L’opinione: “Lasciateci il golf”

Giuseppe De Filippi, giornalista, ha scritto questo intervento su “Il Foglio” di venerdì 10 febbraio 2017. Offre parecchi spunti di riflessione sui temi di attualità come la Ryder Cup 2022.

LASCIATECI IL GOLF
Identitari, no global, sovranisti. Tutti uniti appassionatamente contro lo sport più globalizzato

Giuseppe De Filippi (Twitter)

“Non si può più assaltare e prendere il Palazzo d’ inverno (anche perché chissà chi ci si troverebbe dentro), si assalta la Club House. La guerra al golf, cioè allo sport più diffuso al mondo, è diventata in Italia e solo in Italia, il modo per mostrarsi dotati di una coscienza sociale, per far vedere che sì, anche io Carlo Giovanardi, sto partecipando alla lotta di classe. Il senatore è solo uno (ma uno dei più convintamente vocianti) tra gli affossatori dell’ emendamento con cui si sarebbe data la garanzia statale di 97 milioni per giocare in Italia la Ryder Cup del 2022 (assegnazione conquistata contro tutti dalla Federazione italiana golf, battendo una lunga schiera di rivali europei).
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Alessandro Del Piero, “la Ryder Cup a Roma sarà l’edizione più bella”

di Alessandro Del Piero 

“Ciò che mi piace e che mi coinvolge davvero nel golf è il senso del gioco, l’unicità di questa disciplina e anche le sensazioni che ti fa provare, così differenti rispetto a quelle che ho vissuto per tanto tempo su un altro prato, quello dei campi da calcio.

MONZA – Alessandro Del Piero, ambasciatore di Ryder Cup in Italia, posa al Golf Milano durante la Pro Am dell’Open d’Italia 2016 (Foto Afp)

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Dall’Italia agli Usa la mazza da golf intelligente: in 3D printing e con due sensori nel grip e nella testa

di Sauro Legramandi – @Sauro71

C’è il timbro italiano sul golf del futuro: il gruppo modenese CRP ha realizzato in 3D printing un prototipo di mazza intelligente che verrà commercializzata nel mondo dagli statunitensi di Krone Golf, leader nell’attrezzatura su misura per giocatori di golf. Il driver in questione è avveniristico e intelligente: è stato realizzato in Windform (lo stesso materiale usato per microsatelliti spaziali, componenti in ambito automotive e per vetture di F1) e titanio lavorato dal pieno e – primo al mondo – ha due sensori al suo interno, uno nel grip e l’altro nella testa.

Il grip e la testa del prototipo in Windform (Foto CRP Group)

Il grip e la testa del prototipo del driver in Windform con i sensori già montati (Foto CRP Group)

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Matteo Manassero: “Ho sbagliato a forzare lo swing in passato – Ai ragazzi dico: abbiate fiducia e provate il golf” VIDEO

di Sauro Legramandi @Sauro71

Campione in campo e campione fuori dal campo, Matteo Manassero accetta di rispondere a tre domande per il nostro blog qualche minuto della sua golf clinic al The Els Club di Dubai. Due domande arrivano da me, una da un solerte lettore. Il tramite si chiama Ornella Parigi, italiana di Dubai con la passione per il golf (grazie di tutto): lei ha organizzato lunedì pomeriggio la golf clinic e lei ha registrato le risposte. Non conosco Matteo di persona, lui non conosce me: avrebbe potuto rispondere con frasi generiche e non lo ha fatto. Lo ringrazio perché nelle sue parole non c’è nulla di scontato, sentitele.

OAKMONT Matteo Manassero con il suo caddie Job Sugranes nel primo giro dello US Open 2016 all’Oakmont Country Club (foto AFP)

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Costantino Rocca, 60 anni e non sentirli: “Sogno un’Academy tutta mia e che il golf in Italia…”

di Sauro Legramandi – @Sauro71

C’è un tempo per ogni cosa. Un tempo per giocare a golf e uno per vivere il golf. Costantino Rocca alla vigilia dei sessant’anni (li compirà domenica 4 dicembre) se li prende entrambi: il bergamasco gira l’Europa tra Senior Tour e invitational ma guarda avanti, pensando ai suoi sogni nel cassetto. Sì perché il più grande giocatore italiano di sempre (5 vittorie e 43 top ten in 461 tornei, tre Ryder Cup giocate di cui due vinte) ha ancora voglia di golf e di progetti.

MILANO  Costantino Rocca, sessant’anni e non sentirli: eccolo al simulatore col ferro uno usato a Valderrama (Foto Scaccini)

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“Junior gioca a golf”: in un libro a fumetti i consigli per i più piccoli

Luca Brusorio, appassionato e conoscitore di golf, ha inviato a “Golfando” quest’intervista a Federica Guerretta, ideatrice di una collana di libri per bambini sullo sport.


Oggi parliamo di golf per famiglie. E’ infatti in libreria “Junior gioca a golf”, un libro nato dall’idea di Federica Guerretta in collaborazione con la pro Tullia Calzavara e illustrato da Luna Colombini. La pubblicazione è pensata per i piccoli appassionati di golf e per i loro genitori.

Il testo è suddiviso in quattro parti, nelle quali si affrontano varie tematiche di consigli utili, dall’equipaggiamento alle regole del gioco, all’etichetta e ai comportamenti da tenere sul campo. Il volume costa 12 euro ed è pubblicato da Edizioni Federica.

