Da un Francesco Molinari ad un Francesco Laporta. Il primo, soprannominato Chicco, nel 2018 ha vinto praticamente tutto e la Race to Dubai, l’ordine di merito dello European Tour. Il secondo, soprannominato Lapo, nel 2019 ha vinto tanto e la Road to Mallorca, l’ordine di merito del Challenge Tour.
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Domanda di golf: 80 euro a Is Molas, il prezzo è giusto?
Una lettera tira l’altra e dall’Inghilterra arriva una domanda di golf. L’oggetto è il green fee chiesto per fare 18 buche in settimana a novembre in Sardegna. Il lettore, italiano ma residente all’estero da anni, scrive la sua meraviglia e prende spunto per raccontare come vede da fuori il golf di casa nostra dice meravigliato di questo e di altre cose scoperte nel suo viaggio nel Bel Paese. Che ne pensi?
Domanda di golf e offerta di golf
di Antonio Specchia
“Non sono un tesserato alla Federgolf, sono un cittadino italiano residente all’estero ed in Italia ho giocato poche volte. Continua a leggere
La lettera: io, metalmeccanico, gioco a golf al Ctl3 ma ora chiude…
Pubblico un’altra testimonianza che racconta il golf in Italia: il caso arriva dal Ctl3, piccolo campo pratica vicino a Monza, chiuso di recente per questioni legate alla gestione. (s.l.)
“Buongiorno,
mi chiamo Roberto Uselli, ho 54 anni, ho la licenza media inferiore, sono un operaio metalmeccanico e gioco a golf dal 2004. Continua a leggere
Golfimpresa, Stati Generali a Gardagolf il 2-3 dicembre
I circoli protagonisti dello sviluppo del golf. E’ la convinzione che da 16 anni anima il consorzio di Golfimpresa. Di questo credo e della sua declinazione a tre anni dalla Ryder Cup in Italia se ne parlerà a Gardagolf lunedì 2 e martedì 3 dicembre. Due i focus: come aumentare il numero dei praticanti e come attirare turisti dall’estero.
La lettera: in quale direzione portiamo il golf italiano?
E-mail dopo e-mail si fa sempre più interessante il dibattito sul golf italiano tra presente e futuro. Ecco il parere di un altro appassionato lettore.
Dove sta andando il golf italiano?
di Paul Fischnaller
“Ho notato negli ultimi mesi, anzi addirittura negli ultimi due anni, che tutte le riviste del golf e Federgolf parlano solo di professionisti. Italian Open, gare di vari circuiti PGA e Ryder Cup. Tutti hanno dimenticato che senza nuovi appassionati, neofiti e giocatori comuni non andiamo da nessuna parte.
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Golf a Torino tra piccolissimi, professionisti e Ryder Cup
Domenica 27 c’è “Golf in piazza a Torino”, anche per Villa Carolina e Gavi
A volte la vita è strana. Prendete il Piemonte e il golf. Martedì scorso (ma l’allarme non è ancora superato), acqua e fango hanno trasformato in corsi d’acqua due percorsi ad Alessandria, Villa Carolina e Colline del Gavi. A pochi giorni di distanza arriva Golf in piazza a Torino con il trofeo ufficiale della Ryder Cup.
Chimenti, l’Open, i golfisti da tastiera e il dubbio: tu cosa fai per il golf?
di Sauro Legramandi @Sauro71
Non conosco Chimenti, non vivo di golf e non ho aspirazioni in tal senso. Premesso questo, devo dire che tutto ha un limite e tale soglia è stata abbondantemente superata per l’Open d’Italia. Sin da giovedì pomeriggio la pentola a pressione dei social network borbottava contro l’Open e chi lo organizza. Il brusio contro l’uomo forte del golf italiano è diventato sentenza di Cassazione domenica, a trofeo alzato da Wiesberger e a parcheggi P3 e P4 svuotati.
Open d’Italia di golf: promossi e bocciati
Resoconto ironico ma non troppo direttamente dall’Olgiata al termine dell’Open d’Italia di golf.
Promossi all’Open d’Italia di golf
Bernd Wiesberger
Re di Roma e ormai ex outsider. Il 34enne di Vienna ha tutti i titoli per sedere al tavolo del golf che conta. Tre gare sull’European Tour vinte in sei mesi (di cui due Rolex Series) e il primo posto nella Race to Dubai rappresentano una consacrazione. Continua a leggere
Open d’Italia di golf 2019: Bernd Wiesberger re di Roma, prima top ten per Laporta
di Sauro Legramandi @sauro71
ROMA – Quello del 2019 doveva essere l’Open d’Italia di golf dei campionissimi. E’ stato invece quello degli outsider. Ha vinto l’austriaco Bernd Wiesberger, bravo a premere sull’acceleratore proprio quando Matthew Fitzpatrick ha dato uno dei pochi segni di cedimento in questo inizio d’ottobre all’Olgiata.