Justin Thomas chiude in 59 colpi alle Hawaii – Nella storia solo sette hanno sfondato il muro dei 60

Il giovanissimo Justin Thomas non smette di stupire: reduce dal successo SBS Tournament of Champions, lo statunitense ha concluso in 59 (-11) colpi il primo giro del Sony Open in Hawaii al Waialae CC (par 70) di Honolulu. E’ il settimo giocatore della storia del Tour a infrangere il muro dei 60 colpi e il più giovane a entrare nel club avendo compiuto l’impresa, sogno di tutti i golfisti, all’età di 23 anni, 8 mesi e 14 giorni, superando il primato di David Duval (27 anni, due mesi e 15 giorni).

HONOLULU Justin Thomas e Jordan Spieth sulla buca 10 (Foto AFP)

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Ryder Cup 2018, Jim Furyk nuovo capitano Usa

Gli Stati Uniti hanno il nuovo capitano di Ryder Cup: a guidare i campioni in carica a Le Golf National di Parigi nel settembre 2018 sarà Jim Furyk. Per il 46enne si tratta di una “promozione”: nell’ultima Ryder Cup era il primo assistente del capitano Davis Love III, nonché vice-capitano.

NORTON (Usa)  Jim Furyk al Deutsche Bank Championship di Boston (Foto AFP)

Jim Furyk, originario di West Chester (Pennsylvania), vanta 17 titoli nel PGA Tour comprensivi di un major e detiene il record sul giro nel circuito con 58 colpi stabilito ad agosto 2016 nel Travelers Championship. Ha disputato la Ryder Cup per nove volte consecutive al 1997 al 2014 con due successi e il terzo lo ha colto da vice capitano, appunto, l’anno scorso a Chaska nel Minnesota. Continua a leggere



Bubba Watson firma con la Volvik: giocherà con palline colorate

Bubba Watson sempre più fuori dal coro nel mondo del professionismo del golf. L’istrionico vincitore di due Masters (2012 e 2014) e di nove gare sul Tour ha siglato un contratto con la Volvik, azienda sudcoreana produttrice di palline da golf. Dove sta la notizia? La Volvik realizza quasi solo palline colorate, utilizzate finora sul tour femminile, il LPGA Tour.

Volvik

Bubba Watson mostra le sue nuove palline da golf

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“Chi è socio a Muirfield è bandito da questa panchina pubblica”

La vendetta deve essere un piatto che si serve freddo in Scozia: così, nel rigido inverno di Edimburgo qualcuno ha pensato bene di tener lontano i soci del Muirfield Golf Club dalla panchina dei giardini di West Princes Street Gardens, a Edimburgo. Muirfield, golf, uomini… Non vi dice nulla l’abbinamento di queste tre parole?  Risposta esatta: si tratta di uno dei pochi circoli al mondo dove le donne non possono ancora iscriversi, come stabilito da ben due referendum tra i soci nel giro di pochi mesi quest’anno.

EDIMBURGO – La targa esposta al giardino (Fonte @leabettie)

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Henrik Lundqvist, dalla Svezia alla Costa d’Avorio per insegnare il golf ai bambini più poveri

di Sauro Legramandi

Ci sono molti modi per essere Babbo Natale. Henrik Lundqvist ha scelto di farlo lontano 6168 chilometri dalla sua Stoccolma. Al posto degli stivali un paio di scarpette chiodate. Al posto della slitta la golf car. Il sacco con regali e fiocchetti diventa una sacca con ferri, tantissime palline e una speranza. Quest’anno Lundqvist ha salutato la Svezia per trascorrere parecchie settimane su e giù per la Costa d’Avorio. Lo ha fatto per far provare il golf a migliaia di bambini che definire poveri è un eufemismo. L’ambiziosa idea rientra nel progetto Golf for all. A trasformarla da teoria in pratica è il cosiddetto Team STL, ossia sport, turismo e tempo libero (la l sta per loisir).

Henrik Lundqvist

YAMOUSSOUKRO Una giornata in campo pratica in Costa d’Avorio (foto AFP)

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