Parliamone con Federica Guerretta, la curatrice del libro. Continua a leggere



Renato Paratore: giocare sul PGA Tour e la Ryder a Roma i miei sogni nella sacca

Luca Brusorio, appassionato e conoscitore di golf, ha inviato a “Golfando” quest’intervista a Renato Paratore, la più grande speranza azzurra del momento.


“Il suo talento era naturale come il disegno tracciato dalla polvere sulle ali di una farfalla”.

Da Ernest Hemingway a Renato Paratore. Dallo scrittore e giornalista statunitense passato alla storia della letteratura a un giovane talento italiano. In comune hanno entrambi l’analogo stereotipo dell’uomo comune di “Generazione perdute”. Il primo perché veniva da una comunità di espatriati americani a Parigi durante gli Anni Venti, il secondo per la giovane età con la quale approda nel mondo dei professionisti: Paratore è un ragazzo classe 1996 che tramite la sua tenacia e forza di volontà si sta facendo un nome tra i grandi del mondo del golf.

ABU DHABI – Renato Paratore

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L’OPINIONE – Il golf alle Olimpiadi, che occasione persa per la Rai

Nei giorni scorsi è arrivata in redazione questa email che offre spunti per riflettere sul servizio pubblico in occasione delle Olimpiadi di Rio.


Concordando pienamente su quanto espresso nell’articolo del 12 agosto, invio la presente che ho trasmesso alla Rai. Un cordiale saluto. – Roberto Fioretti

Spettabile Rai,

mi chiamo Roberto Fioretti, sono residente a Roma e da circa 8 anni sono tesserato Fig e regolarmente praticante del meraviglioso gioco del Golf. La notizia del rientro del golf nel grande spettacolo delle Olimpiadi, mi ha riempito di orgoglio e di gioia.

Finalmente, ho pensato, il degno palcoscenico per una disciplina sportiva così affascinante e così ancora poco conosciuta ed apprezzata nel nostro paese.

Italy's Matteo Manassero competes in the men's individual stroke play at the Olympic Golf course during the Rio 2016 Olympic Games in Rio de Janeiro on August 11, 2016. / AFP PHOTO / Emmanuel DUNAND

RIO – Matteo Manassero in azione alle Olimpiadi (foto Afp)

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Tullia Calzavara, dal tour a 10 titoli azzurri: “Felice del mio dilettantismo ad alti livelli Oggi il golf non è bello, è affascinante”

Luca Brusorio, appassionato e conoscitore di golf, ha realizzato per “Golfando” quest’intervista a Tullia Calzavara, ex proette con una bellissima vita da raccontare

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“Senza dubbio, il sommo piacere del golf è che sul fairway, lontani da tutte le pressioni dei rapporti sociali e della razionalità, ci si può sentire immortali per qualche ora”. Colman McCarthy

Proprio le parole di questo giornalista americano, progressista e anarchico, ma da lungo tempo attivista per la pace sono l’introduzione perfetta per una chiacchierata con una giocatrice straordinaria in grado di insegnare molto su come prendere la vita e il golf: Tullia Calzavara.

Partiamo dal principio per chi non ti conosce ancora. Presentati ai nostri lettori
Mi sono avvicinata al golf attraverso i miei genitori che erano soci a Villa Condulmer. Volevo anche imitare i miei fratelli più grandi. Ho iniziato quando ero molto piccola (è nata nel 1983, ndr).Avevo circa sei anni e proprio in virtù del fatto che la mia famiglia giocasse inevitabilmente passavo i miei weekend al golf.

Tullia Calzavara (foto Facebook)

Nel 2003 sei passata pro dopo aver vinto con la Nazionale la finale degli Europei 1999 a squadre e il British Girl 2000. Da allora cosa è cambiato ?
In questi tredici anni sono cambiate moltissime cose, sia nella mia vita personale, sia nel panorama golfistico. Il golf è uno sport che sta prendendo sempre più voga, diciamo che sta dilagando. Ormai ci sono campi da golf ovunque. Quindi sta diventando sempre più popolare e sempre più conosciuto. Per me negli ultimi dieci anni c’e stato una sorta di boom dal punto di vista golfistico. Continua a leggere



Olivera Cejovic, quando il golf si fa arte… nel vero senso della parola

di Sauro Legramandi – @Sauro71

Per qualcuno il golf è lo sport più bello del mondo. Per qualcun altro un hobby da ricchi e snob. Per qualcun altro ancora – e per fortuna –  il golf si fa arte. Una forma d’arte così alta e raffinata da nascere in Montenegro, un Paese dove non esiste nemmeno un campo a 18 buche. Ma con un talento naturale, un tratto di matita e la Rete non esistono ostacoli che tengano: l’esempio si chiama Olivera Cejovic, 41enne che, dopo l’Accademia, un figlio e quindici anni nella sua agenzia pubblicitaria, ha scoperto il meraviglioso mondo del golf.

Senza praticamente aver mai giocato su un vero campo in tutta la sua vita, Olivera realizza opere d’arte di altissima qualità: quadri, libri di illustrazioni e riproduzioni di grandi giocatori del passato e del presente. Grazie a Internet e ai social network, la sua GolfArt viene venduta in tutto il mondo, compresi gli stessi professionisti che lei raffigura.

Seve-Ballesteros

Seve Ballesteros secondo Olivera Cejovic- Per la fotogallery completa clicca sulla foto

“Credo che molti giocatori di qualsiasi livello lo sappiano – attacca Olivera a GolfandoIl golf è più di uno sport, è molto simile alla vita ma la cosa che mi ha colpito da subito sono i suoi valori. Onestà, integrità ed educazione: sono gli aspetti da imitare e promuovere”. Continua a leggere