Open Championship: Spieth inarrestabile ma Tiger Woods e Molinari ci sono

(Domenica 22 luglio) – Moving day da ricordare quello a Carnoustie: gran gioco, classifica rivoluzionata e tanta, tantissima attesa per l’atto finale dell’Open Championship 2018. Basti pensare che in testa ci sono ben tre americani e che uno di loro, un certo Jordan Spieth, aveva chiuso il secondo giorno in 50esima posizione. Ottimi Molinari e Woods.

CARNOUSTIE Jordan Spieth dal tee della 17 nel terzo giro dell'Open Championship (Foto Afp).

CARNOUSTIE Jordan Spieth dal tee della 17 nel terzo giro dell’Open Championship (Foto Afp).

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Open Championship 2018, Francesco Molinari e gli altri a caccia di Jordan Spieth

In un campo da leggenda come quello scozzese del Carnoustie Golf Links scatta l’ Open Championship 2018. Il major europeo è il più vecchio dei quattro annuali avendo attraversato tre secoli (l’edizione è la 147). Degno della cornice il field con i primi cinquanta giocatori del world ranking, compreso Francesco Molinari (15esimo). Su tutti l’incognita vento: la sua forza potrebbe decidere le sorti di molti concorrenti. Partecipano al torneo 156 atleti di 28 nazioni. Il montepremi è di 10.250.000 dollari.

CARNOUSTIE Il defending champion Jordan Spieth a spasso con il trofeo. Difficile un suo bis all' Open Championship 2018.

CARNOUSTIE Il defending champion Jordan Spieth a spasso con il trofeo. Difficile un bis all’ Open Championship 2018 (foto Afp).

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Gary Player: il doping nel golf ci sarà sempre

Quella che si apre a Carnoustie è la 147esima edizione dell’Open Championship ma soprattutto la prima con la tolleranza zero al doping nel golf. Da giovedì i giocatori verranno sottoposti anche alle analisi del sangue per scoprire l’eventuale presenza di sostanze illecite. E su questa scelta piomba la scure di Gary Player: “Il golf non sarà mai completamente privo di droghe” ha detto.

BEDFORD HILLS - Una foto di repertorio di Gary Player durante il suo "Invitational" nel 2016 a New York (foto Afp): ora torna a parlare di Doping nel golf

BEDFORD HILLS Una foto di repertorio di Gary Player durante il suo “Invitational” nel 2016 a New York (foto Afp).

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Golf: Open Championship 2017 – Southport (Inghilterra)

JORDAN SPIETH VINCE L’OPEN CHAMPIONSHIP 2017 IN VERSIONE SUPEREROE: SCIUPA, DROPPA E SEGNA BIRDIE-EAGLE-BIRDIE-BIRDIE

(Domenica 23 luglio 2017) – Un Jordan Spieth da manuale del golf ha vinto il suo terzo major prima di compiere 24 anni. Solo un certo Jack Nicklaus è arrivato così in alto prima d’ora. All’Open Championship 2017 di Southport il giovanotto di Dallas ha prima dilapidato il vantaggio accumulato in tre giorni, quindi è sembrato finito quando ha dovuto droppare alla buca 13. Invece dal punto più basso è iniziata la rinascita. Da lì in poi ha giocato da supereroe, segnando birdie-eagle-birdie-birdie dalla 14 alla 17. Spieth diventa il n.2 del ranking. Hanno assistito al torneo 235.000 spettatori, record per l’Inghilterra.

Open Championship 2017

SOUTHPORT Jordan Spieth in posa con la Claret Jug, il trofeo per il vincitore del British Open Golf Championship (Foto Afp)

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Open Championship con i venti migliori al mondo più l’amateur italiano Cianchetti

I venti migliori giocatori al mondo (tra cui Chicco Molinari) ci saranno. Il 146esimo Open Championship può quindi iniziare. Via alla caccia al titolo detenuto da Henrik Stenson e al montepremi da 10.250.000 dollari (è la prima volta) ossia circa 8.930.000 euro. Si gioca sul percorso del Royal Birkdale, a Southport. Al via anche un dilettante italiano: è Luca Cianchetti, vincitore del Campionato Europeo individuale lo scorso anno. Cianchetti passerà di categoria dopo l’evento.

OPEN CHAMPIONSHIP

Henrik Stenson, con tanto di Claret Jug al fianco, risponde ai giornalisti dopo la vittoria nel 2016 al British Open Golf Championship, giocato al Royal Troon

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Australia, punta 50 dollari sulle vittorie di Stenson-Baddeley e ne incassa 86700

Quando si dice avere una botta di… fortuna. Dall’altra parte del mondo, in Australia, c’è qualcuno a cui domenica il golf ha cambiato in meglio la vita. Si tratta di uno scommettitore che ha azzeccato una giocata multipla praticamente impossibile alla vigilia. A fronte di una puntata di 50 dollari, sì è portato a casa 86.700 dollari.  Detto all’europea: scommettendo 45 euro ne ha vinti quasi 79mila.scommessa
Gli eventi che hanno fatto saltare il banco sono legati alle due gare pro in programma lo scorso weekend, l’Open Championship in Scozia e il Barbasol Championship (Pga Tour).

