vuole rischiare la salute, giocatori e addetti ai lavori in primis. Credo che il rinvio di un anno sia un’ipotesi molto concreta, una strada tutto sommato ben vista anche dai media. Considerati i tempi, meglio una Ryder Cup sfavillante tra 16 mesi o una puntuale ma senza uno straccio di tifoso sulle tribune?

Sagomati al posto dei tifosi

Già, le tribune e le migliaia di tifosi che vi prendono posto ogni giorno di gara in una Ryder. Chi l’ha vista dal vivo o in tv capirà che non ci può essere Ryder Cup senza pubblico. E’ un controsenso assoluto: una volta ogni due anni il golf entra in un anfiteatro sportivo bellissimo con cori, sostegno e tantissimo colore. Uno stadio dove si tifa Europa oppure Stati Uniti. Non è sportivamente pensabile “ridurre” Whistling Straits a una gara qualsiasi. C’è di mezzo la storia di questo sport.

Siccome per diventare ceo di PGA of America queste cose bisogna conoscerle, Seth Waugh si spinge oltre al semplice “porte chiuse”. Alla radio Waugh ha svelato che “stiamo valutando la possibilità di creare fan virtuali e cercheremo di essere il più creativi possibile”.

Whistling

Ora, fan virtuali significa non in carne ed ossa. Ma esattamente come allora? Evitiamo di pensare a cori registrati da far partire in sottofondo durante la presentazione dei giocatori sul tee di partenza. Tribune deserte e cori sparati in tv sarebbero il peggior spot in mondovisione.

Escludiamo il collegamento con piazze di tifosi in giro per il mondo, ipotesi improbabile visto il divieto di assembramento che ci verrà chiesto. Più realisticamente i fan non in carne ed ossa potrebbero essere delle sagome di cartone piazzate sugli spalti per farli apparire meno vuoti.

I fan in carne ed ossa della Ryder Cup li conosciamo tutti. Per i fan virtuali cercate in rete Belarus virtual fan. Il premier Lukashenko non ha infatti fermato il campionato di calcio bielorusso davanti al Covid-19 e al posto degli spettatori ci sono dei sagomati.

Whistling Straits

Il pubblico a Le Golf National 2018 (Foto Afp)

Ha sento tutto questo? No. Ha senso far slittare tutto di un anno? Sì. 

Diceva però il saggio: a far male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Dietro l’intenzione di non spostare di un anno Whistling Straits ci sarebbe la volontà americana di tutelare la Presidents Cup in calendario giusto un anno dopo la Ryder Cup a Charlotte.

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Informazioni su Sauro Legramandi

L'idea di "Golfando" è di Sauro Legramandi, giornalista di Tgcom24.it. testata multimediale del gruppo Mediaset. Da maggio 2014 posta news e foto su questo blog. Contatti: E.mail: golftgcom@gmail.com Facebook: https://www.facebook.com/groups/golfando/ Twitter: @golftgcom Redazione NewsMediaset-Tgcom24.it - Viale Europa 44 Cologno Monzese (MI)