Chiamatelo King. Chiamatelo Re, Chicco o Laser Frankie. Anzi: chiamatelo come volete ma da oggi Francesco Molinari è il primo italiano a vincere sul PGA Tour, il circuito pro più importante al mondo. Italians do it better: siccome vincere non bastava, Molinari entra nella storia del golf italiano stravincendo il Quicken Loans National. Per lui in totale 259 colpi (67 65 65 62, -21).
L’italiano per la prima volta in carriera sul PGA aveva iniziato in testa la quarta giornata e per la prima volta ha chiuso da uomo solo al comando. Nel Maryland, sul percorso del TPC Potomac a Avenel Farm (par 70), l’italiano ha chiuso a -21. Il secondo classificato, Ryan Armour, si è fermato a -13 mentre il terzo, il coreano Sung Kang, ha chiuso a -12.
Una vittoria alla Francesco Molinari
Il 35enne torinese ha vinto, finalmente, in America. Lo ha fatto a modo suo. Lo ha fatto alla Italians do it better, premendo subito con il piede sull’acceleratore ma giocando il suo golf. Un golf pulito, preciso e perfetto. Nessuna sbavatura, praticamente tutti green in regulation e un giro di meritato riposo al suo pitch. Freddo e concentrato, Molinari ha preso il largo sulle seconde nove ma la buca più importante forse è stata proprio la nove quando, finito in bunker col tee shot (primo errore di giornata), è uscito alla grande mantenendo il par. Superata la difficoltà, l’italiano ha messo la freccia e salutato tutti: Francesco Molinari ha marcato uno strepitoso eagle alla 10 e così ha chiarito una volta per sempre che questa era la volta buona per vincere in America.
In trance agonistica Chicco ha messo a segno quindi altri quattro birdie di fila, cancellando ogni velleità di rimonta. E tra chi pensava di rimontare c’era un certo Tiger Woods, mai reattivo come oggi. Eppure anche Big Cat si è dovuto inchinare al nostro Chicco che ha infranto record su record. Il suo giro finale è stato in 62 colpi (-8), record del percorso eguagliato.
Una stagione da record
Molinari era alla centoventesima gara sul circuito dove ha ottenuto 16 top ten. Quest’anno aveva già centrato l’appuntamento con la storia vincendo il BMW PGA Championship sullo European Tour a Wentworth. La settimana successiva era arrivato secondo all’Open d’Italia di GardaGolf.
Con questa affermazione dovrebbe arrivare intorno al numero 40 della FedEx Cup mentre nel World Ranking sale di una posto: oggi è il numero 16 al mondo. A questo punto, è impensabile che non giochi la Ryder Cup di Parigi.
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PS – Ricordate dove eravate, ricordate chi avevate vicino, ricordate tutto di questa sera fantastica per il golf italiano. Un giorno lo potrete raccontare…
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