Ryder Cup, quando meno te l’aspetti il sogno diventa realtà. Dal governo è arrivata la fidejussione a garanzia chiesta dal board inglese della competizione. Il via libera ai 97 milioni di euro è arrivato nella tarda serata di martedì. Una bella notizia giunta a margine della spiegazione del Def da parte di Gentiloni.
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Ryder Cup, Valente (M5s) dice no: “Lotti approssimativo, Chimenti non ci soddisfa”
Il Movimento 5 stelle boccia le parole di Lotti e Chimenti sulla Ryder Cup. Lo fa tramite il deputato Valente che tira le somme dopo il question time col ministro e l’incontro con il presidente di Federgolf. “Le risposte sono insufficienti e dimostrano approssimazione” dice il pentastellato.
Luca Lotti: “La Ryder Cup si farà” – E a Golfando: “Non voglio mollare per niente”
Potenza dei social: un commento su Facebook riaccende la speranza Ryder Cup a Roma nel 2022. Il commento arriva da uno dei protagonisti della corsa alla fidejussione chiesta dal board inglese. Nella fattispecie si tratta di Luca Lotti, ministro dello Sport che, venerdì, ha scritto: “La Ryder si farà”. Lo ha fatto rispondendo a un post di Nicola Risaliti, amico di vecchia data del ministro.
Golf, blitz ambientalista su uno dei campi di Donald Trump
Ambientalisti in azione contro Donald Trump e uno dei suoi campi da golf. Un paio di notti fa sconosciuti sono penetrati al Trump National Golf Club in California e hanno inciso sul terreno una frase a doppio senso: “No more Tigers no more Woods” dove il riferimento al campione è puramente voluto. Dell’incursione esiste anche un video su Youtube.
Donald Trump gioca a golf più di Barack Obama: è il golfer-in-chief
di Sauro Legramandi
@Sauro71
Donald Trump, chi di golf ferisce, di golf perisce. Trump, che per mesi ha accusato Obama di pensare più al green che alla Casa Bianca, ora è finito nel tritacarne social-mediatico. La sua colpa? Aver giocato troppo a golf nel primo mese da presidente. Per il suo predecessore c’era addirittura un sito Internet ad hoc che ne annotava le giornate passate sacca in spalla (306 i giri effettuati in otto anni da Commander-in-chief). Per il tycoon per ora c’è una piccola pagina Facebook dedicata allo stesso conteggio. Della serie: il golf è uguale per tutti i presidenti Usa, nessuno escluso.
Golf, la Ryder Cup si fida del governo: niente ultimatum per la fidejussione
Si vede una tenue luce in fondo al tunnel per la Ryder Cup in Italia. Il board degli organizzatori si fida ancora del nostro Paese e non ha fissato alcun ultimatum per la fidejussione (che però prima o poi dovrà arrivare). A sbloccare l’empasse e allontanare – per ora – la figuraccia mondiale è stata una lettera del ministro Lotti datata 11 febbraio dove si rassicura la società che gestisce la Ryder Cup.
Ryder Cup 2022, corsa contro il tempo per evitare il “Ciao Italia”
E’ a rischio la Ryder Cup 2022 in Italia: ormai è inutile nasconderlo. Se non verrà formalizzata la fidejussione da 97 mln di euro, la terza manifestazione al mondo per seguito televisivo saluterà l’Italia. Germania, Austria e Spagna le alternative. E’ una corsa contro il tempo.
Ryder Cup, Grasso stoppa i fondi a garanzia dal salvabanche – KPMG: vale 500 mln di euro
Non arriva in Senato l’emendamento per i 97 milioni di euro a garanzia per la Ryder Cup. Lo ha deciso il presidente Grasso ritenendolo estraneo alla materia del documento, il decreto salva-banche. Opinione politica, legittima e rispettabile. Meno rispettabile fare di tutta un’erba un fascio, ossia dire che quei soldi verrebbero in qualche modo sottratti a italiani che ne hanno più bisogno.
Golf in Cina: al bando cento campi “abusivi” – Ma si può fermare lo sport?
Pechino ha lanciato la sua campagna d’inverno contro il golf in Cina: le autorità cinesi hanno chiuso dall’oggi al domani 111 campi sui 683 esistenti nel Paese. Le violazioni contestate vanno dall’abuso edilizio “classico” alla costruzione di campi in riserve naturali, passando per l’eccessivo sfruttamento delle falde per l’irrigazione. Su altri 65 percorsi il giudizio è sospeso: 18 dovrebbero tornare ad essere campagna, 47 hanno un futuro incerto.
“Non ha difeso Israele all’Onu: non vogliamo Barack Obama come socio del nostro golf club”
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Il golf non è uguale per tutti: ne sa qualcosa Barack Obama. Il presidente, una volta lasciata la Casa Bianca, non potrà iscriversi al Woodmont Country Club di Rockville, nel Maryland. L’uomo più potente al mondo è considerato “persona non gradita” in uno dei circoli più esclusivi degli Stati Uniti e con soci in maggioranza di origine ebraica. Per esser più precisi “Obama is not welcome” come scritto in una serie di email indirizzate al presidente, Barry Forman, e al manager, Brian Pizzimenti. Carteggi telematici riservati che sono diventati di dominio pubblico grazie al “Washington Post”.