Stati Uniti e coronavirus, aperto il 48% dei campi da golf

Il 48% dei campi da golf degli Stati Uniti continua ad essere aperti durante l’emergenza coronavirus. Questo il dato rivelato dalla National Golf Foundation, azienda del settore con sede in Florida che fornisce ricerche e consulenze in ambito golfistico.

In verde i circoli aperti (Foto National Golf Foundation)

In verde i circoli aperti (Foto National Golf Foundation).


L’analisi su Stati Uniti e coronavirus è stata condotta con contatti telefonici tra il 7 e il 10 aprile 2020. Il risultato è stato reso noto 12 aprile.

Si tratta di numeri in crescita del 4 rispetto a una settimana fa. In America continua a tenere banco la vicenda dei percorsi di gioco che, in Arizona come in Florida, sono considerati tra i servizi “essenziali” anche durante la pandemia. 

La maggior parte delle strutture negli Stati del Sud è regolarmente aperte. Si toccano picchi dell’80% in zone ricche di campi e di giocatori come Georgia, South Carolina e North Carolina. Il governatore del Texas, Stato con il quinto maggior numero di campi nel Paese, la scorsa settimana ha dichiarato che il golf era un’attività non essenziale ma poi ha fatto dietrofront. Il gioco da quelle parti è consentito ma con il distanziamento sociale.

Un buon numero di  percorsi nella parte settentrionale dello Stato di New York, lontano dall’epicentro del virus a New York City, hanno appena iniziato le rispettive stagioni dopo essere stati chiusi per l’inverno.

Un modello golfistico da copiare quello di Stati Uniti e coronavirus? 

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4 risposte a “Stati Uniti e coronavirus, aperto il 48% dei campi da golf

  1. Se sono confermate (e ad oggi lo sono) tutte le raccomandazioni principali (quindi adeguato distanziamento sociale, abbondante lavaggio delle mani se si toccano oggetti comuni, etc…) che circolano ormai da settimane nelle interviste rilasciate da epidemiologi, infettivologi, virologi e via dicendo io continuo a sostenere il golf (ma anche qualsiasi altra attività sportiva svolta singolarmente) come pratica da sdoganare quanto prima.

    Non scordiamoci che tutti i virus hanno molta più facilità di proliferazione in individui dalle difese immunitarie abbassate, quindi nel momento in cui obblighiamo l’intera popolazione a trincerarsi in casa senza grandi possibilità di movimento stiamo, inconsciamente, spianando la strada al covid19.

    Capisco, altresì, che molto probabilmente una larga fetta dei cittadini non adotterebbe il buon senso anche a fronte di un’autorizzazione a praticare sport…quindi al momento ci tocca assistere, con un certo sgomento, alla risibile caccia all’untore dei runner, mentre le tabaccherie rimangono aperte per i fumatori (quando è provato al 100% l’aumento esponenziale di mortalità covid19 in pazienti che fumano).

  2. e così abbiamo dato la mazzata definitiva e reso vane tutte le iniziative fatte per diffondere questo meraviglioso sport (che era ) Per me sono tutti accorgimenti inutili….si pensi al solo fatto che il marcatore leggendo i colpi al giocatore inavvertitamente faccia fuoriuscire dalla sua bocca le famose “goccioline” che inglobano il virus, che vanno a depositarsi sullo score. In segreteria, poi, che fanno? igienizzano tutti gli score.. uno per uno? Dai ragazzi! Per me è tutta una buffonata, un’esagerazione! Stiamo diventando tutti paranoici e ridicoli con tutte ste assurdità delle misure precauzionali! Oramai lo stanno dicendo in tanti nella classe medica che è come o piu`o meno la classica influenza!

    • “Una classica influenza”? Ma non si vergogna a dirlo?? Non per il golf ma per i morti nelle bare portate via da Bergamo dai camion dell’esercito, per i medici deceduti perché infettati in servizio, per i figli che avevano i genitori (sani) nelle case di riposo… non si vergogna davvero per gli oltre ventimila morti?

  3. Purtroppo non vedo soluzioni vere al problema; quello che penso però è: se praticare il golf (sport individuale) diventerà difficile, qualsiasi altro sport (di squadra) sarà impossibile. Quindi dovrebbero essere assolutamente vietati, e non civengano a dire che si disputerebbero a porte chiuse. In quanto tutti i componenti delle squadre sarebbero comunque a rischio.

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