E’ proprio vero: il golf spesso ti allunga la vita. Lo dimostrano due storie che arrivano da Stati Uniti e Italia con protagonisti un vecchio golfista e futuri giocatori in terza età: in Ohio un 93enne ha realizzato la sua prima hole-in-one, a Venezia nasce il primo corso di golf in una residenza per anziani. Insomma, un golf senza età.
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Sessismo e golf: rimosso un manifesto troppo esplicito in Irlanda
Golf, sessismo e marketing estremo sono gli ingredienti di una storia che arriva dall’Irlanda. Tutto inizia da una campagna pubblicitaria del “Liberties”, night club di Buncrana, cittadina della contea di Donegal. Per lanciare il locale i gestori del locale notturno hanno deciso di affiancare la cartellonistica stradale alla campagna online. E hanno scelto l’immagine qui sotto.
C’era una volta il golf / Rocca e gli altri in campo in cravatta per l’Hickory Trophy
Bastoni di legno, calzoni alla zuava e giocatori sul green con la cravatta. Quando il golf era uno sport rigorosamente british in campo si andava così. L’etichetta era quasi tutto. Un tuffo indietro cent’anni in quel golf che non c’è più si è visto nei giorni sul campo di Castel Conturbia. In terra novarese si è giocata l’edizione 2018 del Lionel Freedman Hickory Trophy, una sfida d’altri tempi con giocatori che hanno fatto la storia.
Il golf nella testa / 10 – Il peso di un errore in campo
Torniamo ad approfondire il rapporto tra la nostra testa e il gioco del golf. Lo facciamo ricorrendo all’esperienza e alla disponibilià della nostra mental coach Sonja Caramagno nella rubrica odierna de Il golf nella testa.
“Non vale la pena avere la libertà, se questo non implica avere la libertà di sbagliare.” Mahatma Gandhi
Kelly Kraft colpisce un uccello e addio taglio. Gli animalisti: allenati di più!
Per un caso più unico che raro un professionista, Kelly Kraft, centra un uccello alzatosi in volo, marca un colpo di penalità per la pallina in acqua e non passa il taglio in un torneo sul PGA Tour. Così torna a casa senza aver guadagnato un solo dollaro. E, ora la beffa: gli animalisti di Peta lo invitano a non incolpare il volatile e, soprattutto, ad allenarsi di più.
La prima volta da pro di Joaquin Niemann: dal Cile al Texas
Il golf è fatto di tante belle storie. Una delle tantissime riguarda Joaquin Niemann, pronto a debuttare tra i professionisti sul PGA Tour al Valero Texas Open. Il suo idolo – oltre all’inarrivabile Tiger Woods – è Sergio Garcia.
Tiger Woods vale oro: una sua pallina da golf venduta per 24mila euro
Per fortuna nel mondo del golf c’è ancora qualche appassionato pronto a fare follie. Passione e follia hanno permesso a qualcuno di pagare 24.660 euro la pallina che Tiger Woods ha usato nel 2005 per vincere l’Augusta Masters e a qualcun altro di sborsare 36mila euro per un putter* di scorta del 2001 sempre del Fenomeno.
Patrick Reed, storia di un campione di golf e di antipatia
Siamo golfisti e siamo sinceri: Patrick Reed non sta simpatico a nessuno. E’ una delle poche certezze del mondo del golf: il nuovo Masters champion non va giù agli appassionati di golf, ai colleghi e nemmeno a sua sorella Hannah che, due anni fa, lo definì su Facebook “orribile sconosciuto ed egoista”.
Augusta Masters, al via anche il pompiere Matt Parziale
Il sogno americano colpisce ancora. Giovedì al via dell’Augusta Masters (la gara di golf più importante al mondo con il British Open) ci saranno il campione in carica Sergio Garcia, il numero uno del ranking Dustin Johnson, un ritrovato Tiger Woods (quattro vittorie in Georgia) e l’italiano Francesco Molinari. Quindi McIlroy, Mickelson, Watson, Rose, Rahm, Stenson, Spieth… E poi Matt Parziale. Chi è mai costui? Un pompiere professionista.
Golf: Margaret Ives Abbott, oro olimpico nel 1900 a sua insaputa
Quello che segue è un post scritto appositamente per i lettori di “Golfando”. A raccontare la vicenda di Margaret Ives Abbott è Adriana Balzarini, una professoressa di Verbania che scrive storie di donne e che legge la nostra pagina social. A lei il mio più sincero grazie. (s.l.)
Questa è la storia di Margaret Ives Abbott, una ragazza americana di 22 anni che, nel 1900, era a Parigi per motivi di studio. S’iscrisse alla gara femminile di golf alle Olimpiadi in compagnia di sua madre. Margaret vinse ma non seppe mai di essere stata la prima campionessa olimpica della storia. Lei mori’ nel 1955. Quella gara fu riconosciuta come torneo olimpico decenni dopo. Il primo oro olimpico del golf femminile fu così riabilitato post mortem. Continua a leggere