Franco Chimenti: ci hanno impedito di giocare, il golf riparta l’11 maggio

E’ affidata a un lancio d’agenzia di stampa Ansa la prima presa di posizione di Franco Chimenti all’indomani della presentazione del Dpcm sulla Fase 2 da parte di Giuseppe Conte.

Franco Chimenti in un'immagine di repertorio con Gian Paolo Montali

Franco Chimenti in un’immagine di repertorio con Gian Paolo Montali

“In Italia finora è stato impedito di giocare, una cosa non in linea con nessun altro Paese al mondo. Il golf deve andare avanti. I circoli devono necessariamente riaprire al massimo l’11 maggio, non si capisce perché debbano restare chiusi”. A parlare è il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, all’indomani delle nuove indicazioni del governo.

“Attraverso l’istituzione di una commissione qualificata, di cui fa parte anche l’infettivologo Le Foche, stiamo preparando un documento che presto invieremo al Ministro dello Sport, Spadafora, che stimiamo moltissimo e in cui crediamo – spiega Chimenti all’agenzia Ansa -. Vogliamo far valere le ragioni del golf, sport tra i più sicuri e a basso contagio essendo all’aperto, praticato singolarmente, su percorsi mediamente superiori ai 70 ettari. Il golf deve essere accomunato al tennis e agli sport equestri”.

“Golf e tennis in pole position per la ripartenza”, parola di rettore

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16 risposte a “Franco Chimenti: ci hanno impedito di giocare, il golf riparta l’11 maggio

  1. Apprezzo la presa di posizione del Presidente ma dobbiamo incidere di più .
    Bene il protocollo che in questi giorni abbiamo letto.
    Dobbiamo far passare l’idea che i golfisti sono una categoria di persone corrette e che sicuramente saranno all’altezza di seguire le regole anti codiv in maniera precisa

  2. Per me tutti i tesserati dovrebbero promuovere una class action contro la F.I.G. per farsi restituire i soldi della tessera non goduta durante il lockdown e devolvere la somma ai circoli. Oppure la F.I.G. potrebbe e dovrebbe dare dei soldi ai circoli ed i suoi dipendenti per integrare i mancati introiti…..a cosa serve una federazione che non si fa valere? Le lettere di Chimemti le abbiamo lette, visto che si è sempre rivelato prontissimo a lodarsi ( Open d’Italia da 7 mln di euro l’anno per dieci anni, Ryder Cup a Roma ecc. ecc. ) adesso dovrebbe prendersi le sue responsabilità e presentare delle dimissioni…..il montepremi dell’Open d’Italia lo pagano i golfisti amateur attraverso la quota associativa e non sono stati tutelati per nulla durante questi mesi…..

    • Gianluca io credo che la federazione cosi come il club e vadano supportatati indipendentemente dal fatto che si giuochi o no , se ci tiriamo indietro i club falliranno e la federazione ne uscirebbe indebolita dobbiamo essere uniti. non e’ certo la federazione che sbaglia in questo caso

  3. L’inconcludenza totale di questo governo, aiutato da una pletora di commissioni e di esperti che fino ad oggi hanno prodotto quasi unicamente ulteriore confusione, è stata confermata in maniera plastica pure col DCPM di ieri…oggi, tra l’altro, pure adattato alla bisogna dopo le veementi proteste di CEI, LGBT, Qui, Quo, Qua.

    Detto ciò, forse Chimenti si doveva svegliare un po’ prima e tartassare il buon (per modo di dire…capisco che gli liscino il pelo x convenienza, ma stimare “moltissimo”…sul serio?) Spadafora come hanno fatto proprio i vescovi.

    Chissà come mai da noi, stato laico, quando parla la Chiesa si drizzano subito le orecchie. Sarà perché il Vaticano porta ancora voti (quelli depositati nell’urna, ovvio)? Siamo messi male, molto male…questa nazione mi sembra diretta rapidamente verso il precipizio.

  4. Possiamo correre in un parco, allora dovremmo,quanto meno, passeggiare sul nostro campo. Presidente faccia riaprire i circoli a questo scopo quantomeno

    • Questo articolo di gabriele romagnoli (iniziali volutamente minuscole) è una vergogna, l’ennesima firmata dai penosi pennivendoli che ingiustamente prosperano in Italia. La cosa più grave è che il sig. romagnoli è stato pure direttore di Rai Sport in passato, quindi non ci si stupisce di certo se il golf continua a ricevere un trattamento a dir poco inadeguato presso la TV di stato, tanto per dire.

      D’altronde non abbiamo mai nemmeno avvicinato (ad esempio) lo status da sempre riservato al tennis, il quale è stato pompato su certi canali anche durante i lunghissimi periodi di siccità nei veri tornei che contano, periodi ai quali ci hanno tristemente abituato gli atleti italiani.

      Oltre a pressare lo “stimatissimo” Spadafora, la FIG di Chimenti dovrebbe forse prendere carta e penna (o alzare la cornetta) per chiedere un bel diritto di replica a Repubblica. E’ anche, se non soprattutto, a livello mediatico che la FIG deve lavorare per portare a casa un risultato davvero incisivo (e parlo soprattutto di nuovi tesserati) se e quando arriverà il momento della Ryder Cup. Lavorare, lavorare, lavorare all’immagine del golf in un’ottica moderna, inclusiva. Lavorare, Chimenti!

      P.S. Io, nel mio piccolo, due righe alla redazione di Repubblica credo proprio che le invierò senz’altro.

  5. Il pacchetto di protocolli doveva già essere pronto e inoltrato prima allo “stimatissimo” ministro, così facendo magari ci avrebbero equiparati al tennis e concesso l’apertura!

  6. Credo che la confusione e la ipocresia abbia raggiunto livello di guardia di questo governo, che poi i dirigenti sportivi non sono
    tenuti in considerazione e un fatto risaputo in tutti gli ambienti
    decisionali dello sport, perche i vertici non godono della necessario autonomia per cui li lega un vincolo di sopravvivenza e lo dimostra la protesta dei vescovi e subito il governo e servile,pensando ai voti, ma il massimo dirigente
    della chiesa prende una posizione che sconfessa i vescovi.
    Non passa la linea dell’assembramento riconfermato in questi giorni che nel pomeriggio davanti alla camera un partito crei una protesta calpestando il divieto, per cui ai politici tutto e dovuto compreso il disastro compiuto nel paese, però noi dobbiamo rispettare le regole per cui un golfista che può giocare anche singolarmente e che comunque durante il gioco indipendentemente dal covid e sempre a distanza dagli altri giocatori e il rischio di trovare pubblico in assoluto e zero cosa non certa in altri sport individuali.
    Spero che si possa andare a giocare perchè questa situazione per molti di noi sta creando non pochi problemi fisici e psicologici in particolare modo alle persone non più giovanissime.

  7. Forse dovremmo cominciare a pensare ad una azione di “disobbedienza civile” se la cosa persiste! Stabilire un giorno, un’ora e tutti i golf Italiani aprono contemporaneamente, dando parola ai TG.

    • Io direi proprio di no, almeno non azioni plateali da parte dei golfisti. Purtroppo la percezione (giusta o sbagliata che sia…la FIG dovrebbe impegnarsi notte e giorno per combatterla mediaticamente e non solo) che si ha dei golfisti in Italia, anche dopo il discorso dei fondi x la Ryder Cup, è di una minoranza di ricchi viziati.

      Ci manca solo la “disobbedienza civile”…farei, invece, pressione proprio su Chimenti, affinché sottolinei ancora una volta allo “stimatissimo” Spadafora come il golf sia lo sport più sicuro anche in tempi di pandemia.

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