Il golf si ferma per lo US Open al via all’Oakmont Club (Pennsylvania): per il secondo major dell’anno in campo 156 giocatori provenienti da 23 Paesi, in pratica il meglio in circolazione in tutto il mondo. Un solo italiano, Matteo Manassero (assente dal 2013) che ha strappato il biglietto di sola andata nelle qualifiche del Walton Heath Golf Club in Inghilterra. Il montepremi è di dieci milioni di dollari.
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Al Marco Simone in scena la Pommery Cup… e la prima volta di Aldo Montano
Il Marco Simone di Guidonia è stato la cornice ideale per la tappa romana del terzo circuito Pommery Golf Cup: in campo 140 giocatori tra cui l’ex asso dello sci Muck Mair con il figlio Mathias e gli attori Davide Devenuto e Peppe Zarbo.
Comparsata per Aldo Montano che ha tirato con successo il suo primo colpo sotto l’occhio vigile del pro del circolo, Stefano Pietrobono.
IMBUCATO / Il selfie del golf 23
Direttamente dal Brasile tre giovani appassionati di questo sport: si tratta di Joao Toledo (maglietta grigia), Sandro e Gustavo Chuang al Goiania Golf Club.
E tu? Non dire che in queste settimane non hai fatto nemmeno un giro o nemmeno una foto su un percorso mai provato prima… CLICCA E INVIALO
US Open, Graeme McDowell ricorda Orlando con #PrayForOrlando
KPMG Championship, Brooke Henderson batte Lydia Ko: è nata una stella?
Presto forse per dirlo ma il golf femminile ha una nuova stella. O stellina; la 18enne canadese Brooke Henderson ha battuto la numero uno al mondo Lydia Ko e ha vinto il suo primo major, il KPMG Women’s PGA Championship. Decisivo un birdie alla prima buca di playoff dopo aver recuperatodue colpi alla neozelandese nelle seconde nove. Le due hanno chiuso il quarto giro appaiate a -6.

SAMMAMISH (Washington) – Brooke Henderson posa col trofeo dopo la vittoria al KPMG Women’s PGA Championship (foto Afp)
Sistema una zolla in fairway col ferro: il 17enne Won Jun Lee perde gli US Open
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Come la legge anche le regole del golf non ammettono ignoranza. Chi le conosce può giocare senza problemi, chi le interpreta prima o poi finisce ko. In uno sport dove non esiste il concetto diarbitro, la consapevolezza di ciò che è consentito e di ciò che non lo è diventa ancora più fondamentale. Qualcuno lo spieghi a Won Jun Lee che per una leggerezza vietata dal regolamento ha perso la gara di qualificazione ai prossimi US Open. Won Jun Lee poteva giocare con Spieth e Day e invece vedrà la gara in tv. E chi è Won Jun Lee? Fino a qualche giorno fa uno sconosciuto dilettante, ora un esercizio di stile per far capire come funzionano le cose nel golf.
Jun Lee è un ragazzo sudcoreano iscritto alla Saddlebrook Academy, di Tampa, nello Stato della Florida: il 17enne, a sette buche dalla fine del secondo giro di qualificazione disputato al Timuquana Country Club di Jacksonville (Florida), aveva praticamente in tasca il biglietto di sola andata per Oakmont ma qualcosa non è andato per il verso giusto. Al ragazzo, numero 7 del World Ranking giovanile, è stata infatti contestata un’infrazione alla regola 13.2, circostanza costatagli due colpi di penalità e addio gara della vita. Continua a leggere
Forbes golf: 4 golfisti nei 100 sportivi più pagati Tiger Woods superato da Mickelson e Spieth
di Sauro Legramandi – @Sauro71
Non è mai bello ficcare il naso negli affari altrui, usando come pretesto il loro essere famosi. A farlo è la rivista Forbes e ci accodiamo per scoprire i cento sportivi più pagati. Anzi i più stra-pagati.
Nella storia recente erano due i dominatori: il pugile Floyd Mayweather primatista per tre anni e Tiger Woods, risultato il più ricco professionista al mondo per ben dodici anni.
IMBUCATO / Il selfie del golf 22
Ricominciamo a fare il giro il mondo a colpi di selfie, o meglio di golfie: la email in redazione arriva dalla Spagna dove Antonio San Roman si esibisce in un look d’epoca. Ma anche questo è il golf che ci piace (via @golfsportint55).
Il golf nella testa – Il campo non è il vostro nemico
Con questo post prende il via la collaborazione con Sonja Caramagno. Con lei partiamo dalle basi: il campo non va visto come un mostro insuperabile capace di spuntarla sempre e solo lui. Il campo deve essere una tappa del nostro cammino verso la buca 18.
Sonja Caramagno è una mental coach di professione che lavora nel mondo dello sport e in particolare nel golf. E’ lei che curerà la rubrica “Il golf nella testa“.
Specchi d’acqua, bunker e fossi di sabbia. Alberi che oscurano la visuale, erba alta da cui sembra impossibile uscire e bandiere da conquistare su ogni obiettivo. Potrebbe essere la descrizione di uno scenario di guerra, terra di scontro fra soldati armati delle peggiori intenzioni.
Invece è la possibile fotografia di un più serafico campo da golf, che non c’entra nulla con la violenza o i sentimenti di guerra. Soprattutto non incarna un nemico da sconfiggere. Per fortuna, si tratta solo del luogo che ospita il vostro gioco.
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Ian Poulter vice-capitano di Ryder Cup
Il Team Europe di Ryder Cup perde un campione e guadagna un vice-capitano di grandissimo livello: Ian Poulter è stato scelto come vice da Darren Clarke in vista della trasferta di settembre all’ Hazeltine National, sede della Ryder Cup 2016. Il quarantenne inglese è da tempo alle prese con un problema fisico al piede destro e nelle scorse settimane ha capito che non ce l’avrebbe mai fatta a rimettersi in sesto per settembre.