Lee Westwood e quel (triste) record che nessuno vorrebbe battere

Se non amaro il record che Lee Westwood si appresta a superare è quantomeno triste. Giovedì sul percorso di Royal St.George’s il professionista giocherà l’Open Championship 2021, ossia il suo 88esimo Major. E, come nei precedenti 87, andrà a caccia della sua prima vittoria in uno Slam. Come lui, a bocca asciutta in uno Slam, nessuno mai.

In 25 anni di strepitosa carriera il 48enne ha vinto tutto e dappertutto ma non una gara del Grande Slam di golf. In bacheca la bellezza di 44 titoli tra European Tour e tornei in Asia, due successi sul PGA Tour, 22 settimane da numero uno del ranking mondiale e 23 punti totali conquistati in dieci edizioni di Ryder Cup giocate (sette vinte). Eppure gli manca quell’acuto tra Open Championship, Augusta Masters, US Open e PGA Championship. Quella ciliegina su una carriera perfetta sembra sempre più lontana.

Da giovedì sarà l’involontario leader della triste classifica dei Major giocati senza mai averne alzato il trofeo. All’Open Championship 2021 Lee scalzerà dalla vetta Jay Haas (87 Slam a bocca asciutta tra gli Anni Settanta e il 2008) . E dire che l’inglese spesso ha quasi toccato con mano quel trofeo. Ben 18 volte su 87 ha chiuso nella top ten. Di queste tre sono secondi posti, sei terzi posti.

Gli appassionati se lo ricorderanno ad Augusta perdere da Mickelson nell’ultimo giro nel 2010 o sei anni dopo assistere al crollo di Jordan Spieth prima di cedere lui stesso a Danny Willett. Allo Us Open 2008 era in testa nell’ultimo giro ma droppò tre volte in quattro buche, cedendo il passo a Tiger Woods e Rocco Mediate. All’Open Championship 2013 fu battuto sul più bello ancora da Mickelson.

Lee Westwood e quell’impresa mancata

Vincere un Major, si sa, è un’impresa. Gli astri del golf devono disporsi nel modo giusto in pochissimi giorni: a un grande gioco in campo devono corrispondere una gran dose di fortuna e nervi molto saldi.

Westwood è tornato alla ribalta negli ultimi mesi, vincendo e convincendo in più di un circuito. Con la moglie come caddie fisso e il figlio Sam come caddie di tanto in tanto sta vivendo una seconda giovinezza golfistica. Ma resta il dubbio su come sarà un giorno il ricordo del giocatore Lee Westwood.

E’ così fondamentale uno slam per entrare nella Storia del golf?

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I COMMENTI DEI LETTORI

Paolo Fattori 

“Un grande lavoratore. Esempio per i giovani. Re assoluto dei ferri (ve lo dice un fabbro)”.

Anna De Filippi
“Lo ricordo nei tornei di Crans. Mitico giocatore, tanti auguri!”.


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3 risposte a “Lee Westwood e quel (triste) record che nessuno vorrebbe battere

  1. Si fornisce troppa importanza ai ricordi altrui…probabilmente non gli interessa la grandezza, o probabilmente gli interessa solo ottenere un reddito da ciò che ama…non necessariamente si ha l’interesse di scrivere la storia.

  2. Difficile rispondere cosa sia meglio.
    Se però mettessi a confronto, ipotizzando fossero di pari età (cosa che non è) le carriere di Molinari e Westwood, quale delle due carriere preferirei?
    Per Chicco un major ed una Ryder vissuta da protagonista, per Lee 44 titoli. Chi dei due verrebbe ricordato maggiormnente e considerato più bravo?
    Io risponderei senza dubbio Lee Westwood.

  3. Lee è e deve essere un esempio per tutti noi golfisti. La sua caparbietà, la sua dedizione e soprattutto il suo comportamento nel golf rende questo sport magico. Non importa se non ha vinto dei major. Rimane sempre uno dei golfisti migliori in Europa e nel mondo.

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