La email: il coronavirus ci stimola a preservare la salute, il golf lo fa e va aiutato

Di seguito la email di un giocatore di golf indirizzata ai vertici nazionali e lombardi del nostro sport. Dopo un anno di pandemia, è un ottimo post per guardare avanti.

di Claudio Maggioni

“Egregi Presidenti,
sono un amateur di golf, sport che pratico con passione da oltre vent’anni. Una videoconferenza sul tema della riapertura dei circoli dopo l’emergenza COVID-19 mi ha offerto interessanti spunti di riflessione.

La moderatrice ha ricordato il significato etimologico del termine crisi.  Se nel linguaggio contemporaneo la parola ha acquisito un’accezione negativa, in greco antico essa alludeva a una separazione, da intendersi anche come spazio di riflessione e pausa di discernimento tra due momenti. In sostanza la crisi è il momento della rielaborazione, il presupposto per un miglioramento.
Proprio ora intravedo per il golf una grande opportunità di rinnovamento e l’occasione di un cambiamento sostanziale. Continua a leggere



Chef in Green 2020: settanta chef in sette tappe nonostante la pandemia

Si è concluso al Golf Club Asolo il contest Chef in Green 2020, iniziativa che unisce chef, addetti alla ristorazione e golfisti. Una gara-evento un po’ fuori dagli schemi che, nel rispetto delle disposizioni anti-Covid, ha già suggerito nuovi spunti per il 2021.

Chef in Green 2020

Tolcinasco, la lezione del mattino ad un gruppo di chef.

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US Women’s Open, il sogno si avvera per le azzurre Nobilio, Don e Moresco

E’ sicuramente un caso ma a poche ore dalla giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne è arrivata una bella notizia per il golf femminile italiano. Tre azzurre sono state invitate allo US Women’s Open, il più antico dei cinque major femminili. Per Houston partiranno Caterina Don, Benedetta Moresco e Alessia Nobilio.

US Women's Open

Alessia Nobilio, Caterina Don, Benedetta Moresco

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Golf, Niemann: il mio cuginetto ha l’atrofia muscolare spinale, la cura costa 2,1 mln di dollari

Di Sauro Legramandi – @golftgcom
Quelle di Joaquin Niemann sabato non erano lacrime di gioia per aver passato il taglio al RSM Classic sul PGA Tour. Quello della promessa del golf cileno era il pianto disperato di un 22enne che ha scoperto che il suo cuginetto è nato con l’atrofia muscolare spinale di tipo 1. Il bimbo si chiama Rafita, è venuto al mondo il 21 ottobre e la sua speranza per un futuro migliore si chiama Zolgensma, terapia genica di Novartis dal costo di 2,1 milioni di dollari. In Italia la terapia è gratuita se la diagnosi avviene nei primi sei mesi di vita.

Atrofia Muscolare Spinale

Joaquin Niemann (foto Afp) e il piccolo Rafita

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Tiger e Charlie Woods, padre e figlio in gara insieme

Non è affatto conclusa la stagione di Tiger Woods: il 44enne californiano giocherà almeno un’altra gara, la più speciale di tutte. Tiger scenderà in campo con Charlie Woods, il figlio con un non scontato talento per il golf.

AUGUSTA Tiger Woods con la compagna Erica Herman e il figlio Charlie sul green della 18 dopo aver vinto il Masters 2019 (Mike Ehrmann/Getty Images/AFP)

AUGUSTA Tiger Woods con la compagna Erica Herman e il figlio Charlie sul green della 18 dopo aver vinto il Masters 2019 (Mike Ehrmann/Getty Images/AFP)

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Golf e libri, “Il giocatore fantasma” tra ologrammi e anime inquiete

Esce in queste ore “Il giocatore fantasma”, un libro edito da Press & Archeos con il golf come sfondo. Ecco una breve sintesi.

“Golf e fantasmi… incredibile ma vero. Molti campi da golf tra Inghilterra, Scozia e America hanno strane storie da raccontare. Si parla di visitatori fantasma provenienti dal mondo delle ombre. Figure diafane compaiono tra golf cart, fairway, bunker e green.

Il giocatore fantasma

“Il giocatore fantasma” e l’autore, Vittorio Di Cesare

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Nella mente dei campioni: a Pebble Beach con Giulio Castagnara

L’ho sempre scritto e lo credo sempre più: nel golf la testa conta molto, anzi moltissimo. A parità di tecnica la differenza, anche a livello amateur, la fa spesso la capacità di concentrarsi o non abbattersi per un colpo sbagliato. Si gioca per obiettivi: provate a leggere questo approccio al golf e mental coach scritto dalla professionista Roberta Gallingani scesa in campo con Giulio Castagnara.

di Roberta Gallingani*

Giulio Castagnara (foto Filippo Vianelli).

Giulio Castagnara (foto Filippo Vianelli).

“Sei alla 18 di Pebble Beach, con chi stai giocando?”
“Sto giocando con Dustin Johnson e Webb Simpson. Il mio caddie è il tipico ragazzo americano, sorridente con il cappellino da baseball. Sono vestito con una polo bianca e i pantaloni blu. Gioco l’approccio, la metto in green. Due putt. Buca!”.

Torniamo un attimo indietro. Incontro Giulio Castagnara in una grigia mattina d’autunno. Continua a leggere