di Sauro Legramandi @Sauro71
Non conosco Chimenti, non vivo di golf e non ho aspirazioni in tal senso. Premesso questo, devo dire che tutto ha un limite e tale soglia è stata abbondantemente superata per l’Open d’Italia. Sin da giovedì pomeriggio la pentola a pressione dei social network borbottava contro l’Open e chi lo organizza. Il brusio contro l’uomo forte del golf italiano è diventato sentenza di Cassazione domenica, a trofeo alzato da Wiesberger e a parcheggi P3 e P4 svuotati.
Archivi categoria: OPINIONI E INTERVISTE
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Voci dall’Open d’Italia di golf: Paratore sogna Tokyo, Molinari il triplete, Rose cita Manassero…
Francesco Molinari: più intensità in campo pratica e palestra. E dopo i Major… le Olimpiadi
Ad una manciata di giorni dal via dell’Open d’Italia 2019 che lo vedrà protagonista Francesco Molinari si racconta. Ripercorre la stagione successiva a quel favoloso 2018 e, soprattutto, guarda avanti tra PGA e Olimpiadi.
Solheim Cup 2019: “Io, un’italiana a bordo green a Gleneagles”
Alessandra Donati è una giocatrice di golf e una fedele lettrice del nostro blog. Ho saputo del suo viaggio per la Solheim Cup 2019 e le ho chiesto di condividere sensazioni e foto con lettori e appassionati. Ecco i suoi pensieri (s.l)
Golf e mala educacion / Cani e padroni ospiti indesiderati al Golf Rapallo
Al Golf Rapallo la situazione è ormai fuori controllo. Il percorso, in certi punti, è diventato un’area cani aperta al pubblico. Si entra, si fa correre il miglior amico dell’uomo, lo si lascia fare i propri bisogni e poi si torna a casa. “Ma io ho raccolto e ho buttato tutto nel cestino…” la pacchiana giustificazione valida 24 ore su 24 visto che questa “mala educacion” vale anche di sera. Il problema va ben oltre il gioco del golf…
Golf e mala educacion: a torso nudo in campo LA FOTO
Dalla frase il golf è per tutti a il golf non è per tutti il passo non è poi così lontano. La prima rappresenta il sogno di chiunque abbia mai preso in mano un bastone e colpito una pallina da golf. La seconda è l’incubo… sempre di chiunque abbia mai preso in mano un bastone e colpito una pallina da golf. Chi gioca infatti non può tollerare situazioni da golf e mala educacion come quella immortalata dal collega Donato Ala e postata su Facebook un sabato di mezza estate.
“Golf addio: ho deciso di smettere di giocare”
Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un post su Facebook dove un amico annunciava urbi et orbi l’addio al golf. Incuriosito, gli ho chiesto di scriverne il perché su “Golfando”. Ecco il resoconto, da leggere tutto d’un fiato e commentare (s.l.)
di Andrea Bricchi
La prima cosa che m’impressionò dell’Indonesia, alla fine di giugno del 2004, fu l’umidità. La seconda l’odore di cannella, che aleggiava ovunque. E la terza…
Corrado De Stefani: “Serve la tecnologia nel golf? Sì”
Il tweet di Edoardo Molinari sul gioco lento nell’European Tour riapre, in un certo senso, anche il dibattito sull’uso della tecnologia nel golf. Concessa nel mondo amateur e vietata nelle gare professionistiche la tecnologia è il classico bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Corrado De Stefani, professionista, spiega perché è favorevole in questo post per il nostro blog.
Corrado De Stefani: perché sono ottimista sul futuro del golf
Come mai in Italia non aumentano i praticanti e/o i tesserati? Chi risponde con esattezza a questa domanda sul futuro del golf vince un biglietto per l’Augusta Masters. Scherzi a parte, il professionista Corrado De Stefani scrive per “Golfando” la sua risposta.
“Golf a scuola: a Bibbona 186 iscritti, al campo pratica ne sono arrivati 5 e poi sono spariti”
Il post sull’ingresso del golf a scuola ha suscitato parecchio interesse, segno che si tratta di un argomento molto sentito. Fra i vari riscontri mi ha colpito un commento arrivato da Bibbona dove un’esperienza del genere non ha dato purtroppo i frutti sperati. Ho chiesto a Sergio Borgioli, segretario del circolo “Le Capanne” di descrivere come sono andate le cose. Ecco il suo racconto e la sua analisi. Dopo averla letta scrivi che ne pensi?
I corsi di golf a scuola – anno scolastico 2017/18, realizzato in collaborazione col sindaco Massimo Fedeli – si sono tenuti con cadenza settimanale, coinvolgendo due classi di terza, due classi di quarta e una quinta delle primarie, due classi di prima e due classi di seconda media. In totale sono stati coinvolti 186 bambini. La durata è stata di cinque mesi. I corsi si sono tenuti nella palestra della scuola e sono stati approvati dal dirigente scolastico in carica. Continua a leggere