Vincere a golf a 40 anni: da Tiger Woods a Ben Hogan, passando per Singh e Jimenez

Graeme McDowell è l’ultimo arrivato nel club del golf senza età. A 40 anni compiuti G-Mac ha vinto ieri il Saudi International, gara dell’European Tour disputatasi sul Mar Rosso. Per il 40enne di Portrush in bacheca uno US Open (2010) e dieci titoli sul circuito dove non trionfava dal 2014 (Open de France).

Golf senza età

Da sx in alto: Woods, Nicklaus, Snead, Mickelson, Hogan, Perry, Stricker, Floyd, Jimenez, Singh.

Prima di lui sono parecchi i professionisti riusciti a “svoltare” dopo aver raggiunto gli anta. Molti hanno giocato meglio o vinto di più superata quella soglia. Il sito Golfshake ne ha stilato un elenco. Eccolo in sintesi. Continua a leggere



Alessia Nobilio sbaraglia tutte in Portogallo

La 18enne Alessia Nobilio torna con un sorriso e un trofeo da Palmela: la milanese ha stravinto il 90° Portuguese International Ladies Amateur Championship. Nobilio si è imposta con 273 colpi (67 69 69 68, -15), ben otto di vantaggio sulla spagnola Carolina Lopez-Chacarra (-7).

Alessia Nobilio (foto Federgolf).

Alessia Nobilio (foto Federgolf).

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Premier Golf League, rivoluzione in vista nel golf professionistico

di Sauro Legramandi@Sauro71
Si chiamerà Premier Golf League la terza via del golf professionistico. Tra European e PGA Tour nel 2022 potrebbe esserci un terzo incomodo. Il condizionale è d’obbligo ma se convincerà i giocatori avremo un Tour così ricco e potente da stravolgere gli equilibri nel mondo del golf che conosciamo. La notizia doveva rimanere sotto traccia ma il giornalista Geoff Shackelford ha messo tutto nero su bianco una settimana fa alla vigilia del Saudi International.

Premier Golf League: il simbolo (foto da geoffshackelford.com).

Premier Golf League: il simbolo (foto da geoffshackelford.com).

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A Phoenix il golf rende omaggio a Kobe Bryant

Il golf ricorda a modo suo Kobe Bryant: il Waste Management Phoenix Open è iniziato con un tributo generale di giocatori in campo e pubblico sugli spalti. La storica buca 16 del TPC Scottsdale in Arizona ha regalato emozioni a non finire: lo fa ogni anno ma stavolta sono state davvero speciali.

SCOTTSDALE, ARIZONA Tony Finau scalda la folla alla buca 16 con la casacca di Kobe Bryant durante il primo giorno del Waste Management Phoenix Open (foto Christian Petersen/Getty Images/AFP)

SCOTTSDALE  Tony Finau scalda la folla alla buca 16 con la casacca di Bryant durante il primo giorno del Waste Management Phoenix Open (foto Christian Petersen/Getty Images/AFP).

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“Da noi si gioca a golf solo in gara. Tempi lunghi? Proviamo le 12 buche”

Nuovo intervento sul presente e sul futuro del golf: Dario Boeris, presidente del circolo di Pinerolo & Pragelato, parte da questa email per dire la sua. A qualcuno sembrerà banale ma vi sono scritte alcune verità: il gioco lento non è colpa del golf ma dei golfisti (perché le gare giovanili durano molto meno?), manca una cultura sportiva in Italia, ok alle gare a 12 buche e, soprattutto, chi gioca a golf vuole gareggiare. Aspetto il vostro parere.

Il 90% dei giocatori di golf vuole la gara

di Dario Boeris

In primis grazie e complimenti all’autore dell’articolo (Edoardo Valli) per gli interessanti spunti di riflessione e argomentazioni che propone e che in gran parte condivido.

golf

Il tempo del golf, questo sconosciuto…

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Golf History / 18 buche giocate con un solo ferro

Seconda puntata della rubrica Golf History, dedicata a storia e collezionismo. Stavolta l’autore, Carlo Busto, parla di adjustable iron. Ossia del tentativo (fallito) di sostituire un set di bastoni con un ferro solo.

Adjustable iron, ascesa e caduta

di Carlo Busto

Nel 1890 da circa trent’anni erano state inventate le sacche per portare con sé il set di bastoni. I caddies erano la regola ma a Robert Inglis Urquhart portare questo peso appariva poco pratico.

adjustable iron

Il primo adjustable iron nella storia del golf (Foto Carlo Busto)

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