Paige Spiranac ha indicato la via: lontano dal professionismo il golf può essere ugualmente una fonte d’ispirazione. Paige brilla di luce propria (2,8 milioni di follower) e rappresenta quell’ispirazione per la californiana Isabelle Shee, golf influencer meglio nota come Sock Girl. Un nome che le sta portando fortuna visti suoi i 137mila follower.
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Viktor Hovland vagabondo per Covid: 5.000 km in auto per evitare l’aereo
Ha percorso gli Stati Uniti in auto in lungo e in largo non per una vacanza ma per giocare a golf. Viktor Hovland, ormai più di una promessa del golf mondiale, ha guidato per cinquemila km in meno di un mese pur di non imbarcarsi su un aereo.
“Ricorda la schiavitù: via il nome Masters da Augusta”
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Via col vento è già scomparso dai cataloghi HBO salvo rientrarvi dalla porta di servizio. Le statue di Cristoforo Colombo e Montanelli non se la passano bene. In attesa di conoscere il destino di quelle di Gesù la furia iconoclasta scaturita dal brutale omicidio di George Floyd punta sul golf. Sì, avete letto bene: il golf entra a pieno titolo tra i potenziali bersagli del revisionismo a colpi di social. Un giornalista statunitense ha infatti scritto che è giunta l’ora di cambiare nome al Masters, il più tradizionalista dei tornei di golf.
Chris Kirk batte alcol e depressione e torna a vincere nel golf
Alcol e depressione sono ormai alle spalle: Chris Kirk è tornato ad essere un giocatore di golf vincente. Il 35enne di Knoxville ha fatto suo in Florida il King & Bear Classic di golf, seconda tappa post del Korn Ferry Tour (il più importante circuito Usa dopo il PGA Tour).
Golf History / Walter Hagen e una Rolls Royce contro l’elite del golf
Un secolo fa i professionisti di golf non mettevano piede in clubhouse perché i soci del circoli non li ritenevano all’altezza. Le cose sono cambiate anche grazie a Walter Hagen come si legge in questa puntata di “Golf History”.
Walter Hagen, la Rolls Royce e l’orologio
di Carlo Busto
Walter Hagen (1892-1969) è tutt’ora considerato uno dei più grandi golfisti dell’epoca d’oro di questo sport. In carriera vinse infatti circa 45 tra i più importanti tornei: tra questi ben 11 Major
Nel 1920, Walter Hagen era già più che famoso visto che aveva in bacheca due edizioni dello U.S. Open (1914 e 1919) e un Open di Francia (proprio nel 1920). Continua a leggere
Bryson DeChambeau, ma quanto sei diventato grosso?
Più che una vita in pandemia quella vissuta negli ultimi tre mesi da Bryson DeChambeau è una vita in metamorfosi. Il professionista, altresì conosciuto come Mad Scientist per la mania di calcolare tutto (a partire dal compasso in sacca), si è ripresentato in campo sul PGA Tour con un fisico a dir poco massiccio.
“Quel sabato in cui giocai a golf a Piacenza con un americano di nome… Jeff Bezos”
Il golf che mi piace è fatto anche di storie. Quella di Jeff Bezos in un campo della provincia piacentina l’ha vissuta Andrea Bricchi, amico del nostro blog ed imprenditore con molte esperienze in giro per il mondo. Andrea racconta una mattinata trascorsa (a sua insaputa) con l’uomo che sarebbe diventato il più ricco del pianeta. Da quelle 18 buche Bricchi ha tratto un grande insegnamento. (s.l.)
“C’è un americano che aspetta, un certo Jeff Bezos”
Un sabato, forse dodici o tredici anni fa, mi presentai come sempre al mio golf club, un nove buche in provincia di Piacenza. Saranno state le 9 del mattino di una giornata di fine primavera molto soleggiata e con un venticello estremamente gradevole. Una di quelle giornate che ti fanno capire che Dio dev’essere golfista e velista. Continua a leggere
Golf History / Giocheresti mai con un Giant Niblick?
di Carlo Busto
Attorno al 1920 inizia a diffondersi un nuovo niblick, ossia quello che oggi chiameremmo wedge. Verrà identificato con il nome di Giant Niblick a causa delle dimensioni spropositate.
L’ideatore del giant non è noto ma sembra che James Braid (cinque volte Open Champion) sia stato tra i primi ad essere visto in campo con questo bastone. Continua a leggere
Llanymynech Golf Club, la terra di mezzo tra Inghilterra e Galles
Anche il golf ha la sua terra di mezzo. Lo scenario degno della saga di J.R.R. Tolkien è nella contea inglese dello Shropshire con il Llanymynech Golf Club, nel centro abitato di Oswestry. Si tratta di 18 buche d’altri tempi al confine tra Galles e Inghilterra. In particolare due buche sono completamente sul suolo inglese, 15 completamente su quello gallese e una esattamente divisa a metà. Il tee della 4 è in suolo gallese, il green nelle terre della Regina Elisabetta.
Jim ed Emily Mangam innamorati e golfisti: in 20 anni hanno giocato in tutti i 50 Stati Usa
Con tutto l’amore del mondo per il gioco del golf. Jim ed Emily Mangam oggi sono il bello di questo sport che sta annaspando tra Open annullati e gare amateur dal futuro incerto.