L’anonimo giocatore ha scommesso sulla vittoria di Henrik Stenson in Europa e su quella di Aaron Baddeley in Alabama. Due eventi più unici che rari: lo svedese seppur tra i primi dieci del mondo non era tra i favoriti in Inghilterra ed era quotato 34 a 1. Continua a leggere

Henrik Stenson vince l’Open Championship ed entra nella storia

Una pagina di storia del golf è quella scritta al Royal Troon in Scozia dove Henrik Stenson ha strappato con le unghie il 145° Open Championship dalle mani di Phil Mickelson, a secco di vittorie da tre anni (l’ultimo successo proprio in un Open Championship). Primo svedese a vincere un major, Stenson ha fatto le cose per bene, forte di un bel -20 (264 totali, 68 65 68 63), cancellando Tiger Woods dalla voce “punteggio più basso” (a St Andrews nel 2000 finì a -19). A lui un assegno di 1.363.834 euro su un montepremi di 8,5 milioni di euro.

TROON – Henrik Stenson lancia un’occhiata eloquente alla Claret Jug in conferenza stampa (foto Afp)

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Oggi il giorno del 145° Open Championship con Molinari, Manassero e l’amateur Mazzoli

Francesco Molinari, Matteo Manassero e il dilettante Stefano Mazzoli sono nel field del 145° Open Championship, il più longevo nella storia del golf che ha attraversato tre secoli, in programma sul percorso del Royal Troon, a Troon in Scozia. In campo i primi dieci giocatori della classifica mondiale con il numero 2 Dustin Johnson – vincitore dell’US Open – che è il favorito della vigilia rispetto all’australiano Jason Day, numero uno. Il montepremi è di 8.500.000 euro con prima moneta di 1.363.834.

Belgium's Nicolas Colsaerts plays from a green-side bunker on the 8th hole during practice on July 12, 2016, ahead of the 2016 British Open Golf Championship at Royal Troon in Scotland. The 2016 British Open begins on July 14, 2016. / AFP PHOTO / GLYN KIRK / RESTRICTED TO EDITORIAL USE

TROON – Nicolas Colsaerts gioca dal bunker della 8 nel giro di prova (Foto Afp)

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#TheOpen, a sorpresa vince Zac Johnson Niente slam per Spieth, Molinari 40esimo

Zack Johnson bacia il Claret Jug

Zack Johnson bacia il Claret Jug

A St. Andrews ha vinto Johnson. L’altro però: il 144esimo Open Championship non è andato a Dustin, uno dei favoriti della vigilia, bensì al connazione Zac. Il 39enne di Cedar Rapids (suo il Masters nel 2007 e dieci titoli PGA alle spalle) ha vinto con 273 colpi (-15) e con un playoff, avendo chiuso in parità con il sudafricano Louis Oosthuizen e con l’australiano Marc Leishman. Lo spareggio lo ha visto chiudere a -1, con Oosthuizen in par e Leishman a +2. Il dilettante Dunne, primo dopo il terzo giro, si è fatto prendere dalla tensione è ha chiuso 30esimo. Francesco Molinari 40esimo (-5).

OCCASIONE PERSA PER SPIETH – Jordan ha fallito la corsa al terzo major in un anno per un solo colpo (-14) e non diventerà oggi il numero uno del World Ranking ma è solo una questione di tempo. Spieth era con i primi a due buche dal termine, poi un bogey alla 17ª lo ha messo fuori gioco. Il suo rivale della vigilia, Dustin Johnson, ha completamente mollato e ha chiuso 30esimo. Continua a leggere

#TheOpen, in testa il dilettante Paul Dunne Ma alle sue spalle l’ombra di Jordan Spieth

Si chiama Paul Dunne la favola del terzo giorno del 144esimo Open Championship. E chi è mai costui? Fino a ieri un dilettante praticamente sconosciuto, oggi il dilettante più famoso del mondo perché è in testa a uno delle quatto gare più importanti del golf.

Ireland's amateur golfer Paul Dunne looks from the 16th tee during his third round 66, on day four of the 2015 British Open Golf Championship on The Old Course at St Andrews in Scotland, on July 19, 2015. Irish amateur Paul Dunne stole the headlines on Sunday as he shot a six under 66 to move into the joint lead at the Open Championship. AFP PHOTO / BEN STANSALL

Paul Dunne nel terzo giro dell’Open Championship (Foto Afp)

L’amateur irlandese ha chiuso in vetta con 204 colpi (-12) alla pari di campioni affermati come il sudafricano Louis Oosthuizen e l’australiano Jason Day. Una storia incredibile per chi non conosce i meccanismi del golf. Una storia che non ha precedenti: essendo dilettante, in caso di vittoria Dunne metterebbe in bacheca il trofeo senza incassare un solo euro del montepremi milionario. Il suo status di dilettante gli vieta di incassare più di una cifra simbolica in un anno.

E dire che senza di lui l’Open era destinato a passare alla storia per un questione meteorologica: il quarto giro sull’Old Course (par 72) di St. Andrews, si conclude insolitamente oggi, a causa dei ritardi provocati dal maltempo. E’ la seconda volta nella storia che il torneo deborda di un giorno: era già accaduto nel 1988, quando si giocò al Royal Lytham dove vinse il compianto spagnolo Severiano Ballesteros.
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