Quasi non ci crede. Francesco Molinari si risveglia con al suo fianco la Claret Jug. Guardandola si sarà ricordato di aver vinto un Major. E allora ritorna la memoria.
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L’opinione: Francesco Molinari, orgoglio italiano da prendere a modello
di Sauro Legramandi – @Sauro71
In America per uno come Francesco Molinari farebbero carte false. Forte, per non dire fortissimo. Serio, hard worker e con un bel volto spendibile in tv. Francesco Molinari sarebbe l’americano giusto al posto giusto se non ci fosse quel “piccolo” dettaglio. Sulla carta d’identità Chicco ha scritto Torino, non Dallas o Cypress. Francesco Molinari è italiano, un italiano di cui i suoi connazionali dovrebbero tutti andare fieri. Perché Molinari è uno sportivo da prendere a modello.
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Chi è Francesco Molinari: una laurea, un Major, tre Ryder, tanti titoli e due figli
(Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2019) Un italiano sul tetto del mondo del golf. Ma in molti si chiederanno: “Chi è Francesco Molinari”? Francesco Molinari è nato a Torino l’8 novembre 1982: cresciuto in una famiglia di golfisti, ha iniziato a giocare a otto anni insieme al fratello Edoardo al Circolo Golf Torino.
FRANCESCO MOLINARI VINCE L’OPEN CHAMPIONSHIP
Francesco Molinari entra nella storia del golf mondiale e nell’olimpo dello sport italiano. Chicco, al termine di un quarto giro stellare, chiude a -8 e vince, prima volta per un italiano, un Major. Vince il più antico, l’Open Championship arrivato alla 147esima edizione. Francesco Molinari chiude a -8 ma per esultare deve aspettare che finisca Xander Schauffele. E quando l’americano frena, la gioia può giustamente esplodere.

CARNOUSTIE In posa per i fotografi con la Claret Jug, il trofeo sognato da una vita da Francesco Molinari (foto Afp).
Anna Roscio: il merito, la programmazione e i sogni, ecco perché il golf rosa vince
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Se il golf amateur fosse la tavolozza di un pittore, oggi avrebbe tre colori: il verde, il rosa e l’oro. Il primo è quello del golf, il secondo quello delle donne, il terzo rappresenta il periodo che il movimento femminile sta attraversando. Affidiamo ipoteticamente il compito di stendere i colori sulla tela ad Anna Roscio, coordinatrice delle squadre nazionali femminili dilettanti.

Anna Roscio è membro dell’Ega Championship Committe. Sarà vice capitano alla Junior Ryder Cup 2018. Confermata come capitano del Vagliano Trophy 2019.
Open Championship: Spieth inarrestabile ma Tiger Woods e Molinari ci sono
(Domenica 22 luglio) – Moving day da ricordare quello a Carnoustie: gran gioco, classifica rivoluzionata e tanta, tantissima attesa per l’atto finale dell’Open Championship 2018. Basti pensare che in testa ci sono ben tre americani e che uno di loro, un certo Jordan Spieth, aveva chiuso il secondo giorno in 50esima posizione. Ottimi Molinari e Woods.
La 32enne Brittany Lincicome sfida i giocatori maschi sul PGA Tour
Una contro tutti: la proette Brittany Lincicome sfiderà gli uomini sul PGA Tour. L’appuntamento è per questo weekend al Barbasol Championship, in California, dove scenderanno in campo tutti i professionisti che non prendono parte all’Open Championship di Carnoustie.

Brittany Lincicome in posa per un servizio fotografico alla vigila del “Kia Classic” in California (Foto Afp).
Open Championship 2018, Francesco Molinari e gli altri a caccia di Jordan Spieth
In un campo da leggenda come quello scozzese del Carnoustie Golf Links scatta l’ Open Championship 2018. Il major europeo è il più vecchio dei quattro annuali avendo attraversato tre secoli (l’edizione è la 147). Degno della cornice il field con i primi cinquanta giocatori del world ranking, compreso Francesco Molinari (15esimo). Su tutti l’incognita vento: la sua forza potrebbe decidere le sorti di molti concorrenti. Partecipano al torneo 156 atleti di 28 nazioni. Il montepremi è di 10.250.000 dollari.

CARNOUSTIE Il defending champion Jordan Spieth a spasso con il trofeo. Difficile un bis all’ Open Championship 2018 (foto Afp).
Gary Player: il doping nel golf ci sarà sempre
Quella che si apre a Carnoustie è la 147esima edizione dell’Open Championship ma soprattutto la prima con la tolleranza zero al doping nel golf. Da giovedì i giocatori verranno sottoposti anche alle analisi del sangue per scoprire l’eventuale presenza di sostanze illecite. E su questa scelta piomba la scure di Gary Player: “Il golf non sarà mai completamente privo di droghe” ha detto.

BEDFORD HILLS Una foto di repertorio di Gary Player durante il suo “Invitational” nel 2016 a New York (foto Afp).
Francesco Molinari secondo sul PGA: “Punto al Tour Championship”
Continua il momento d’oro di Chicco Molinari: il torinese si è piazzato al secondo posto nel John Deere Classic, gara PGA giocatasi a Silvis, nell’Illinois. Impressionante il suo ruolino di marcia: degli ultimi cinque tornei giocati, Molinari ne ha vinti due (BMW PGA e Quicken Loans) ed è arrivato secondo due volte (il precedente all’Open d’Italia).